mercoledì 1 aprile 2015

Raoul Bova e Ambra Angiolini in 'La scelta' di Michele Placido

 
 
I toni de 'La scelta' di Michele Placido, in sala il 2 aprile con Lucky Red in 230 copie, sono quelli del dramma, dei tempi lunghi, dei primi piani, dei silenzi. E questo per raccontare, con tinte melo', la storia dello stupro di una donna che non rinuncia pero' al figlio, alla sua desiderata maternita'. Protagonisti di questa storia, tratta da una piece di Pirandello (L'innesto), un Raoul Bova e Ambra Angiolini ineditamente drammatici.
''Ho affidato questa storia a due attori popolari perche' non diventi una storia troppo di nicchia, proprio come ha fatto Sergio Castellitto con Scamarcio in 'Nessuno si salva da solo''' spiega Placido oggi a Roma. Il film, cui fa difetto la forzata attualizzazione rispetto alla matrice pirandelliana che risale a cento anni fa, mette in campo la storia di una donna, Laura (Ambra Angiolini), una maestra di coro, innamorata del marito Giorgio (Raoul Bova) che si ritrova appunto a fare una 'scelta' non facile. Violentata da uno sconosciuto in un vicolo, Laura sceglie comunque di volere quel figlio, pur non sapendo se e' del marito o del violentatore. Un dramma, ovviamente, anche al maschile perche' Giorgio non riesce proprio ad accettare quello che e' successo e neppure a concepire di poter crescere un figlio non suo. ''Ho trovato per caso questo testo di Pirandello poco sconosciuto, a cui stava lavorando anche Luca Ronconi, con protagonista questa femmina che fa una scelta straordinaria per quei tempi - dice Placido -. Una scelta che si puo' sintetizzate con il fatto che in fondo e' sempre la donna a decidere che il mondo deve continuare''. Comunque, secondo il regista, questo film girato interamente in Puglia e selezionato in concorso al Festival di Pechino, non soffre troppo per l'attualizzazione. Dice ancora il regista: ''questa e' e resta una storia universale. Non credo ci siano stonature nella sceneggiatura, sara' comunque il pubblico a decidere''.
''Il mio personaggio - dice invece Ambra - subisce una violenza e decide di smettere di subirne ancora, perche' intorno a lei c'e' una finta discrezione che in realta' e' un forte rumore. Insomma non vuole diventare vittima di un incidente, ha il coraggio di uscire fuori dalla fila''. Non e' un film ''stonato - ribadisce Bova - perche' parla di violenza, una cosa contemporanea come la difficolta' vera di una donna e di un uomo rispetto a questa violenza subita e assistita. Mi sono poi reso conto - aggiunge -, girando il film, della rabbia, del dolore e dell'orgoglio ferito dell'uomo''. E dall'attore protagonista di tante commedie un sentito grazie a Placido:''sono grato a Michele per questa possibilita' rara che mi ha dato di crescere e di misurarmi con difficolta' nuove. Non posso dire che la commedia non mi dia gioia, ma questo tipo di lavoro e' sicuramente un'altra cosa''. Nel cast del film anche Valeria Solarino, nel ruolo di Francesca, la sorella Laura poco politically correct.
 

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