sabato 13 agosto 2016

“Cose di Sicilia” – Uno scrigno chiamato “cuore”



Vi cuntu e cantu la me Terra… sono “Cose di Sicilia”.

Giovedì 11 agosto secondo appuntamento con il recital musicale di e con Cinzia Caminiti Nicotra, dal titolo “Cose di Sicilia”, all’interno della rassegna “Libri & Teatro d’aMare” al lido “Tre Gabbiani” , Viale Kennedy – Catania, curato da Graziella Tramontana. Stesso palcoscenico in riva al mare in un gioco esaltante ed armonioso di tessuti colorati, valige, strumenti musicali, con il romantico e soave moto lento del mare, baciati da luna e stelle offerte da un cielo terso, ci lasciamo avvolgere dalle note scaturite dalla magica chitarra di Gianni Nicotra, compagno in scena e nella vita della bravissima attrice-autrice Cinzia Caminiti.

Il suo spettacolo è uno scrigno di cuore ed anima che custodisce, come madre attenta e fiera, un calderone di canti, cunti, proverbi, stornelli, ricordi, immagini, oggetti, costumi, poesie della nostra amatissima Sicilia. Un’attrice istrionica, impegnata da anni nella divulgazione della cultura teatrale, nei laboratori anche musicali che tiene nelle scuole di ogni ordine e grado, custode attenta ed amorevole della memoria storica del popolo siciliano.

Questa magica serata vede anche il debutto sulle scene della giovanissima figlia di Cinzia e Gianni Nicotra, Nicoletta. Eco e coro di supporto ai genitori, Nicoletta dimostra una naturale predisposizione artistica con la sua voce fresca ed intonata.

Lo spettacolo si apre con un “testamento morale” attraverso le parole di Ignazio Buttitta “Lingua e dialettu” e si chiuderà con le stesse parole recitate come una sorta di rosario, preghiere ripetute a nenia da Cinzia Caminiti mentre traccia sulla sabbia umida la sagoma della nostra Trinacria utilizzando una treccia di tessuti variopinti.

“Un populu mittitilu a catina spugghiatilu attuppaticci a vucca è ancora libbiru. Livatici u travagghiu u passaportu a tavula unni mangia u lettu unni dormi è ancora riccu. Un populu diventa poviru e servu, quannu cci arrobbanu a lingua addutata de patri: è persu ppi sempri. Diventa poviru e servu, quannu i paroli non figghianu paroli e si mancianu tra d’iddi. Mi n’addugnu ora mentri accordu la chitarra do dialettu ca perdi na corda a lu jornu. E sugnu poviru: un poviruc’addatta ‘nte minni sicchi di na matri putativa, chi u chiama figghiu ppi ‘ngiuria. Nuautri l’avevamu a matri, ni l’arrubbaru; aveva i minni a funtani di latti  ora cci sputanu. Ni ristò a vuci d’idda, a cadenza a nota vascia du sonu e du lamentu: chisti non nni ponnu arrubbari. Ni risto a sumigghianza, l’annatura, i gesti i lampi ‘nta l’occhi:chisti non nni ponnu arrubbari. Non nni ponnu arrubbari; ma ristamu poviri e orfani lu stissu”. (Lingua e dialetto – Ignazio Buttitta)

Tante “parità” o “storie morali” tratte dai testi sacri raccolti da Pitrè, Serafino Amabile Guatella e Salomone Marino. E poi “le verità assolute” che ci raccontano i grandi fatti della vita che restano “immutabili”: Dio ci ha creati ricchi o poveri, con una condizione sociale e morale che non possiamo cambiare; uomini e donne soggiogati irrimediabilmente da un destino inesorabile. Un’umanità con una giustizia sorda: “Quannu Gesù Cristu vinni ‘nta stu munnazzu di vai si purtau a Giustizia ppi mettiri u concordiu e livari i scerri n’è genti. Ora ‘sta Giustizia era ‘na Santa, ca non facìa facci e facciuzzi, ma tirava ‘o rittu e nun vardava si chiddu era riccu o chidd’autru avìa a sacchetta vacanti comu a chidda mia. Ascutava a tutti!: e poviri ccu l’aricchia manca ca è chidda di lu cori e i  ricchi cu l’aricchia ritta ca è chidda di la menti. Sta Santuzza quannu non dava udienza si nni stava ni na turri di brunzu, firmata ccu setti catinazzi e non c’era chiavi ca la putìa sfirmari.I Diavuli, vidennu chi di quannu la Giustizzia era ‘nta lu munnu, armi nto ‘nfernu non cci nni jevanu cchiù, ficiru cunsigghiu e cungignaru na chiavi d’oru ppi grapiri ddi setti catinazza e la dettiru a li Scribbi e a li Farisei.Chiddi jeru ‘nta la turri, rapèru li porti, trasèru e truvaru la Giustizia ca durmeva. Unu d’iddi (criju ca era lu capu) pigghiò un chiovu e cci lu n’carcau ni l’aricchia manca.A povira Giustizia addivintau surda comu ‘na campana, e d’allura ‘n poi non potti sentiri cchiù i raggiuni de poveri, e la detti sempri vinta a li ricchi, pirchì sintìa sulu di n’aricchia”.

Ogni qualvolta l’attrice completa la lettura interpretando un cuntu, un proverbio, un aneddoto, getta con veemenza sulla sabbia le pagine dello scritto quasi a voler espletare quella rabbia soffocata di un popolo rassegnato al proprio destino spesso ingiusto.

Tra un cuntu, un proverbio, un aneddoto c’è un canto che la nostra “incantatrice” Cinzia Caminiti sceglie tra quelli più conosciuti della tradizione popolare, quelli che porta nel cuore come il canto della “Malmaritata” (straziante confessione di una moglie infelice), “A Mirrina”e a “Siminzina”. Quest’ultima commuove profondamente l’attrice perché cantatale dalla madre come ninna nanna per farla addormentare. I canti sortiscono un grande impatto emotivo perché interpretati con grande passione come pezzi d’anima usciti attraverso la voce e donati ad un pubblico attentissimo. Cinzia Caminiti li ha fatti suoi aiutata dal suo maestro, grande ricercatore e cultore della musica popolare da poco scomparso, Giuseppe Schillaci.

