La nuova stagione del Teatro Stabile di Catania: “Fatti non foste a viver come bruti”
CATANIA – Una
stagione sotto il segno del padre Dante. «Ad ogni spettacolo, in base al tema e
al genere, gli attori protagonisti leggeranno un canto della Divina
commedia», così spiega Giuseppe Dipasquale lanciando la nuova stagione 2015/16 del
Teatro Stabile di Catania. E dantesco è il motto che segna il nuovo
cartellone, impaginato dal direttore del Teatro Stabile di Catania all’insegna
di “Fatti non foste a viver come bruti”, l’ammonimento che Ulisse eleva
dal girone dei fraudolenti nell’Inferno (Canto XXVI, verso 119).
«Abbiamo scelto un forte monito culturale – sottolinea Dipasquale
- rivolto a quanti capiscono, e ancor più a quanti non capiscono, che il destino
proprio dell’uomo (“considerate la vostra semenza”) è tutto in quel “seguire
virtute e canoscenza”. Il teatro è in ciò veicolo primario di cultura, sapere,
virtuoso confronto. Un ruolo che la società e la classe politica dovrebbero
avere ben chiaro, evitando di considerare la cultura in genere come l’ultima
voce dell’economia».
In questa visione, in illuminata controtendenza e nonostante la
crisi, il cartellone 2015-2016 presenta alla Sala Verga 10 spettacoli
di cui ben 5 prodotti o coprodotti dallo Stabile etneo. Basta scorrerli in
rapida carrellata per fare emergere la forte pregnanza dei titoli e, come
brevemente vedremo, le loro forti tematiche (la follia e bestialità umane, la
crisi della società occidentale e altro ancora), che virgolettiamo di seguito
per maggiore evidenza. E cospicua si rivela la presenza di prestigiosi artisti
del panorama teatrale nazionale. Mariano Rigillo e Anna Teresa
Rossini rinnovano il sodalizio registico con Giuseppe Dipasquale, in
veste di regista anche Alessandro Gassman che dirige Anna
Foglietta. Un lungo elenco che annovera, tra gli altri, Geppy Gleijeses,
Alessandra Costanzo, Paolo Graziosi, Laura Marinoni, Mimmo Mignemi, Eros Pagni,
Massimo Popolizio nella doppia veste di attore e regista, Elisabetta Pozzi,
Umberto Orsini, Stefania Rocca e Franco Castellano, Angelo Tosto. Accanto a
loro registi, autori, scenografi, costumisti, musicisti, a vario titolo
coinvolti negli allestimenti: da Claudio Fava a Pascal Rambert, da Maurizio
Balò ad Antonio Fiorentino a Mario Incudine, da Luca De Fusco a Paolo Magelli,
da Franco Però a Marco Sciaccaluga e Walter Pagliaro. Nomi tutti che non
hanno bisogno di presentazioni.
Ma andiamo con ordine, cominciando dalle produzioni che vedono
impegnato l’ente. Il tema della “bestialità umana” è trattato da Luigi
Pirandello nell’ambito del genere grottesco in L'uomo, la bestia e la
virtù, regia di Giuseppe Dipasquale, costumi Adele
Bargilli, scene Paolo Calafiore, musiche Mario Incudine; con Geppy
Gleijeses, Marco Messeri, Marianella Bargilli insieme a Mimmo Mignemi (produzione Teatro Stabile di
Catania e GITIESSE- Artisti riuniti, dal 13 al 29 novembre 2015).
La “follia in epoca moderna” è la tematica del dramma La
pazza della porta accanto, novità assoluta di Claudio
Fava, ideazione scenica e regia di Alessandro Gassman; con Anna
Foglietta e Alessandra Costanzo, Angelo Tosto (produzione Teatro Stabile di
Catania e Teatro Stabile dell'Umbria, dal 9 al 23 dicembre 2015).
Alla “nascita della civiltà occidentale” si lega la tragedia
greca, di cui è paradigma l’Orestea eschilea, che verrà proposta
in due parti: Agamennone (dal 28 dicembre 2015 al 3 gennaio 2016)
e Coefore/Eumenidi (dal 4 all'8 gennaio 2016). La regia è
di Luca De Fusco, scene di Maurizio Balò, costumi di Zaira De
Vincentiis, coreografie Noa Wetheim, musiche di Ran Bagno, adattamento vocale di
Paolo Coletta; con Mariano Rigillo, Elisabetta Pozzi, Angela Pagano, Gaia
Aprea, Claudio Di Palma Giacinto Palmarini, Anna Teresa Rossini, Paolo Serra
(produzione Teatro Stabile di Napoli, Teatro Stabile di Catania).
