lunedì 27 gennaio 2020

DA SEMPRE PIU’ DI PRIMA




Parte da Catania, la prima edizione della Rassegna itinerante, di Cinema, Letteratura e Legalità, “DA SEMPRE PIU’ DI PRIMA”,  evento ideato dal Produttore Cinematografico “CinemaSet”, Antonio Chiaramonte e promosso dall’Avv. Enzo Guarnera, penalista del foro di Catania, membro dell’“Associazione Antimafia e Legalità”. Per l’occasione ha aderito la Fondazione “La Città Invisibile”, di Alfia Milazzo, ente “no profit”, dedito alla diffusione della legalità tra gli studenti.
La manifestazione si prefigge di coniugare Cinema, Letteratura e Legalità in un “unicum”, per generare e diffondere nei più giovani la cultura della legalità e la  fiducia verso nella giustizia e nella democrazia.
Un delicato è importante momento sarà rivolto soprattutto al mondo giovanile, grazie alla visone di  un mediometraggio, per sottolineare la credibile fiducia nelle istituzioni preposte al rispetto della legge, offrendo stimoli ed esperienze vicarie, capaci di motivare nelle nuove generazioni l’adesione ai valori della legalità e del bene comune.
Questa rassegna nasce affinché gli studenti e i giovani accettino di vivere da attori positivi e facciano propria la sfida che la cittadinanza comporta e  siano, al contempo, portatori di una cultura della legalità, contro la “subcultura” della furbizia di tutti coloro che, “slealmente”, piegano le regole al vantaggio personale. Per le scuole non si tratta soltanto di realizzare o aderire ad un progetto, ma di costruire un percorso educativo che investa tutta l’istituzione scolastica.
Il Cinema, la Letteratura e le Arti in genere, sono un eccellente strumento di crescita personale e professionale. Grazie alla presenza degli esperti della casa di Produzione CinematograficaCinemaSet” di Antonio Chiaramonte, che proprio il 25 gennaio 2020, ha festeggiato il suo decennale, il progetto intende mettere a disposizione dei ragazzi che vogliano avviarsi nelle varie professioni del Cinema, l’assistenza e l’orientamento gratuito di un buon numero di professionisti del cinema.