Ora allegra, ora ironica, ora sferzante provocatrice, ora commossa, trascinante, coinvolgente, instancabile, appassionata e passionale, Cinzia Caminiti Nicotra ci regala uno spettacolo che è una vera “chicca” culturale preziosissima, uno scrigno umano di rara bellezza, vanto di una terra ricca di tradizioni e storia.

Il prossimo appuntamento della rassegna “Libri & Teatro d’aMare” è fissato per giovedì 18 p.v. alle ore 21,00 con lo spettacolo dal titolo “Rosuccia Quartararo” di Marina Montalbano con Alice Ferlito.

Antonella Sturiale

Chiude tra il plauso generale la terza edizione di Valverde In Arte a cura di Giovanni Cultrera




Con ampio e lusinghiero successo di pubblico, configurandosi, per la qualità della programmazione e il valore degli artisti ospitati, come kermesse di rilevanza del territorio provinciale, si è conclusa la terza edizione di Valverde In Arte, prestigioso appuntamento culturale, a cura di Giovanni Cultrera, promosso dall’Amministrazione Comunale, organizzato dall’Assessore al Turismo Luigi Torrisi, con il coordinamento di Clara Pennisi.



La kermesse, articolata in 6 appuntamenti e una Esposizione d’Arte Contemporanea a cura del Maestro Carmelo Marchese, tra musica, danza, arte e teatro, ha visto la presenza di più di 100  artisti, grandi professionisti internazionali, che hanno animato, dall’8 Luglio al 12 Agosto, le serate estive nello splendido Chiostro del Santuario della Madonna di Valverde, in Piazza del Santuario, riaperto appositamente.



Indiscussi protagonisti: con ‘Note da Oscar, Musica e Cinema’, Chroma Ensemble; Tango sensations Histoire du Tango con Ensemble Mariposa – Lab, Coreo Caminito Tango, Angelo e Donatella Grasso; ‘Macbeth’ e ‘Cronache di un emigrante’ di Mario Sorbello; ‘La storia delle colonne sonore’ con Italian Brass Band.

E, ieri sera, complici le musiche di Piazzolla, Corea, Girone, Schmitt, Sollima, Davis e tanti altri celebri compositori, ennesimo successo per il concerto che ha siglato la chiusura di Valverde In Arte con Percussio Mundi -  ‘Dal sud al nord dell’America, oltre i confini del jazz’ - che ha visto in scena,  diretti da Giovanni Caruso,  15 straordinari elementi (basso timpani, xilofono, marimbe, vibrafono, glockenspiel, bongos, batteria, grancassa, shaker, guir) e due ospiti d'eccezione, celebri sulla scena artistica internazionale, Carlo Cattano e Franco Costanzo, che hanno conquistato i prolungate acclamazioni del numerosissimo pubblico intervenuto.



In 1000 per la chiusura di 'Valverde in arte' a testimonianza del successo delle offerte musicali proposte – sottolinea Giovanni Cultrera -. Una commovente Standing ovation ha tributato lodi alla performance dei Percussio Mundi. Santuario traboccante come per ogni manifestazione e pubblico accorso anche da molto lontano è il bilancio positivo di questa terza edizione. Un ringraziamento particolare ai centro artisti che hanno magistralmente calcato questo palcoscenico riaperto dopo numerosissimi anni. Anche la pioggia sembra abbia voluto attendere la riuscita di una serata che si ricorderà nel tempo...”.



Oltre ogni più rosea aspettativa per questo finale di Valverde in Arte con un concerto a dir poco travolgente  - dichiara l’Assessore al Turismo Luigi Torrisi -. Il ritmo delle percussioni ha costretto tutto il pubblico presente a mettersi in piedi per l’applauso finale. Come ho detto durante la serata, per ottenere questi risultati occorre avere il coraggio e la perseveranza di investire sulla qualità che non sempre coincide con la quantità. In questa estate valverdese qualità e quantità si sono incontrate riempiendoci di gioia ma questo avviene solo a seguito di un duro lavoro “dietro le quinte”.

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita, dal Maestro Giovanni Cultrera a tutti i musicisti, passando per gli operatori che si muovono nell’ombra e per finire con Clara Pennisi, consigliere comunale, con cui da tre anni ho il piacere di collaborare nel tentativo di riportare in auge il buon nome di Valverde”.

giovedì 11 agosto 2016

“Libri & Teatro d’aMare”: Oggi “Cose di Sicilia” di e con Cinzia Caminiti






CATANIA (g.c.) - “Cose di Sicilia” di e con Cinzia Caminiti e Gianni Nicotra è il titolo dello spettacolo che oggi, alle ore 20.30, sarà rappresentato, nell’ambito della rassegna “Libri & Teatro d’aMare”, al lido “Tre gabbiani”, alla Plaja di Catania, inserita nel programma “Estate a Catania”. Un progetto culturale coinvolgente realizzato insieme da Graziella Tramontana, responsabile del lido che lo accoglie, a dall’attrice Nellina Laganà insieme alla stessa Caminiti. “Magica atmosfera. Pedana sulla sabbia, mare, cielo, stelle, luna, una chitarra, canzoni popolari, le più belle e le più antiche storie della nostra terra che è terra splendida e nobile. I brani che eseguirò - dichiara Cinzia Caminiti (nella foto) -,  sono tra i più conosciuti e graditi dal pubblico. Tra questi: Siminzina, Il canto della Malmaritata, A mirrina, Signuruzzu chiuviti chiuviti. “Questo spettacolo di Cinzia Caminiti – sottolinea l’autrice  Antonietta Sturiale -, è uno scrigno dove, in tutti questi anni, la ricercatrice e autrice del testo, ha raccolto e custodito  tante cose diverse tra loro, semplici e poetiche: ricordi, parole, immagini, suoni, canzoni, fotografie, spartiti, strumenti, attrezzi, ricette, oggetti, costumi, storie, musiche, leggende, poesie, proverbi… Tutte e solo ‘cose di Sicilia’”. Prossimi appuntamenti in rassegna, stessi luogo e orario: 18/08 “Rosuccia Quartararo” di Marina Montalbano con Alice Ferlito; 25/08 “Cicca Stonchiti in Pretura” di e con Nellina Laganà, Raniela Ragonese e Antonella Scornavacca.

