Mostra Antologica
di Marta Czok
Laura Cavallaro: “Significati raccontati con l’urgenza di
comunicazione di chi vive il contemporaneo ma parla di fatti senza tempo,
attuali ed attualizzati, come se li sussurrasse all’orecchio”
Sabato 19 luglio 2014 Vernissage al Castello
di Calatabiano
Sabato 19 luglio 2014, a cura del MacS (Museo
Arte Contemporanea Sicilia) di Catania, alle ore 20.00, nella suggestiva cornice
del Castello di Calatabiano, si terrà il vernissage della mostra antologica di
Marta Czok, curata da Laura Cavallaro.
Con
l’artista, Marta Czok, saranno presenti: il Direttore del MacS (Giuseppina
Napoli) e il curatore dell’antologica (Laura Cavallaro).
Giuseppina
Napoli (Direttore MacS) - «Genitori polacchi, nata in
Libano. Giovanissima si trasferisce a Londra e si muove nel mondo fino in
Italia. Marta è una viaggiatrice, nei luoghi e nei tempi. La sua pittura è
un’indagine culturale, quasi antropologica, dell’umanità. Con acuta ironia e delicata
poesia, Marta Czok raffigura nelle sue opere lo scorrere della vita. Sulla tela
prende forma la messinscena dell’umanità e l’artista, da regista consapevole ed
illuminata, lascia intuire cosa si nasconde dietro le luci del palcoscenico. Un
talento raro, un’artista commovente, una donna speciale».
“L’estetica dell’esistenza nei dipinti
di Marta Czok” di Laura Cavallaro (Curatore dell’Antologica) - “Dipingere l’esistenza, così come raccontarla,
significa accettare di essere costantemente attratti da una molteplicità di
visioni, da una fonte inesauribile di fatti, azioni e personaggi che si
incontrano o si cercano sul palcoscenico della vita. Significa fare della
propria mente un laboratorio alchemico in cui sentire, silenziosamente o
rumorosamente, quell’imminente apparizione che si presenta a noi quando siamo
pronti a (ri)conoscerla ed a (ri)conoscerci con essa. Significa accettare che
quanto abbiamo dipinto ha un peso, ancor più aggravato dalla sua
riconoscibilità.
Marta Czok
dipinge l’esistenza.
Il suo
occhio, come un’implacabile lente d’ingrandimento scruta scene di ordinaria
quotidianità; la sua mano, strumento coraggioso, le fissa rigorosamente sulla
tela, strappandole, per salvarle forse, all’aberrante consuetudine di uno
sguardo che non vede e che, inesorabilmente, è costretto all’abitudine.
Illustrazioni
apparentemente semplici, ingenue, naif, senza superflui orpelli ma agghindate
solo da una sana ironia e dal fascino di reminiscenze talora medievali e
fiamminghe, talora di ascendenza anglosassone. Vignette spesso sfuggevoli ed
inafferrabili nei temi che si svelano solo a chi ha la stessa smania di
comprendere e non ha paura di scoprirne i significati. Significati raccontati
con l’urgenza di comunicazione di chi vive il contemporaneo ma parla di fatti
senza tempo, attuali ed attualizzati, come se li sussurrasse all’orecchio.
Quello di
Marta Czok è un mondo di personaggi e cose visitato dapprima dentro di sé, alla
stregua di un sogno, di un’epifania generata dall’ecclettica fantasia di
un’artista bambina e rivisitato, poi, dalla sensibilità e dal vissuto di una
donna che la vita ha forgiato artista adulta e matura. Di origini polacche,
venuta al mondo nel 1947, Marta Czok riesce a coniugare il suo sentire
identitario con la forza espressiva della figurazione, stimolando così la
comunicazione e la partecipazione sensoriale dello spettatore che diviene esso
stesso metafora satirica del sistema sociale in cui vive e domina o, al
contrario, dal quale è dominato.
Così, questa
mostra antologica di Marta Czok racchiude opere come “Un Napoleone qualsiasi”
(1991), “The cake makers” (2004), “Robot” (2007), “Miracle solution” (2012),
circa un ventennio, o poco più, di produzione artistica, in cui descrivere una
molteplicità di istanti, immagini e
significati, di intimità e di universalità. Un repertorio in cui il
tratto preciso dell’acrilico e dell’olio si sposa con il segno più nebuloso del
carboncino e della grafite, in cui personaggi dai volti ilari, dalle
espressioni stranite e dai corpi torniti e pieni, convivono con più magre e
seriose figure ed in cui lo spazio si fa, per vuoti e pieni, ma in esso ogni
cosa vi trova il suo posto.
Marta Czok
dipinge l’esistenza ed il suo sentire è in mezzo. È lungo quel labile confine
tra esistenza e non-esistenza, tra reale ed irreale, tra metafisiche e
metaforiche realtà e potenti aneliti di denuncia e di speranza. È lungo quel
confine che siamo anche noi, spettatori, straniti e consapevolmente straniati
dal dispiegarsi davanti ai nostri occhi di un’opera d’arte”.
