Al Castello di Calatabiano “Sogni” di Emanuele India
Al Castello di
Calatabiano i suggestivi
“Sogni” di
Emanuele India
“Sogni”
è il titolo della suggestiva mostra del Maestro palermitano Emanuele India
accolta, fino al prossimo 31 maggio, nell’incantevole sito del Castello
di Calatabiano. In rassegna una ricca serie di Mandala (L’origine; Cratere;
Cromie; Ruota dentata; Bianco Goethe; Alba Lunare; Radura; Blu cobalto; Galassie; La
creazione; Qubbat al-Sakhara; Rosa alchemica; Homunculus; Ostensorio), realizzati,
come scrive il critico Aurelio Pes, “avendo ben chiari nella mente i percorsi
labirintici del sole che irradia l’universo, i movimenti inesausti dei pianeti,
le nuvole che scorrono e si addensano, e la terra che, simile a dervisci
danzanti, ruota e li corteggia […]. Tutta la natura in questa potente visone si
ridesta, costruendo e disintegrando spazi in continua mutazione, da cui
spiccano, come negli acquarelli fatati di Casimiro Piccolo, presagi di ondine o
ninfe delle acque, di silfidi o silvestri dell’aria, di pigmei o gnomi della
terra, di salamandre o vulcani del fuoco. Per questo, forse, dall’epicentro di
una foglia d’oro, quasi contro la volontà dell’autore, un volto di bambino
traspare, quello probabilmente dell’Homunculus, nato dall’amore fra Faust ed
Elena, da tempo fatta polvere, e che partecipa dunque del mondo delle ombre e
della carne. E tutto questo accade, quando una delle cose è da noi compiuta
ritualmente e giunge a perfezione, in modo da diventare consapevole di sé dal
suo interno e di manifestarlo con un segno”.
“L’arte - sottolinea Emanuele India -, nasce con l’uomo, dalla sua esigenza di comunicare non un linguaggio diretto, gestuale o verbale rivolto a fini pratici, bensì capace di attivare soprattutto i livelli emotivi, suscitando il desiderio di riconoscere o di essere riconosciuti. Nel libro - in particolare in quello antico -, si congiungono due nature: una intellettuale, che presenta e veicola il pensiero dell’autore (il consueto oggetto di attenzione); un’altra materiale, meno indagata, quella che trasmette informazioni sulle tecniche produttive e di lavorazione proprie del tempo in cui il manufatto fu realizzato: dalla carta inchiostrata di caratteri, all’impaginazione e, nel caso delle legature, dalle tecniche di lavorazione di cuoio, pelli e pergamene, a quelle di impressione dei fregi e delle dorature. È da questa attenta e precisa analisi che scaturisce l’apprendimento e la conoscenza per creare il procedimento attraverso il quale realizzare il “Mandala”, eseguito meticolosamente a mano. La tecnica e la materia prima impiegata, e il processo produttivo, identificano la produzione artistica, legata strettamente alla storia della tradizione siciliana. L’opera è realizzata su supporto ligneo in massello tornito a mano di forma circolare e ricoperto in pelle di vitello a cincia vegetale al tannino. La decorazione è eseguita con punzoni a caldo, cesellata e sbalzata a bulino. Il campo è dorato con oro zecchino e dipinto con pigmenti colorati naturali fissati con resine - conclude Emanuele India”.
Biografia Emanuele India
L’artista nasce
a Palermo (dove vive e opera) il 17 gennaio del 1960, si avvicina all’arte da
autodidatta cercando di tradurre le proprie intuizioni in un lavoro che dà vita
alla sua appassionata propensione alla materia e alla manualità. È un artista -
artigiano dedito a elaborare e far rivivere le tecniche antiche impiegate nella
produzione artistico - letteraria, legata alla storia e alla tradizione della
Sicilia. Le sue opere sono frutto di una lavorazione meticolosa e certosina su
pezzi di cuoio applicati su supporti di legno circolare; su questi incide
sigilli da lui stesso realizzati e resi incandescenti dal fuoco.
Emanuele India scolpisce centimetro per centimetro le superfici e, dopo aver steso foglie
d’oro, riempie con i colori i solchi ormai tracciati. I colori divengono così
accesi e brillanti: dai lapislazzuli, ai rossi passando tra i bianchi e i
verdi. Lavora presso l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità
Siciliana. Dal 2006 è iscritto al REI (Registro Eredità Immateriali) attuato
con la Convenzione “For the Safeguarding of the Intangibile Cultural Heritage”,
approvata dalla Conferenza Generale UNESCO il 17 ottobre 2003.
Sede:
Castello di Calatabiano
Indirizzo:
Via Alcantara, 142 - 95011 Calatabiano (CT)
Telefono
Castello di Calatabiano: 095 640450 - 340 3884808
Commenti
Posta un commento