ROY PACI E MAURO OTTOLINI, OMAGGIO A W.C. HANDY, IL PADRE DEL BLUES







NOTO – Roy Paci incontra Mauro Ottolini e il suo Quintetto: ed è subito blues, emozione, incanto. Uno degli eventi musicali più attesi dell’estate è quello che il 12 agosto li vedrà protagonisti al Festival Internazionale Notomusica, con il concerto intitolato “Penta Blues - Roy Paci & Mauro Ottolini play W. C. Handy”.


Nasce infatti da un’idea dei due leader il viaggio musicale alla ricerca di William Christopher Handy, artista leggendario, noto anche come il padre del blues per la sua prolifica vena compositiva. Un interprete e un autore che diede alla luce centinaia di brani politematici e ricchi di “sfumature blu”, quelle di una musica vocale e strumentale la cui forma originale è caratterizzata tra l’altro dall'uso, nella melodia, delle cosiddette “blue note” (un intervallo di quinta diminuita, considerato “dissonante dall’armonia classica”).
Siamo di fronte ad un jazz primigenio dalla vocazione corale e dall'intensità primordiale, che racconta storie di uomini e donne, musica, amore e denaro che manca, giochi d'azzardo, e dipinge un piccolo minuzioso ritratto della New Orleans di inizio Novecento. La purezza lirica del trombone di Ottolini si intreccia qui con la virtuosa emancipazione linguistica di Roy Paci e con la straordinaria intensità vocale di Vanessa Yorke, sostenuti da una sezione ritmica nella quale spicca il talento del giovane Roberto De Nittis al pianoforte e l'originale apporto di Riccardo Di Vinci e Zeno De Rossi al contrabbasso e alla batteria.
Per Roy Paci l’esibizione a Notomusica ha il sapore del ritorno a casa. Nato ad Augusta (Siracusa) nel 1969, appena tredicenne è già prima tromba della banda municipale. Si trasferisce in Sudamerica e torna in Italia dopo aver passato qualche tempo alle Canarie, tutti luoghi che si riflettono nel suo stile musicale. Nella penisola suona in decine di dischi e concerti (fra l’altro con Persiana Jones, Mau Mau, Zu, Banda Ionica) e nel 1999 fonda l’etichetta Etnagigante. Pur continuando a collaborare con numerosi artisti italiani (Africa Unite, Parto delle Nuvole Pesanti, Vinicio Capossela, Ivano Fossati, Giorgio Conte), pubblica nel 2001 il primo album da protagonista, “Baciamo le mani” a nome Roy Paci & Aretuska, il suo ensemble.
Nel 2003 esce “Tuttapposto”. Nel 2004 dà vita al progetto parallelo “Corleone” (che pubblica l’album “Wei-Weu-Wei”). Seguono nel 2005 “Parola d’onore”, terzo album con gli Aretuska; nel 2007 “Suonoglobal”, che contiene il singolo “Toda joia toda beleza” (con la partecipazione di Manu Chao); nel 2008 l’antologia (cd + dvd) “Bestiario siciliano”; due anni dopo“Latinista” (con Jovanotti, Caparezza e Eugene Hutz dei Gogol Bordello).
Sono le presenze in alcune trasmissioni televisive a renderlo popolare anche al grande pubblico. E’ stato ospite fisso del programma “Markette”di Piero Chiambretti, e insieme ai suoi Aretuska ha curato per tre edizioni la sigla finale di “Zelig”, affidata ai singoli “Viva La Vida” (2005), “Toda Joia Toda Beleza” (2007) e “Defendemos la Alegrìa” (2008).
Interessante è il sodalizio stretto con il cinema. Roy Paci ha prestato molte delle sue canzoni alla settima arte, come l’incredibile cover di “Besame Mucho”, incisa per “Il Paradiso all’improvviso” di Leonardo Pieraccioni. Due brani del disco “Passione” di Banda Ionica entrano a far parte delle musiche del film “La ragazza sul ponte” di Patrice Leconte. “Toda Joia Toda Beleza” viene scelta come colonna sonora di “Natale in crociera” con Chiristian De Sica Nel 2005, grazie alle musiche composte per “La Febbre” di Alessandro D’Alatri, vince il prestigioso “Nastro D’Argento” e riceve una nomination come miglior musicista per il David di Donatello. Nello stesso anno interpreta un cameoin “La vera leggenda di Tony Vilar”di Beppe Gagliardi, presentato alla Festa Internazionale del Cinema di Roma. Nel 2008 cura la colonna sonora di “Se chiudi gli occhi”, opera prima della regista siracusana Lisa Romano, e vince il Grand Prix Cinéma Italien al Festival di Annecy.
Artista eclettico e creativo, Roy Paci promette a Noto un tuffo nel blues degli esordi, che rievoca il canto e i suoni che gli ex schiavi innalzavano nelle piantagioni bagnate dal delta del Mississippi.

Valverde In Arte. Gran finale con Percussio Mundi Ospiti d’eccezione Carlo Cattano e Franco Costanzo




La terza edizione della fortunata kermesse “Valverde In Arte”, promossa dall’Amministrazione Comunale, organizzata dall’Assessore al Turismo Luigi Torrisi, con il coordinamento di Clara Pennisi, accolta dal Chiostro del Santuario della Madonna di Valverde, in Piazza del Santuario, si avvicina alla conclusione che sarà siglata dallo splendido, attesissimo, concerto dell’ensemble Percussio Mundi che per l’occasione presenterà un esclusivo concerto intitolato: “Dal sud al nord dell’America, oltre i confini del jazz”.

