giovedì 31 marzo 2016

All'IPM di Bicocca il coro "Jacqueline Du Prè" fa breccia nei cuori dei ragazzi ristretti

 


Si è svolta con successo presso l'Auditorium dell'IPM di Bicocca, la manifestazione di musica e solidarietà del coro "Jacqueline Du Prè", composto da persone affette da sclerosi multipla, caregivers e volontari accomunati dalla passione per il canto. I coristi appartengono all'associazione "S.M.@.L.L. Onlus", sodalizio che da diverso tempo porta avanti le istanze delle persone affette dalla malattia. La manifestazione, che rientra nel progetto "Vincere l'Indifferenza" trainato dall'associazione "Gianfranco Troina", ha destato il gradimento di numerosi ragazzi detenuti nell'IPM che hanno mostrato attenzione alla problematica e ritmato le musiche coinvolgenti intonate dal coro. "Questa giornata - apre la Direttrice dell'IPM,  Randazzo - è molto significativa nell'ambito della comprensione delle proprie difficoltà e su come sia necessario affrontarle per superarle. Ringrazio il coro "Jacqueline Du Prè", l'associazione "Gianfranco Troina", e tutto il personale e gli operatori che ne hanno permesso lo svolgimento". Successivamente, il prof. Saita, sociologo e coordinatore di diversi incontri tematici con i ragazzi dell'IPM, ha raccontato sinteticamente come è nata l'iniziativa. "Tutto è nato - commenta Saita - presso la Chiesa dei Minoriti, a colloquio con una delle coriste. Da li è nata l'idea. La brutta esperienza della malattia non ha chiuso queste persone al mondo, ma le ha aperte permettendo la nascita del coro".
"La nostra esibizione - dichiara una delle coriste, l'avv. Mirabella -  conterrà dei messaggi che vogliamo trasferirvi, uno di questi è quello di non chiudervi al mondo ma di aprirvi e di scommettervi nonostante la sofferenza possa minare il  fisico o la mente". Il coro "Jacqueline Du Prè" si è esibito con numerosi brani, di musica leggera e etnica, chiudendo con un "Ma il Cielo è sempre più blu" di Rino Gaetano molto apprezzato dai ragazzi ristretti.
Momenti di commozione finale, con giovani detenuti che hanno pubblicamente ringraziato i coristi per l'esibizione e chiesto delucidazioni sulla malattia e un mazzo di fiori regalato dagli organizzatori della manifestazione ai coristi che hanno lasciato un segno di speranza ai ragazzi ristretti.
 
 
 

 

 

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