Biografia - Di origini polacche, Marta Czok è nata a
Beirut (Libano) nel 1947. L’anno successivo si è trasferita con la famiglia a
Londra dove ha terminato gli studi accademici alla St Martin’s School of Art,
partecipando ripetutamente alla Royal Academy Summer Exhibition. Negli ultimi
25 anni ha esibito le sue opere in Europa ed America collaborando anche al
progetto “Alitalia per l’Arte”. Nel 2000 Alitalia le ha commissionato un
trittico che è stato poi donato a Giovanni Paolo II per il suo ottantesimo compleanno.
Nello stesso anno è stata invitata dall’Ambasciata Francese presso la Santa
Sede a realizzare un’opera sul tema del Giubileo che è stata esposta
nell’ambito della mostra Roma Jubilans. Nel 2008 la televisione nazionale
polacca le ha dedicato un documentario nel quale si evidenziava il rapporto tra
il suo lavoro e la seconda guerra mondiale. Tra le sue mostre più recenti
meritano una particolare segnalazione la mostra antologica che si è tenuta nel
2005 presso i Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, la personale presso
l’Abbazia di Pomposa (FE) del 2006 e la mostra tenutasi a Palazzo Ferrajoli
(Roma) a gennaio 2009, al Museo Civico di Albano, a gennaio 2010, e a Palazzo
Antico Ghetto (Padova), a gennaio 2011, dedicata ai bambini nella guerra e nell’Olocausto.
Altra mostra degna di nota, About Us, che ha portato una selezione di opere
dell’artista sul tema dell’umanità a Palazzo dei Papi (Viterbo), a marzo 2011,
Palazzo Zuckermann (Padova) a ottobre 2011, e Palazzo Zenobio (Venezia) ad
aprile 2012. Per finire segnaliamo Dietro le quinte, che si è tenuta a
settembre 2012 presso le Scuderie Aldobrandini a Frascati.
Scheda Mostra
Marta Czok. Mostra antologica
a cura di Laura Cavallaro
Autore: Marta Czok
a cura di Laura Cavallaro
Autore: Marta Czok
Titolo mostra: Marta Czok. Mostra Antologica
Curatore: Laura Cavallaro
Inaugurazione: 19 luglio 2014, ore 18.00
Conclusione: 7 settembre 2014
Opere in mostra (16):
Un Napoleone qualsiasi,
1991, olio su tela, cm. 150x150
I cancelli della sapienza, 1991, olio su tela, cm. 150x150
Il volo (trittico), 1997, olio e grafite su tela, cm.
120x120
The cake makers (trittico),
2004, olio su tela, cm. 120x180
Story, 2006, acrilico,
carboncino e grafite su tela, cm. 100x100
La testa, 2006, acrilico e grafite su tela, cm. 90x120
Robot, 2007, olio, acrilico,
grafite e carboncino su tela, cm. 100x160
Senza titolo, 2009,
acrilico, grafite e gesso su tela, cm. 100x120
Vita di un comune Cesare, 2010, acrilico e
grafite su tela, cm. 100x100
C’era una volta, 2010,
acrilico e grafite su tela, cm. 90x90
Tesori
(dittico), 2011, acrilico e china su tela, cm. 70x140
The Art Critic
(trittico), 2011, acrilico e grafite su tela, cm. 80x40, 30x40, 30x40
Gocce di cittadino, 2012,
acrilico, grafite e carboncino su tela, cm. 140x100
Miracle Solutions, 2012,
acrilico e carboncino su tela, cm. 140x100,
Cavallo di Troia, 2012,
acrilico, carboncino e china su tela, cm. 120x80
Dust on the wheels of history, 2012, acrilico su
tela, cm. 100x120
Sede:
Castello di Calatabiano
Indirizzo: Via Alcantara, 142 - 95011 Calatabiano (CT)
Indirizzo: Via Alcantara, 142 - 95011 Calatabiano (CT)
Telefono
Castello di Calatabiano: 095 640450 - 340 3884808
Telefono
MacS: 095 715 2207 - 342 301 7376
Orari
Mostra: Tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 22:00.
Orario continuato. (ultimo ingresso 30 minuti
prima della chiusura).
Ingresso: Intero: € 5,00 - Ridotto: € 3,00 (tra 6 e 18 anni ed oltre 65 anni) + € 2,00 ascensore; gratuito (bambini sotto i 6 anni; diversamente abile)
Ingresso: Intero: € 5,00 - Ridotto: € 3,00 (tra 6 e 18 anni ed oltre 65 anni) + € 2,00 ascensore; gratuito (bambini sotto i 6 anni; diversamente abile)
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