In scena 15 elementi (basso timpani, xilofono, marimbe, vibrafono, glockenspiel, bongos, batteria, grancassa, shaker, guir) diretti da Giovanni Caruso (Direttore Percussionista). Ospiti d'eccezione il sassofonista Carlo Cattano (da anni figura tra gli artisti più impegnati e riconosciuti nel nostro panorama jazzistico, con esibizioni nell’ambito di festival e rassegne italiane e straniere. Ha composto musiche per teatro ed ha collaborato con molti musicisti di fama internazionale) e Franco Costanzo (musicista poliedrico e grande interprete). Musiche di Piazzolla, Corea, Girone, Schmitt, Sollima, Davis e tanti altri celebri compositori della scena mondiale. Una moltitudine di strumenti si fonde in un’unica grande macchina musicale dai mille timbri e, come un antico organo, si trasforma costantemente, scoprendo ad ogni movimento nuove combinazioni sonore.

 


“Un successo straordinario, questa III Edizione di Valverde In Arte, e questo successo lo voglio dedicare - dichiara Giovanni Cultrera -, alle migliaia di persone, affascinate di arte e cultura, accorse anche da molto lontano per ascoltare l'offerta variegata dei vari generi proposti. Dalla classica, al teatro, alle colonne sonore, al teatro, al tango. Il 12 agosto concludiamo con la grande euforia che le percussioni e il jazz sanno offrire, e grazie naturalmente alla presenza di musicisti internazionali quali Giovanni Caruso e Carlo Cattano”.


Dopo 3 anni di semina - sottolinea l’Assessore al Turismo Luigi Torrisi -, con tanto duro lavoro finalmente raccogliamo i frutti. Ricordo quando eravamo noi a dover invitare uno per uno gli spettatori; adesso sono gli stessi a contattarci per chiedere quando sarà il prossimo spettacolo. All’entusiasmo del nostro lavoro si è aggiunta oggi la soddisfazione per un riconoscimento indiscutibile. Ben oltre le 2.000 presenze solamente per Valverde in Arte ed il nome di Valverde che torna a spiccare nel panorama provinciale. Con un pensiero ai tempi dell’estate teatro musica del Poeta Angelo Scandurra, di cui ancora si dice un gran bene, ed uno sguardo al futuro della nostra Valverde che stiamo provando a costruire con grande sacrificio, il più grande ringraziamento voglio farlo a Clara Pennisi, consigliere comunale, per l’ottimo lavoro e la grande dedizione. L’incontro con il Maestro Giovanni Cultrera ci ha subito fatto capire che sarebbe servito più spazio per accogliere il pubblico sempre più numeroso ed è lì che abbiamo ricevuto la grande apertura del Parroco Padre Nei. Insomma il lavoro di squadra è stato premiato. Ci vediamo venerdì 12 agosto per il gran finale”.

Un programma, quello valverdese, di altissimo profilo qualitativo e culturale. Ricordiamo che sta riscuotendo tanti apprezzamenti anche per l’Esposizione d’Arte Contemporanea a cura di Carmelo Marchese (catanese classe ’57), aperta al pubblico il prossimo 12 Agosto (in concomitanza con lo spettacolo conclusivo dell’edizione 2016 di Valverde In Arte). Marchese è censito dall’Accademia Federiciana (Catania), dove alcune sue opere sono esposte in permanenza. Ha esposto, conseguendo consensi di pubblico e di critica, in numerose rassegne d’arte regionali e nazionali. È presente in importanti cataloghi e dizionari d’arte moderna e contemporanea.



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Giovanni Caruso si diploma in strumenti a percussione presso il conservatorio di musica "V.Bellini" di Palermo con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del M. Giuseppe Cataldo, successivamente si perfeziona con: Mike Quinn, Peter Sadlo, Trilok Gurtu, Maurizio dei Lazzaretti,Gavin Harrison, Tony Arco, Alfio Antico, Tullio de Piscopo, Max Roach, Dave Weckl ,Christian Meyer, Franco D'Andrea, Babà Sissoko. Nel 1995 ottiene il voto più alto fra tutti i partecipanti alle audizioni dell'EUYO, Orchestra giovanile della comunità europea. Collabora con le seguenti orchestre: Orchestra sinfonica siciliana, teatro massimo di Palermo, teatro massimo di Catania, orchestra da camera di Palermo, l'offerta musicale ensemble, brass group di Palermo, camerata polifonica siciliana, officina artium, gruppo di ottoni e percussioni del teatro massimo di Catania , ensemble strumentale Fermano, è fondatore e direttore del gruppo di percussionisti "percussio mundi". Si è esibito con vari artisti quali: Arturo Sandoval, Michael Torke, Lucio Dalla, Eliodoro Sollima,Gabriele Mirabassi, Dione Warwick, Ricky Portera, Franco D'Andrea, Rita Marcotulli, Katia Ricciarelli, Glen Velez, Peter Sadlo, Gianni Bella, Roberto Pregadio, Babà Sissoko; fa parte dal 1994 della "Giovanni Sollima band", ensemble che accompagna il violoncellista-compositore col quale ha anche inciso il cd "Spasimo" e "works". Oltre ai vari teatri siciliani, si è esibito in varie sale da concerto e stagioni concertistiche di tutto il mondo fra cui: Merkin Hall (New York), Boston college (Boston), Korkorian Gallery (Washington), La Chappelle de bon pasteur (Montreal), Palao de la musica (Valencia), Franziskane Kirken (Salisburgo), fortezza di Exilles (Francia), castello del principe (liechtestein), auditorium G. Verdi (Milano), teatro San Carlo (Napoli), Teatro Regio (Torino), Salone della musica (Torino), Castello Brandiskyi (Praga), Ravenna Festival, Il violino e la selce (Fano), Teatro nuovo (Milano ) teatro dell'aquila (Fermo) Mantova musica festival, etc... Ha inciso per Jungla Records, Suvini - Zerboni, Stradivarius, narciso records e Sony. Ha tenuto stages e masterclasses per vari enti. È endorser dei piatti Ufip e delle bacchette Lantec. È docente di percussioni all' istituto superiore di studi musicali "V. Bellini" di Catania.

