Liliana Nigro e la sua “CONTAMINAZIONE”, la XIX mostra di abiti e costumi teatrali dedicati a Sant'Agata
CATANIA- “In rispetto delle norme anticovid la XIX mostra di abiti e costumi teatrali dedicati a Sant’Agata andrà in scena per onorare la nostra Patrona e dare giusto merito alle creazioni degli allievi della cattedra di Storia del Costume per lo Spettacolo dell’ Accademia di Belle Arti di Catania“. Con orgoglio ed emozione dopo innumerevoli difficoltà ed ostacoli Liliana Nigro, curatrice ed ideatrice della mostra, annuncia che “CONTAMIN/AZIONE“, il titolo della XIX edizione, patrocinata dal ComunediCatania, sarà inaugurata lunedì 1 febbraio, alle ore 18.00, nei locali del centro commerciale “Porte di Catania“.
“Quest’anno per ovvi motivi di contagi rinunceremo alla sfilata in piazza Duomo anche se il comune di Catania, il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore Barbara Mirabella sono al nostro fianco patrocinando l’evento e realizzando dei testi critici per il catalogo della mostra-dichiara Liliana Nigro-. Le oltre ottanta creazioni saranno in mostra fino al 14 febbraio senza però rinunciare alla borsa di studio per i tre stilisti più meritevoli”.
“CONTAMIN/AZIONE”, come
contagio e promozione culturale che nasce e vive per diffondere lo spirito
cristiano della solidarietà e dell’impegno di ognuno nel nome di Agata.
La giuria che assegnerà
una borsa di studio, ai tre stilisti più meritevoli, offerta anche quest’anno
dalla Maison Amelia Casablanca– Alta Moda Sposa, è composta da: Maria Rita
Mattaliano, direttore ospedale San Marco Vittorio Emanuele e Garibaldi,
presidente della commissione giudicatrice, Santino Mirabella, Giudice tribunale
di Catania, Leonardo Lodato giornalista, Antonio Parrinello, giornalista, Salvo
Noe’ motivatore, Fabio e Nino Palella, Maison Amelia Casablanca, Marcello
Santocchini, ristoratore, Simone Lemmo, speaker, Plinio Milazzo, attore, Lina
Scalisi, presidente Accademia di Belle Arti, Maria Nunzia Villarosa, direttore
Archivio di Stato di Catania, Enzo Tromba, direttore Accademia di Belle Arti di
Catania, Pasquale Barbaro direttore centro commerciale “Porte di Catania”,
Marco Mirabella, imprenditore ed organizzatore di eventi, Carlo Coniglio ,
designer, Giusi Sciacca, giornalista, Riccardo Tomasello, presidente
Festeggiamenti Agatini, Alessandro Porto assessore Comune di Catania, e Toni
Pellegrino, il parrucchiere delle dive Art and Science of hairdressing.
Testimonial dell’evento
culturale, promosso dall’Accademia di Belle Arti con il sostegno di Maison Du
Cochon e l’associazione PromoPaola di Agnese Juzack, Roberta Lunghi,
giornalista TV, e Stefano Corradino, giornalista RaiNews24.
Il momento del taglio
inaugurale del nastro sarà allietato dalla voce del soprano Marzia Catania e
dal sassofono di Luigi Zimmitti.
“È necessario ringraziare
il direttore dell’Ente commerciale Pasquale Barbaro-continua Liliana Nigro-,
che ha offerto gratuitamente gli spazi di “Porte di Catania” sostenendo e
promuovendo la manifestazione come segno di fede e devozione per Sant’Agata
dando la possibilità di poter ammirare gli abiti pensati e realizzati dagli
studenti sin da quest’estate”.
Eccezionalità dell’evento
di quest’anno la durata della mostra che sarà visitabile per ben 14 giorni
consecutivi, dal 1 al 14 febbraio realizzata con la consulenza artistica di
Emanuele Ricchiena, Giordana Fichera e Veronica Maugeri.
“L’allestimento scenico
arricchito dalle fotografie di Massimo Pantano, Giuseppe Lo Presti, Donatella
Turillo, Ausilia Giadone, Enzo Raineri, Giuseppe Sergi e i fotografi dell’
Associazione Acaf– aggiunge Liliana Nigro nome noto nel campo dell’arte e della
cultura- segna l’unione tra cultura e un non luogo come può essere un polo
commerciale diventando centro di fede e devozione”.
Il progetto grafico è
stato realizzato dal professore Gianni Latino, il testo critico è stato curato
dalla professoressa e critico d’arte Viviana Scalia, hanno curato l’aspetto
fotografico i professori Egidio Liggera e Carmen Cardillo, la professoressa
Daniela Costa ha realizzato delle esclusive grafiche che saranno consegnate ai
membri della giuria.
“Questa mostra-conclude
Liliana Nigro- è un segnale, una motivazione, un simbolo contro la paura dei
nostri giorni che non può annullare la voglia di vivere di ognuno di noi
schiacciata dalla sciagura della pandemia che attacca non solo il nostro
sistema immunitario ma anche la nostra mente e per tale motivo ritengo giusto e
necessario che oggi più che mai abbiamo bisogno di contaminazione culturale per
aiutare anima e corpo a reagire”.
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