“La società irrisa” è il risvolto del vaudeville di Labiche
La cagnotte, che andrà in scena per la regia di Walter
Pagliaro, scene e costumi di Luigi Perego, musiche di Germano
Mazzocchetti, con Pippo Pattavina, Valeria Contadino, Margherita Mignemi
(produzione Teatro Stabile di Catania, dal 22 gennaio al 7 febbraio
2016).
Il Re Lear shakespeariano tratta invece “la tragedia
dell’ingratitudine”; la regia è di Giuseppe Dipasquale, con
Mariano Rigillo nel ruolo del titolo e Anna Teresa Rossini. Si
ricompone il trio che ha portato allo straordinario successo di Erano
tutti miei figli, campione d’incassi in tournée per ben ultime tre
stagioni (produzione Teatro Stabile di Napoli - Teatro Stabile di Catania, dove
si darà l’anteprima assoluta, dall'1 al 17 aprile 2016).
E veniamo alle produzioni ospiti. Della “crisi della società
occidentale” è emblematico specchio la commedia Scandalo, del
corrosivo Arthur Schnitzler; la regia è di Franco Però, scene
Antonio Fiorentino, costumi Andrea Viotti, musiche Antonio Di Pofi; con
Stefania Rocca e Franco Castellano (coproduzione Teatro
Stabile Friuli Venezia Giulia, Artisti Riuniti e Mittelfest 2015, dal 23
al 28 febbraio 2016).
Quando e dove lo Stato latita, prospera “la società altra”,
alternativa cioè all’ordine costituito, quella descritta nel dramma Il
sindaco del rione Sanità di Eduardo De Filippo; la regia è di Marco
Sciaccaluga, scene di Guido Fiorato, costumi di Zaira de Vincentiis, luci di
Sandro Sussi, musiche di Andrea Nicolini; con Eros Pagni, primo attore
non napoletano a trionfare nel ruolo di Eduardo (coproduzione Teatro Stabile di
Genova, Teatro Stabile di Napoli dall'1 al 6 marzo 2016).
Della “crisi dell’arte” ci parla la commedia Repetition (La
prova), testo, regia e coreografia di Pascal
Rambert, scene Daniel Jeanneteau, luci Yves Godin, musiche Alexandre Meyer;
con (in ordine alfabetico) Anna Della Rosa, Laura Marinoni, Luca Lazzareschi,
Giovanni Franzoni (produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, dal 15 al 20
marzo 2016).
Sulla “crisi economica” porta a riflettere la commedia di Arthur
Miller Il prezzo, traduzione di Masolino D’Amico, regia Massimo
Popolizio, scene Maurizio Balò, costumi Gianluca Sbicca, luci
Pasquale Mari; con Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale, Elia
Schilton (produzione Compagnia Orsini, dal 19 al 24 aprile 2016).
“La giungla della città” con le sue insidie è al centro del dramma
Quai Quest (Approdo di ponente) di Bernard-Marie Koltès,
traduzione Saverio Vertone, regia Paolo Magelli, dramaturg Zelika
Udovicic, scene Lorenzo Banci, costumi Leo Kulas; musiche Arturo Annecchino; con
Valentina Banci e Paolo
Graziosi.
Info campagna abbonamenti: botteghino Teatro Verga, via Giuseppe
Fava 35, tel. 095 7310888, abbonati@teatrostabilecatania.it,
www.teatrostabilecatania.it Prolungamento prelazione per tutti i turni, dal
7 al 17 settembre 2015. Costi invariati rispetto alla scorsa stagione.
Abbonamento a 8 spettacoli (6 fissi e 2 a scelta): Turno Prime €140, Turni D
(domenicali pomeridiani) €140; Turni Aziendali (pomeridiani e serali
infrasettimanali): in azienda €100, botteghino teatro €110; Turni Primo Sabato
Serale-Secondo Sabato Serale: in azienda €120, botteghino €130; Turni
AZ/diurna-AZ/C.C. pom. AZ/fer. pom. (sabato pom.): in azienda €105, botteghino
€115. Abbonamento giovani: a posto fisso e prenotazione libera €70. Abbonamenti
liberi a 8 spettacoli a scelta su tutto il cartellone: Turni serali €110, Prezzo
speciale giovani €70; a 6 spettacoli, Turni serali €55 (solo per i
giovani).
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