Percussio Mundi nasce nel 1998 all’interno della classe di percussioni dell’Istituto superiore di studi musicali “V. Bellini” di Catania, fondato e diretto dal M° Giovanni Caruso. Immediatamente l’ensemble intraprende un’intensa attività concertistica, eseguendo un repertorio che spazia dalla musica della tradizione etnico-popolare, alla classica, al jazz, sino alla più recente letteratura sperimentale contemporanea. Fra i pezzi in repertorio l'ensemble annovera anche IONISATION di E. Varèse per tredici esecutori e trentanove strumenti a percussione. Il gruppo ha partecipato a diverse manifestazioni fra le quali "I concerti dell'Istituto Musicale Vincenzo Bellini", "Il festival della Magna Grecia", "Musica in provincia" e i concerti della "Società Dante Aligheri" di Catania. Ha al suo attivo l’incisione di 2 CD e vanta numerose collaborazioni con artisti di fama internazionale tra i quali Alfio Antico, Glen Velez, Babà Sissoko, Peppe Consolmagno, Peter Sadlo e la partecipazione ad importanti concorsi nazionali ed internazionali, come il “Premio delle Arti 2008”, nel quale ha ricevuto la menzione d’onore della giuria. Nel Maggio del 2008 ha inaugurato la settimana del Mantova Musica Festival, riscuotendo un grande successo.





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Valverde In Arte

a cura di Giovanni Cultrera



Programma

Musica, danza, arte e teatro al Chiostro del Santuario 

Chiostro del Santuario della Madonna di Valverde, in Piazza del Santuario di Valverde.



12/08 ore 21 * Musica

Percussio Mundi

dal sud al nord dell’America,

oltre i confini del jazz

Giovanni Caruso

sabato 6 agosto 2016

COMPAGNIA BUENOS AIRES TANGO TANGO HISTORIAS DE AMOR




A Milo Fest 2016 arriva il 7 agosto il tango. Ospite della rassegna patrocinata dal Comune del paese etneo, sotto la direzione ed il coordinamento artistico di Marco Grimaldi, vice presidente dell'Associazione culturale Milo Fest, la Compagnia Buenos Aires Tango con “Tango Historias de amor” sul palco dell’anfiteatro Lucio Dalla a partire dalle ore 21.



La notte etnea si tinge delle atmosfere porteñe del tango argentino e della sua sensualità. Ballerini e musicisti ci conducono in un viaggio attraverso Il tango nelle sue espressioni artistiche: musica e ballo si fondono andando a creare una magica atmosfera carica di passione che evoca lo spirito delle milongas di Buenos Aires, aprendoci le porte del mistero dell'abbraccio nella danza. Ed il segreto risiede nei colori, nel suono, nel respiro del tango argentino, un dialogo musicale e corporeo la cui struttura corrisponde al sentimento.



Il Tango, nato da un mosaico di nazionalità che costituiva il paesaggio di Buenos Aires agli inizi del 900, musica e ballo senza tempo è una febbre che dai barrios argentini è dilagata in territori inaspettati e fino a noi.



Sulle note della musica dal vivo eccezionali ballerini non mancheranno di stupire ed ammaliare percorrendo una “scorribanda” negli ultimi decenni di storia del Tango. Un cammino cadenzato attraverso melodie e movimento, melodrammi di tre minuti o leggiadri valsecitos criollos, mosso sul pulsare ossessivo di antiche e nuove tradizioni: dai tangos abbozzati sotto i cieli stellati della Boca, al tango di Piazzola, risalendo ancora fino alle brillanti composizioni dei loro eredi diretti di epoca moderna.



Grandi ballerini tutti eccezionali grazie alle loro peculiarità e differenze stilistiche, oltre che per la loro precisione tecnica ma intrisa di interpretazione. La grande capacità di questi artisti è rendere esplicito e apprezzabile l'intimo mondo del ballerino e comunicare le sensazioni donate dal tango, che svelano risvolti insospettati.



Uno spettacolo appassionato, un viaggio nella storia e nell’universo del tango che coinvolge ed emoziona il pubblico.



Poltronissima e Gradinata Numerata €14,00 - Gradinata €10,00 + Diritti.

Biglietti in vendita nei punti vendita del Circuito Box Office, online su www.ctbox.it e la sera dello spettacolo al botteghino del teatro.

Per informazioni 095 7225340 – 335 7843298




Oggi per Valverde In Arte teatro con Cronache di un emigrante di Mario Sorbello




Prosegue la kermesse culturale a cura di Giovanni Cultrera. Domani, al Chiostro del Santuario della Madonna di Valverde, in Piazza del Santuario, protagonista il teatro d’autore



Con un bilancio attuale di oltre 2 mila presenze, dopo il successo partecipativo e di critica riscosso dagli appuntamenti proposti coniugando sapientemente musica, danza, arte e teatro, si rinnova l’appuntamento con Valverde In Arte, a cura di Giovanni Cultrera.



Come da programma, la kermesse promossa dall’Amministrazione Comunale, organizzata dall’Assessore al Turismo Luigi Torrisi, con il coordinamento di Clara Pennisi, prosegue con un nuovo appuntamento teatrale. Oggi (sabato 6 agosto), nell’incantevole sito del Chiostro del Santuario della Madonna di Valverde, in Piazza del Santuario, alle ore 21, indiscusso protagonista lo spettacolo “Cronache di un emigrante” scritto, diretto e interpretata da Mario Sorbello.



Riportiamo un passo dalle note di regia di Mario Sorbello (in scena con l’attrice Maria Luisa Lombardo): 

Cronache di un emigrante narra, fra realtà storica e fantasia, l’esperienza di un contadino siciliano in Germania negli anni 60. Nella baracca in cui si trova rievoca i sogni della notte trascorsa, scrive alla sua famiglia, ci parla dell’immane fatica nella fabbrica di chi insegue il riscatto dalla solitudine e dalla lotta per una identità messa in crisi dalla paradossale condizione che sperimenta ogni emigrante. Frattanto scopre ogni giorno qualcosa di se e del mondo che non avrebbe neppure immaginato, elaborando un senso nuovo del termine straniero”.  

“Siamo molto soddisfatti e gratificati della grandissima partecipazione di pubblico - dichiara l’Assessore al Turismo Luigi Torrisi – che premia il nostro impegno in direzione di un programma di altissimo profilo qualitativo e culturale che, come ribadito dal curatore Giovanni Cultrera, vede impegnati nel nostro territorio grandi professionisti internazionali, per musica, danza, cinema e teatro”.