L’intento è quello di creare, con i ragazzi delle scuole, un focus group sull’importanza dell’azione antiracket e antiusura, coinvolgendo poi gli stessi studenti in momenti di sensibilizzazione pubblica nella città, validamente riconosciuti come crediti formativi.
La prima tappa della rassegna, inedita sul nostro territorio, che ha esordito nella Città di Catania, è stata condotta da Beppe Convertini, già conduttore de La Vita in Diretta Estate su Rai 1 ed attualmente, impegnato, insieme ad Ingrid Muccitelli, alla conduzione di Linea Verdeun programma in onda sempre su Rai 1, con risultati d’ascolto oltre la media. La scelta per la conduzione di questa kermesse è stata fortemente voluta dal produttore cinematografico Antonio Chiaramonte, che non si è accontentato di avere solo Convertini, ma anche Lisa Marzoli, una delle giornaliste più conosciute e amate della televisione italiana. Grazie alla sua professionalità ha conquistato l’ammirazione di migliaia di persone che la seguono con affetto. Nel 2004 inizia la sua esperienza televisiva come autrice del programma Rai Uno Estate e Uno Mattina Estate. Dal 2007 si è occupata, per il Tg3, delle rubriche Economia e lavoro e Costume e società, per poi passare ai servizi parlamentari della Rai. Nel 2008 è stata inviata del TGR Lazio e conduttrice di Buongiorno Regione. Dal 2012 al 2015 ha condotto su Rai2 Cronache Animali. Nel 2015 è tornata al Tg2, mentre dal 2016 ha condotto con Maurizio Costanzo, la trasmissione  “S’è fatta notte”in onda su Rai Uno. Lisa Marzoli, attualmente, sta conducendo il programma televisivo “Il caffè di Raiuno”.
La rassegna catanese che ha riscosso enormi consensi, con oltre 300 invitati, gode della grande attenzione nazionale, sia mediatica che  istituzionale. Un evento costruttivo per il futuro dei giovani, per la promozione dei diritti umani, della non violenza, della giustizia sociale e dello sviluppo della persona attraverso il cinema e la letteratura.
Una rassegna ricca di ospiti, presenti, infatti, procuratori, magistrati, prefetti, questori, comandanti delle forze dell’ordine, associazioni di volontariato, giornalisti, attori, autori, produttori cinematografici e televisivi  e, soprattutto, tanti giovani studenti. Insomma, un evento unico, come ha dichiarato Antonio Chiaramonte, che ha voluto omaggiare la sua terra regalando un momento di riflessione e di confronto  a favore della legalità. 
“Stiamo lavorando a pieno regime”, afferma Chiaramonte -“Dopo Catania, stiamo già lavorando e approntando  quella di Roma in programma il prossimo maggio 2020. Posso annunciare che, come per l’evento di Catania, quelli programmati a Roma, Firenze e Milano, saranno  tantissimi  gli ospiti  provenienti dal mondo del cinema, della televisione e della letteratura che hanno condiviso felicemente il mio progetto. Questa è una occasione unica per far respirare ai giovani e, non solo a loro, l’aria della legalità attraverso il cinema e la letteratura. Non sono i premi che stiamo ricevendo in appena due mesi dalla presentazione del film che possono esaltarmi, certamente mi riempiono di gioia,  fa sempre piacere riceverli, soprattutto e maggiormente per tutti coloro che hanno contribuito a questo mio nuovo progetto. Ma sono i giovani che ci hanno premiato, con l’espressione dei loro visi, dei  loro occhi, della loro attenzione su questo ultimo progetto realizzato visionando il film, mediometraggio, di «Io Ho denunciato». E’ tutto questo –continua Chairamonte - che mi rendono particolarmente felice. Siamo arrivati, con gli ultimi dati ufficiali pervenuti pochi giorni fa, a quasi duemila giovani studenti che hanno visto il film ad oggi, complimentandosi con la nostra equipe e con l’autore Paolo De Chiara. Questo è stato il miglior premio che potevo ricevere. E pensare che prossimamente sono già oltre trenta gli istituti scolastici in Italia che hanno prenotato la proiezione del nostro ultimo film, si prevede che saranno oltre 7000 studenti nei prossimi mesi, che assisteranno al film. Tutto ciò mi  ha reso  una gioia immensa, nel cercare di raccontare, far conoscere, semplificare e provare a condividere, attraverso questo cinema, che loro non sono e non saranno mai soli. Troppi ragazzi imitano le fiction su storie raccontate sull’illegalità, che secondo il mio punto di vista non sono assolutamente educativi, anzi, spesso i giovani utilizzano i loro linguaggi, i loro atteggiamenti. “Adesso basta”, è arrivata l’ora di smetterla. Alcune di queste fiction, offrono spettacolarità in senso negativo, servono solamente a fare business, la cinematografia e la letteratura, devono proporre dei prodotti migliori, diversi da questi personaggi negativi. Le istituzioni devono dare loro una prospettiva che possa educarli alla lealtà e al rispetto delle regole perché, altrimenti, se non saremo tutti uniti, tutto ciò che stiamo realizzando sarà vano. Mi faccia concludere ringraziando l’autore del film, il giornalista Paolo De Chiara, coaudiuvato dall’avvocato Enzo Guarnera, le due organizzazioni del territorio siciliano “La Città Invisibile” e  l’Associazione “Antimafia e Legalità” che si sono prodigate affinché l’evento fosse organizzato nel migliore dei modi e con loro collaboreremo anche in futuro. Ringrazio il regista del film «Io Ho Denunciato», Gabriel Cash e tutti gli attori e la troupe che hanno  contribuito fortemente affinché questo film diventasse un successo. Infine – conclude il Produttore Cinematografico - ringrazio pubblicamente i miei diciotto collaboratori della CinemaSet che stanno lavorando senza sosta sui progetti programmati e nell’organizzazione con gli istituti scolastici per la proiezione del film. Desidero, inoltre, ringraziare tutte le autorità e le istituzioni italiane, nessuno escluso, per la fiducia, per l’aiuto e la collaborazione che mi hanno dato in questi anni, affinché questo nuovo progetto, che ci vedrà impegnati per altri tre anni a partire, potesse andare in porto”.
La trama del film medio metraggio, “IO HO DENUNCIATO”, è un viaggio nei meandri dell’anima di un uomo che trova il suo riscatto nella giustizia e nella legalità, grazie alla magistratura, alle forze dell’ordine e al suo legale. Una miscela che alla fine diventerà vincente?
Nell’opera si descrivono i sentimenti, le paure, l’ansia, gli affetti mancati, le incertezze e la soddisfazione di chi ha ricevuto la protezione da parte dello Stato. Nel titolo dell’opera ci sono le parole decise di un uomo che ha sofferto, lottato, un uomo normale, vissuto da sempre onestamente le sue attività imprenditoriali e che, alla fine, sta per vincere la sua battaglia..
Quest’opera desidera essere un messaggio diretto, essenziale e reale, per far capire, ancora una volta, soprattutto ai giovani, che l’illegalità va combattuta.
La rassegna “Da Sempre, Più di prima” dopo Catania, proseguirà facendo tappa in tutte le province della Sicilia e in diverse città d’Italia

