domenica 26 aprile 2015

Tra due fuochi, in mostra alla Galleria Silvy Bassanese, Biella

Gianantonio Abate, Le volpi 110x77 cm 2014 olio su tela

"Tra due fuochi”, il titolo della mostra, è riferito a un progetto che si propone di riscoprire nella sensibilità contemporanea una dimensione estetica atemporale; sviluppo espressivo che, secondo il curatore Nicola Vitale, non è ancora stato compreso nella sua reale portata. Questa è la scommessa e il grande interesse dell’esposizione. I protagonisti sono Gianantonio Abate, Ernesto Jannini, l’islandese Helgi Friðjónsson e lo stesso Nicola Vitale, che espongono dipinti degli ultimi anni. Riscoperta di una dimensione figurativa della pittura che, rinnovandosi nelle modalità, restituisce all’arte la sua funzione narrativa, dove il termine "bellezza” recupera la sua valenza nella forza espressiva delle forme e dei colori di un pittura piena ed essenziale. Vi è un riferimento allo splendore dell’arte medioevale e della prima modernità, rielaborato in un linguaggio che rivela una nuova forma di sensibilità. Per tornare al titolo, i "due fuochi” tra cui si dibattono le opere esposte sarebbero dunque la forza astratta e la complessità narrativa della pittura figurativa. Ma anche e soprattutto, da una parte una iconografia che richiama solo apparentemente la giocosità di immagini popolari – dall’illustrazione, al fumetto, al peluche – dall’altra tutto ciò viene declinato in una valenza concettuale, per una certa intellettualizzazione degli assunti. Come teorizza Nicola Vitale nel suo libro Figura solare (Ed. Marietti, 2011), l’ambizione di questi artisti, allineati con un lavoro minoritario ma significativo diffuso internazionalmente, è ritrovare una armonia tra queste dimensioni così distanti nella contemporaneità, in ciò che potremmo chiamare "conciliazione degli opposti”.

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