Tra musica, danza, arte e teatro, chiuderà il tabellone(12/08 ore 21 * Musica) il concerto evento Percussio Mundi dal sud al nord dell’America, oltre i confini del jazz di Giovanni Caruso (direttore percussionista); con Carlo Cattano (sassofono), Franco Costanzo (basso), e 13 formidabili percussionisti. Musiche di Piazzolla, Corea, Girone, Schmitt, Sollima, Davis e tanti altri celebri compositori della scena mondiale.

Un programma, quello valverdese, di altissimo profilo qualitativo e culturale che sta riscuotendo tanti apprezzamenti anche per l’Esposizione d’Arte Contemporanea a cura di Carmelo Marchese (catanese classe ’57), aperta la pubblico fino al prossimo 12 Agosto (solo in concomitanza con gli eventi in programma). La prima impressione che si prova osservando le opere di Marchese è la capacità estremamente razionale di dare corpo, forma e vita alla propria creatività.  Il suo mondo, nutrito di ricordi dell’infanzia, trova la possibilità di concretarsi attraverso un particolare approccio, caratterizzato da linee forti e decise e da tinte nere che sono protagonista-antagonista oltre che valori-chiave della sua arte. Ha esposto, conseguendo consensi di pubblico e di critica, in numerose rassegne d’arte regionali e nazionali. È presente in importanti cataloghi e dizionari d’arte moderna e contemporanea. La sua attuale produzione è concepita con sensibile coscienza autocritica. È censito dall’Accademia Federiciana (Catania), dove alcune sue opere sono esposte in permanenza.

Valverde In Arte

a cura di Giovanni Cultrera



Programma

Musica, danza, arte e teatro al Chiostro del Santuario 

Chiostro del Santuario della Madonna di Valverde, in Piazza del Santuario di Valverde.



06/08 ore 21 * Teatro

Cronache di un emigrante

di Mario Sorbello



12/08 ore 21 * Musica

Percussio Mundi

dal sud al nord dell’America,

oltre i confini del jazz

Giovanni Caruso

venerdì 5 agosto 2016

Santa Venerina: Brindisi sotto le stelle Domenica 7 agosto


Notte di musica, vino e stelle. Si  riconferma un evento molto atteso “Brindisi Sotto Le Stelle”, in programma a Santa Venerina,  domenica 7 agosto, alle ore 20.30, presso l’incantevole “Kepos Etna  Relais”, di via Leonardo Da Vinci n. 118.

La struttura, di recente apertura al pubblico, coniuga la bellezza degli antichi casali siciliani ai più  esclusivi servizi per gli ospiti e farà da cornice a una notte  imperdibile per tutti gli enoappassionati che avranno la possibilità di degustare vini di pregio e fare il brindisi più atteso dell’estate.

La degustazione dei vini è organizzata dall’associazione “Il Mondo In Un Bicchiere” e saranno presenti  le cantine “Vini Conte Uvaggio”, “Tenuta Moganazzi” e “Vini  In Carrozza”.

Il  raffinato momento musicale   vedrà protagonisti i virtuosi del jazz dell’Edy Valastro Jazz Quintet con Pucci Nicosia, Fabrizio Scalzo, Gaetano Spartà e Giuseppe Messina.

Durante la serata  è prevista  la presenza della special guest  internazionale Ana Ruiz, ambasciatrice della musica argentina la cui performance  sarà accompagnata da Massimiliano Torre e Antonella   Milone dell’Associazione Culturale Tangodanzarte.

Immancabile il momento dell’osservazione  del cielo  con i telescopi, affascinante per i grandi e i per i piccoli, affidata al docente di fisica e astrofilo Pierluigi Magaraci.

Vino e offerta culturale, insieme alla magia delle stelle, sono l’abbinamento vincente della manifestazione, giunta alla quarta edizione, che unisce la filosofia del buon bere ad eventi, spettacoli ed arte.

La zona  parcheggio è prevista nella vicina via Aldo Moro e non sarà possibile posteggiare all’interno della struttura.

mercoledì 3 agosto 2016

LE VIE DEI CANTI “percorsi storico culturali e musicali tra centri urbani, ville e castelli”


Un percorso turistico itinerante per i paesi del parco dell’Etna o riconosciuti dall’Unesco, per la promozione e la messa in rete di un itinerario regionale, alla scoperta di località e luoghi della Sicilia.
Questo è “Le vie dei canti”, il progetto di “itinerari storico-culturali e musicali, tra centri urbani, ville, castelli e luoghi spirituali” presentato questa mattina a Catania dall’assessore regionale al turismo, sport e spettacolo Anthony Barbagallo, che ha sottolineato il valore di una tale iniziativa, rivolta ai turisti e non, che durante la stagione estiva visitano la Sicilia, andando alla scoperta di luoghi noti e meno noti. Facendo dell’arte un veicolo di conoscenza e di promozione culturale.

Sarà la musica popolare contemporanea siciliana, nella sua capacità narrativa, la protagonista di questo percorso ideale che consente di creare un interesse turistico per chi è già in Sicilia e per chi può decidere di andare e spostarsi seguendo le tappe della rassegna che racconteranno di luoghi e comunità di unica bellezza.
A rappresentarla oggi in conferenza alcuni degli artisti siciliani protagonisti del progetto - Luca Madonia, le Malmaritate, Carlo Muratori, Miele, Babil on Suite – tutti concordi nel riconoscere l’importanza di un’iniziativa che avvicina il mondo della musica e dell’arte alle Amministrazioni, un “dialogo” ritrovato con chi governa i territori. Sono intervenuti anche il direttore artistico Francesco Laudani, il manager di Musica e suoni Nuccio La Ferlita e alcuni rappresentanti dei comuni coinvolti.
Tutti gli eventi in programma sono ad ingresso gratuito.
 

