Sabato 1° febbraio a Roma presso il Jey Music Club (Via Ostiense, 385), KABALLÀ incontra il pubblico per un evento speciale che lo vedrà dialogare sul tema del dialetto siciliano nella musica pop
SABATO 1° FEBBRAIO alle ore 18.30 A ROMA presso JEY MUSIC CLUB
(Via Ostiense, 385)
KABALLÀ
“PETRA LAVICA
Quando il dialetto si vestì di pop”
A 33 ANNI DALLA PRIMA PUBBLICAZIONE,
L’ARTISTA PRESENTA LA RIMASTERIZZAZIONE DELL’ALBUM
DIALOGANDO DI DIALETTO SICILIANO E MUSICA POP
Sabato 1° febbraio a
Roma presso il Jey Music Club (Via Ostiense, 385), KABALLÀ incontra il
pubblico per un evento speciale che lo vedrà dialogare sul tema del dialetto
siciliano nella musica pop.
Modererà l’appuntamento conduttore di Stereonotte su
Radio 1 Duccio Pasqua. Ospite della serata un altro artista portavoce
della cultura e della musica siciliana, Mario Incudine. Durante l’incontro d’autore, Kaballà eseguirà alcuni brani
del disco in una performance live accompagnato al piano dal Maestro Antonio
Vasta.
L’evento nasce in occasione
dell'uscita della nuova versione totalmente rimasterizzata del primo album di
Kaballà, “PETRA LAVICA” (Warner Music Italy),
disponibile in digitale e in vinile 33 giri a tiratura limitata, e sarà
l’opportunità per un prezioso confronto a più voci sulla forza e sulla bellezza
della lingua siciliana quando si veste di musica contemporanea, raccontando
l’identità culturale della Sicilia attraverso storie, suoni e riflessioni.
Uscito originariamente nel 1991, “Petra
Lavica” sfidò le convenzioni con un audace mix di rock, folk mediterraneo e
influenze internazionali, cantato in dialetto siciliano.
Sono gli anni
’90, un’epoca in cui il panorama musicale italiano stava appena sperimentando
la fusione tra dialetti e nuove sonorità, Kaballà osò spingersi oltre, dando
vita a un lavoro che anticipava i tempi e guardava alla scena musicale europea.
L’avventura di “Petra Lavica”
parte dal primo incontro con Gianni De Berardinis, con cui
Kaballà condivide sin da subito la stessa visione di musica, e con Massimo
Bubola, che si appassionò subito al progetto e che inventò il suo nome
d’arte.
A rendere concreta l’idea di
Kaballà furono tutto lo staff della Emi Publishing, tra cui Antonio Marrapodi
e Paolo Corsi, e Stefano Senardi, ai tempi
Direttore Generale della CGD/Warner, che ebbe da subito l’intuizione e il
coraggio di pubblicare questo progetto.
Alla produzione artistica di De
Berardinis e Bubola si affianca la supervisione di Lucio Fabbri e
il missaggio di Alberto “Skizzo” Bonardi.
Acclamato dalle riviste
specializzate e dalle radio, oggi questo manifesto di contaminazione musicale
torna con una nuova energia con la supervisione al progetto di Paolo Corsi, il
coordinamento di Mario Cianchi e la produzione esecutiva di Nuccio
La Ferlita di Puntoeacapo. Rimasterizzato da Tommaso Bianchi
con la supervisione del leggendario produttore Rodolfo “Foffo” Bianchi,
il disco riscopre, con il suono rinnovato e allo stesso tempo analogico, la
magia della musica d’autore in una celebrazione che unisce passato e presente.
Questa la tracklist di “Petra
Lavica”:
In gloria
Petra lavica
Il mirto e la
rosa
Sutta lu mari
Fin' a dumani
Ventu d'amuri
Quantu ci voli
Sciogli i
capelli
Petra lavica
(strumentale)
Online il video ufficiale del 1991
con audio rimasterizzato di “Petra Lavica”: https://www.youtube.com/watch?v=8ij6jN0DezE.
Quattro brani dell’album (“Petra
lavica”, “Quantu ci voli”, “Fin’a dumani” e “Sutta lu mari”) sono
stati inseriti all’interno della colonna sonora del nuovo film di Luca
Barbareschi “Paradiso In Vendita” con Bruno Todeschini, Donatella
Finocchiaro, Domenico Centamore. Il film, una produzione Italia/Francia Èliseo
Entertainment, con Rai Cinema in coproduzione con Leon Film, prodotto dallo
stesso Luca Barbareschi, è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma.
La colonna sonora del film è firmata da Kaballà e
Antonio Vasta e comprende anche il brano “Paroli d’amuri”, estratto
dall’album live “Astratti furori”.
Giuseppe Rinaldi, in arte Kaballà,
è un cantautore siciliano noto per la fusione di musica popolare, rock e world
music. Nel corso della sua carriera ha pubblicato diversi album (“Petra
Lavica”, “Le vie dei canti”, “Lettere dal fondo del mare” e “Astratti
furori”) e ha scritto per artisti nazionali e internazionali come Eros
Ramazzotti, Mario Venuti, Anna Oxa, Antonella Ruggiero, Baustelle, Irene
Grandi, Nina Zilli, Alex Britti, Ron, Andrea Bocelli, Josh Groban, Placido
Domingo e tanti altri. Dopo l’esordio con il testo siciliano “Brucia la
terra” composto sulle musiche di Nino Rota per il film “Il Padrino III”
di Francis Ford Coppola, ha in seguito lavorato anche per il cinema, scrivendo
colonne sonore e testi, per il teatro e per la televisione.
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