Presentata tra impegno e solidarietà “Amare Agata” la XVIII mostra di abiti e costumi dedicati a Sant’Agata


 CATANIA- “18 anni di impegno, coraggio e lavoro operoso per onorare Sant’Agata con le creazioni degli allievi della cattedra di Storia del Costume per lo Spettacolo diretta da Liliana Nigro sono la dimostrazione che con costanza e diligenza si possono raggiungere grandi risultati anche nei momenti di crisi culturale come quello che stiamo attraversando”. Con  queste parole dalla Sala Refettorio della Biblioteca Ursino Recupero il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania Vincenzo Tromba saluta il numeroso pubblico intervenuto alla conferenza stampa di presentazione di “Amare Agata”, la XVIII mostra di abiti e costumi teatrali dedicati alla nostra Santa Patrona, che sarà inaugurata sabato 1 febbraio, ore 19.30, a Palazzo dei Chierici. 
Sotto il “Liotru”, dalla sala Bellini del Comune di Catania al Palazzo dei Chierici, prima del taglio inaugurale del nastro sulle virtuose note del violino di Erika Ragazzi, dopo “l’annacata” della candelora del MAS, mercato ortofrutticolo di Catania, sfileranno oltre duecento modelle che indosseranno alcune creazioni degli allievi della Cattedra di Storia del Costume presentate durante la scorsa edizione.
Tema dell'edizione di quest'anno: “L'accoglienza e il rispetto delle diversità”.
La XVIII mostra “Amare Agata” è dedicata all'indimenticato artista e stilista Giovanni Palella della Maison Amelia Casablanca da sempre vicino alle iniziative che sostengono i giovani e il loro talento.
“Sono felice di sostenere l’attività culturale ed artistica della professoressa Liliana Nigro e dei suoi allievi- dichiara Riccardo Tomasello presidente del Comitato dei Festeggiamenti Agatini -, perché da cittadino e da devoto non posso non affermare che in ogni abito è presente il forte legame che c’è tra la tormentata vita terrena di Agata e l’irreprensibile  comportamento guidato dall’amore per Cristo, diventando modello da imitare nella vita di tutti i giorni, anche nel normale svolgimento del proprio lavoro davanti alla legge del più forte”.
Hanno animato la conferenza stampa, coordinata dalla giornalista Elisa Guccione, il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania Vincenzo Tromba,  Riccardo Tomasello, presidente del Comitato dei Festeggiamenti Agatini, Liliana Nigro, curatrice della mostra, Nino e Fabio Palella della Maison Amelia Casablanca, Rita Carbonaro, direttrice e Responsabile della Biblioteca Ursino Recupero.
Presenti all’incontro l’Associazione Nazionale Carabinieri – sezione di Catania
L’evento culturale più atteso, si snoderà anche quest’anno in due momenti di festa: l’1 febbraio, alle ore 19.30, subito dopo il taglio inaugurale del nastro a Palazzo dei Chierici della XVIII edizione della mostra “Amare Agata” la giuria di qualità presieduta da Rita Angela Carbonaro en composta da Luciana Cavalli, stilista, Ettore Messina, assessore alla cultura di Piazza Armerina, Sara Pettinato, chirurgo e senologo, Clara Leonardi, direttore della ragioneria generale del Comune di Catania, Domenico Leonardi, presidente Consorzio Gonimos, Giovanna Genovese, giornalista, Agostino Sella, direttore e responsabile colonia don Bosco, e Gianna Azzaro, organizzatrice eventi,
sceglierà i tre abiti più belli, tra gli ottanta esposti nel salone di Palazzo dei Chierici, a cui andrà la borsa di studio e gli stage formativi offerti anche quest'anno dalla Maison Alta Moda Sposa Amelia Casablanca; Il 4 febbraio, alle ore 14.00, sarà inaugurata come consuetudine l'esposizione di abiti “Agata incontra il suo popolo” presso la Basilica Santuario Maria SS. Al Carmine, nel cuore del mercato comunale di Catania, voluta da Padre Francesco Collodoro.
Un premio speciale sarà assegnato anche allo stilista dell’abito più bello che sfilerà a piazza Duomo a cui sarà data la possibilità di uno stage formativo presso il calzaturificio d’arte e moda EGA della stilista Luciana Cavalli.
“Abbiamo continuato a collaborare con la professoressa Liliana Nigro, offrendo anche quest’anno una borsa di studio ai giovani più talentuosi come se nostro fratello Giovanni fosse stato presente- dichiara Fabio Palella- perché abbiamo deciso di continuare il cammino già tracciato da lui nel sostenere il talento di questi ragazzi aiutandoli a non far morire le loro speranze, sostenendo la creatività di queste giovani promesse della moda italiana, perché i sogni vanno assecondati e coltivati”.
Il progetto grafico del catalogo è stato realizzato dal professore Gianni Latino, le foto del catalogo dai professori Carmen Cardillo, Egidio Liggera e dagli studenti di fotografia. Il professore Giuseppe Frazzetto ha curato il testo critico del catalogo dedicato alla mostra. La professoressa Daniela Costa per l’occasione ha realizzato delle grafiche che verranno omaggiate ai giurati e alle autorità. Si ringraziano inoltre l’Accademia Nicotra Formazione, Archè scuola di Formazione e Consulenza, Agostino Zanti parrucchieri e l’agenzia di moda e spettacolo Gianni Belebung di Gianni Vinciguerra.

giovedì 23 gennaio 2020

IL LAGO DEI CIGNI: Al Teatro Metropolitan di Catania con il Balletto di San Pietroburgo