WORKSHOP “ARETÈ”: A CATANIA ARCHITETTI E STUDENTI EUROPEI PER CONTRIBUIRE AL RECUPERO DEL CENTRO STORICO

CATANIA - Il tessuto storico della città ripensato e progettato secondo i paradigmi culturali della rigenerazione urbana sostenibile: sabato 27 agosto a Catania aprirà i battenti la quinta edizione dell’International Design Workshop Areté | Abitare lo spazio urbano, al Monastero dei Benedettini. L’evento s’inserisce nelle attività della rassegna “Aetna Landscapes” organizzata dall’Ordine e dalla Fondazione etnei degli Architetti P.P.C. in collaborazione con InArch Sicilia, e con il contributo di associazioni territoriali di categoria e il patrocinio di Consiglio Nazionale Architetti, Fondazione Renzo Piano, Università e Comune di Catania.

Parteciperanno giovani professionisti, laureati, dottorandi e studenti delle facoltà di Architettura, Ingegneria e Design, delle Accademie di Belle Arti, delle Scuole di Specializzazione dei paesi dell’Unione Europea e di tutte le altre nazioni. I partecipanti metteranno a punto, all’interno di gruppi di lavoro, proposte progettuali mirate a restituire una nuova configurazione del cuore del centro storico catanese. Le opportunità offerte dalla futura dismissione dei tre grandi complessi ospedalieri presenti nell’area a ovest delle mura di Carlo V, saranno il punto di partenza per la progettazione di nuovi spazi, al fine inoltre di mettere a sistema e valorizzare i beni archeologici e i siti Unesco che insistono nella zona dell’importante polo universitario del Monastero dei Benedettini.

«La nostra città – ha commentato il presidente dell’Ordine Giuseppe Scannella – si sta interrogando sui cambiamenti che l’attendono, e noi vogliamo dare le migliori risposte architettoniche. Con questo workshop miriamo a promuovere e divulgare i valori dell'architettura e del patrimonio contemporaneo, con l’intento di costruire una piattaforma di saperi per sviluppare un progetto di alto profilo sulla città, condiviso da tutti, istituzioni, cittadini, imprenditori e progettisti».
«L’obiettivo – hanno sottolineato congiuntamente la presidente della Fondazione Architetti di Catania Paola Pennisi e il presidente di InArch Sicilia Ignazio Lutri – è quello di fornire uno schema culturale a supporto di nuovi dispositivi per il recupero edilizio e dello spazio urbano, partendo dalla conoscenza profonda dei luoghi e dall’ascolto delle esigenze della comunità che quotidianamente vive queste parti della città, spesso lasciate all’incuria e all’abbandono. Per questo è necessario farsi interpreti dell’evoluzione della città esistente per restituire una visione architettonica del paesaggio che integri, ad esempio, gli aspetti di fruizione turistica e della mobilità con le istanze di rigenerazione urbana».

I visiting architect che guideranno i gruppi di lavoro saranno Paolo Colonna del Renzo Piano Building Workshop (RPBW), Andrea Viganò e Chiara Toscani dello studio Cino Zucchi Architetto (CZA), Giovanni de Niederhäusern e Michele Versaci dello studio Carlo Ratti Associati: «La loro presenza – ha commentato la Pennisi – aprirà un dibattito con gli attori del territorio impegnati su questi temi che culminerà nel convegno di chiusura del workshop sabato 3 settembre. Grazie al dialogo costruttivo con l’Amministrazione e la disponibilità del funzionario dell’Ufficio tecnico del Comune di Catania Rosanna Pelleriti – ha concluso - le proposte progettuali, elaborate sulla base delle indicazioni normative di riferimento, potranno essere recepite come linee guida per la programmazione degli interventi».

Cultura e Arancia Rossa di Sicilia IGP A Letojanni presentazione del nuovo libro di Piero Isgrò


E’ ambientato a Catania “Finisce la notte”, il nuovo romanzo di Piero Isgrò, giornalista che per tanti anni ha lavorato nella redazione del TG1 a Roma sezione cultura.  
“Finisce la notte” sarà presentato a Letojanni venerdì 5 agosto alle ore 18:30 nella suggestiva terrazza della contessa romana Federica d’Adamo, (La terrazza di Fefè via V. Emanuele n°137 accanto MPS) che dopo vari viaggi per il mondo ha scelto la Sicilia come sua “home”. 
 
L’evento è aperto al pubblico, “qui nella mia terrazza di Fefè, come mi chiamano gli amici - afferma Federica d’Adamo - protagoniste sono solo le eccellenze di cultura, cibo e unione di diversità umana. Ho subito accolto con gioia l’idea di presentare qui il libro e di abbinarlo a un buffet all’Arancia Rossa IGP, la Regina di Sicilia”.
  
Piero Isgrò, intervistato da Giuliana Avila Di Stefano, addetta comunicazione e marketing del Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP, sponsor dell’evento, spiegherà come i “se” possono dare adito a fraintendimenti, dolori ma anche rassegnazione e crescita.
 
Non mancheranno momenti emozionanti, come già si preannuncia il reading di Mario Pavone, regista teatrale, che estrapolerà dal testo dei passi del romanzo, che, in un periodo storico come quello attuale, in cui la gravidanza sta diventando un atto commerciale e l’intimo desiderio quasi un obbligo nel realizzarlo, tocca i sentimenti di due coppie degli anni ’80,  sconvolte dal dolore per la perdita dei rispettivi figli, dove una, per uno scherzo del destino, si ritrova a crescere il figlio dell’altra.  
 
L’evento è organizzato in collaborazione con il Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP, che farà degustare alcuni dei prodotti elaborati con il prezioso agrume ricco di antociani, pigmenti che, non solo danno il forte colore porpora, ma soprattutto preservano l’organismo dalla degenerazione e dall’invecchiamento, e che sono, inoltre, utili nella prevenzione e miglioramento dei problemi a carico del microcircolo e dei tumori.
 