Domani 24 gennaio attesa per il celebre Balletto di San Pietroburgo al Teatro Metropolitan di Catania alle ore 21.
Il Lago dei cigni dopo una prima versione del 1877 che non ebbe molto successo del pubblico, fu al contrario apprezzata già dal grande successo con la coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov nel 1895; da allora è diventato uno dei più importanti balletti al mondo. Il doppio ruolo del Cigno Bianco e dell’ambiguità del Cigno Nero si possono subito percepire grazie alle straordinarie capacità espressive e tecniche della protagonista  Oksana Bondareva  etoile mondiale e solista del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, in particolare nei due splendidi pas de deux del I e del II atto. Altri grandi momenti dello spettacolo è la danza dei quattro piccoli cigni, la danza dei grandi cigni, che sinuosamente si muovono su un lago illuminato dalla luna, e gli splendidi walzer nella sala da ballo del palazzo reale.
La scena si svolge in un parco vicino al castello del principe Sigfrid il quale, un giorno durante i festeggiamenti per il suo compleanno si allontana dal castello attirato da uno stormo di cigni. Giunge fino ad un lago e mentre cerca di colpire un cigno con il suo arco, questo si trasforma improvvisamente in Odette, regina delle giovani fanciulle vittime di un incantesimo dal mago Rothbart. Egli, affascinato da tanta bellezza, rimane a guardare mentre i cigni riacquistano un aspetto umano e cominciano a danzare. Infine, ritrovata la sua prescelta,  Sigfried le giurerà amore eterno, unico modo per spezzare l’incantesimo che trasforma le fanciulle in cigno ad ogni sopraggiungere dell’alba. Il mago Rothrbart si presenta al castello il giorno in cui il principe deve scegliere la sposa. Con lui c’è la figlia Odile, il Cigno Nero, che assume le stesse sembianze di Odette per attirare l’attenzione del giovane. Sigfried sceglie Odile come sposa; ma poi riconosce l’inganno del mago, lo sconfigge, ritrovando l’amata Odette .
Con questa  versione del  IL LAGO DEI CIGNI , il Balletto di San Pietroburgo  ha voluto mantenere intatte le Coreografie Originali  di Marius Petipa e da Lev Ivanov  del lontano 1895, e di tornare ad un’ autentica versione della coreografia creata per il Teatro Mariinsky . Le Scenografie  si rifanno alla Corte Imperiale Russa di quel periodo, inserendo realtà storica e fantasia gotica.  Le scene del I e del III Atto presentano uno stile Classico Fiabesco , quasi magico , mentre il II e IV atto  cioè Il lago, ha un ambiente mistico, quasi lunare , dove si alternano attimi tenebrosi  e giochi di ombre e luci.
Il lago dei cigni rappresenta la perfetta unione di coreografia e musica ed è diventato sinonimo del balletto stesso e fonte d’ispirazione per generazioni e generazioni di ballerini, nonché emblema della cultura popolare.

“Rumenia” apre il 2020 della stagione teatrale del Multisala Macherione - Flaba.




Tutto pronto a Fiumefreddo di Sicilia per il prossimo fine settimana che vedrà in scena   Aurelio Rapisarda , per la regia di Valerio Santi che è anche Direttore artistico della stagione teatrale Macherione, la Direzione Tecnica di Aldo Ciulla e la produzione del Teatro L’Istrione di Catania in Rumenia, novità che approda sul palcoscenico del Macherione impreziosendo un'offerta teatrale che ha visto un climax di spettacoli d'eccellenza.
Rumenia racconta la storia di Ion Culiano, giovane rumeno costretto dalla fame, dalla povertà del suo paese e dalla voglia di realizzare il suo più grande sogno, a lasciare la Romania, la sua famiglia, la sua donna e tutti i suoi affetti più cari in cerca di un futuro migliore. Dopo aver messo da parte la somma necessaria ad organizzare la partenza, Ion inizia il  viaggio clandestino per raggiungere l'Italia. La voglia di ricominciare, di studiare, di crescere e di costruirsi un nuovo avvenire, sono tutte quelle fiammelle che illumineranno il buio del distacco e la paura di integrarsi in una società nuova, diversa, la paura dell'ignoto. Se da una parte, dunque,  vi è la speranza e la bellezza della scoperta ad accoglierlo in Italia, dall'altra  c'è, forte, il pregiudizio e il rifiuto della gente a mandarlo via. Dal giorno del suo arrivo, infatti, una serie di avvenimenti lo porteranno a proseguire costantemente il suo viaggio da una città all'altra, mutando tutti quei sogni e quelle speranze che portava con sé, dentro una vecchia valigia di cartone. Ion racconta con grande leggerezza e amara comicità la sua storia, le sue esperienze, i torti e i soprusi subiti durante la permanenza nel nostro paese, mostrando una faccia della medaglia che non tutti siamo abituati a vedere o che non vogliamo vedere. Rumenia è una sorta di diario di viaggio, dove per viaggio non si intende solo il trasferimento fisico da un luogo ad un altro, ma l'attraversamento di un percorso interiore di cui si conosce soltanto il punto di partenza. Attraverso il divertimento e l'ironia, lo spettacolo affronta tematiche sociali importanti come la diversità, l'immigrazione, il razzismo, la negazione dei diritti ecc. che da sempre e, soprattutto negli ultimi anni, affliggono il nostro bel Paese.