“Siamo ben contenti di partecipare a questo evento, che essendo culturale può far conoscere l’importanza dell’Arancia Rossa IGP sotto tutte le sue forme: frutto fresco o trasformato - afferma Gianluca Ferlito, presidente del Consorzio - Inoltre l’autore, Piero Isgrò è catanese, dunque uno dei comuni che rientra nelle zone di produzione ad Identificazione Geografica Protetta, dove il prezioso agrume cresce rigoglioso grazie al clima caldo, al vento dell’Etna e al terreno spesso vicino al mare. E’ proprio questo 
stress termico, che favorendo una maggiore quantità di sostanze protettive nella pianta, fa si che gli antociani, siano molto più presenti e potenti. Inoltre, lo stress termico promuove anche più vitamina C: il Tarocco ne ha 80-90 mg per 100 g di prodotto, quantità maggiore del 40% rispetto alle arance bionde. Tutto ciò è garantito dal marchio di qualità IGP  e i produttori di "Arancia rossa di Sicilia IGP" devono rispettare il disciplinare di produzione, sotto il rigido controllo del Consorzio".

martedì 2 agosto 2016

Successo oltre ogni aspettativa per l’inaugurazione della Collezione Italiana







Un successo oltre ogni aspettativa venerdì sera al MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia), sito nella Badia piccola del Monastero di San Benedetto di Via Crociferi a Catania. In tantissimi hanno partecipato al vernissage inaugurale della Collezione MacS. Sezione Italiana acquisita insieme alla già presente Collezione Internazionale. Per l’occasione sono stati aperti al pubblico i nuovi suggestivi spazi espositivi.  Al taglio del nastro con la Direttrice del MacS, Giuseppina Napoli, il Presidente della Fondazione Fiumara D’Arte Antonio Presti. Quest’ultimo visibilmente entusiasta del progetto culturale ideato dalla Napoli,  ha ribadito l’importanza di “lavorare sulla possibilità di camminare insieme verso un futuro di speranza, attraverso l’arte e la bellezza”.

“Stasera - ha dichiarato Giuseppina Napoli, Direttrice del MacS -, si aprono al pubblico le nuove sale espositive del MacS, mantenendo fede al nostro progetto e alla nostra mission di un museo dinamico, in continua evoluzione. Dopo l'apertura della sede del MacS al Castello di Schisò, avvenuta la scorsa estate, il  nostro progetto di promozione dell'arte contemporanea e  del patrimonio culturale siciliano, si arricchisce di altra luce e di altra bellezza, le nuove sale e le nuove opere, una straordinaria sede per una magnifica Collezione, il meglio dell'arte figurativa italiana. E qui stasera ad onorarci della loro presenza sono con noi moltissimi degli artisti presenti in collezione, venuti da tutta Italia e da tutta la Sicilia. Io li ringrazio tutti, compresi gli assenti e gli stranieri, perché se è vero che il MacS è stata una mia idea, la mia creatura visionaria, è altrettanto vero che senza il sostegno, la generosità, l'appoggio e la condivisione di tutti gli artisti in Collezione, il MacS non esisterebbe. Grazie alla loro arte e alla loro umanità, noi tutti oggi possiamo aprirci a nuovi pensieri, possiamo esplorare altre strade, possiamo con più fiducia resistere alla nuova barbarie del nostro tempo e sperare in mondo più giusto, perché è l'arte, in tutte le sue forme, la più grande ispirazione al dialogo e alla conoscenza. L'arte ci regala l'attenzione, la cura ci suggerisce l'empatia, la tenerezza, la poesia. Ed in questo  tempo di violenza, di guerre, di morte e di sangue, di annegati, di respinti, bisogna resistere e opporsi e l'arte ci consente di non farci rubare la meraviglia e la vita. Un ringraziamento a tutto lo staff del MacS , a Gill Palmer, a Raffaella Greca, alle maestranze, a Salvo e Simone Giuffrida, a Salvo Trovato, a Grazia Calanna, Andrea Giuffrida, a Luigi Feminò, Adriano Pricoco ed  infine  alle due persone impegnate quotidianamente insieme a me al continuo divenire di questa fantastica avventura, la mia giovane curatrice Laura Cavallaro e il mio ingegnere per la vita Sebastiano Di Prima. Prima di salutarvi e darvi appuntamento in autunno con altre emozionanti sorprese, vorrei dedicare questa festa ad uomo che mi manca molto, un uomo straordinario, straordinariamente vissuto, drammaticamente e prematuramente volato, via. Un uomo a cui io, il MacS e molti degli artisti presenti dobbiamo molto, a lui a quell'altrove che spero abbia trovato, ovunque lui sia, io dedico questa festa, questa speranza, questa bellezza. Ciao Alberto. Ti ameremo sempre”.


Presenti all’inaugurazione gli artisti (Davide Puma, Annalù, Roberta Coni, Roberta Busato, Jara Marzulli, Alfio Giurato, Fabio Modica, Sergio Fiorentino, Elisa Anfuso, Giuseppe Bombaci, Marco Condrò,    Daniela  Astone,  Emanuele Giuffrida, Giovanni  Iudice, Paolo Guarrera, Sebastiano Messina, Gesualdo Prestipino, Carmelo Nicosia, Nicola Pucci, Piero Roccasalvo, Ignazio Schifano, Luciano Vadalà) hanno espresso corale soddisfazione per il progetto culturale di Giuseppina Napoli. Un progetto fortemente legato alle istanze tendenti alla valorizzazione dei beni culturali del patrimonio siciliano ed alla promozione dell'arte contemporanea italiana ed internazionale. 

Ricordiamo che il MacS è un museo gestito da un ente culturale formato da professionisti del settore che si sono soffermati su determinate scelte artistiche privilegiando un taglio figurativo per le sue collezioni d'arte, nella convinzione dell'importanza dell'immagine e della sua funzione evocativa. Fonte d’ispirazione del MacS sono i criteri “classici” e parametri quali bellezza, perizia esecutiva, capacità tecnica, armonia delle forme, verosimiglianza, troppo spesso emarginati dalle avanguardie del Novecento, coniugandoli con le realtà, i mezzi, le esigenze ed aspettative del nostro contemporaneo, al fine di assicurare al pubblico la qualità delle opere d’arte esposte e non lasciare spazio all’autoreferenzialismo ed alla manipolazione mercenaria che spesso è causa di smarrimento nel mondo dell’arte contemporanea.

Si allegano: 6 foto dell’inaugurazione e la scheda mostra. Foto di Ornella Ginewra