Rumenia andrà in scena sabato 25 gennaio 2020, presso il Multisala Macherione di Fiumefreddo di Sicilia, in due repliche, alle 17.30 e alle 21.00.

Vi aspettiamo a teatro “[...]dove tutto è finto ma niente è falso.”


giovedì 9 gennaio 2020

IL LAGO DEI CIGNI Al Teatro Metropolitan di Catania con il Balletto di San Pietroburgo





Conto alla rovescia per l’attesa del celebre Balletto di San Pietroburgo al Teatro Metropolitan di Catania per il  24 gennaio alle ore 21.
Il Lago dei cigni dopo una prima versione del 1877 che non ebbe molto successo del pubblico, fu al contrario apprezzata già dal grande successo con la coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov nel 1895; da allora è diventato uno dei più importanti balletti al mondo. Il doppio ruolo del Cigno Bianco e dell’ambiguità del Cigno Nero si possono subito percepire grazie alle straordinarie capacità espressive e tecniche della protagonista  Oksana Bondareva  etoile mondiale e solista del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, in particolare nei due splendidi pas de deux del I e del II atto. Altri grandi momenti dello spettacolo è la danza dei quattro piccoli cigni, la danza dei grandi cigni, che sinuosamente si muovono su un lago illuminato dalla luna, e gli splendidi walzer nella sala da ballo del palazzo reale.
La scena si svolge in un parco vicino al castello del principe Sigfrid il quale, un giorno durante i festeggiamenti per il suo compleanno si allontana dal castello attirato da uno stormo di cigni. Giunge fino ad un lago e mentre cerca di colpire un cigno con il suo arco, questo si trasforma improvvisamente in Odette, regina delle giovani fanciulle vittime di un incantesimo dal mago Rothbart. Egli, affascinato da tanta bellezza, rimane a guardare mentre i cigni riacquistano un aspetto umano e cominciano a danzare. Infine, ritrovata la sua prescelta,  Sigfried le giurerà amore eterno, unico modo per spezzare l’incantesimo che trasforma le fanciulle in cigno ad ogni sopraggiungere dell’alba. Il mago Rothrbart si presenta al castello il giorno in cui il principe deve scegliere la sposa. Con lui c’è la figlia Odile, il Cigno Nero, che assume le stesse sembianze di Odette per attirare l’attenzione del giovane. Sigfried sceglie Odile come sposa; ma poi riconosce l’inganno del mago, lo sconfigge, ritrovando l’amata Odette .
Con questa  versione del  IL LAGO DEI CIGNI , il Balletto di San Pietroburgo  ha voluto mantenere intatte le Coreografie Originali  di Marius Petipa e da Lev Ivanov  del lontano 1895, e di tornare ad un’ autentica versione della coreografia creata per il Teatro Mariinsky . Le Scenografie  si rifanno alla Corte Imperiale Russa di quel periodo, inserendo realtà storica e fantasia gotica.  Le scene del I e del III Atto presentano uno stile Classico Fiabesco , quasi magico , mentre il II e IV atto  cioè Il lago, ha un ambiente mistico, quasi lunare , dove si alternano attimi tenebrosi  e giochi di ombre e luci.
Il lago dei cigni rappresenta la perfetta unione di coreografia e musica ed è diventato sinonimo del balletto stesso e fonte d’ispirazione per generazioni e generazioni di ballerini, nonché emblema della cultura popolare.