mercoledì 22 giugno 2016

Valverde: successo per il 1 torneo di Calcio balilla a cura della locale giovanile







Nell'oratorio del Santuario di Valverde (in provincia di Catania) il 17,18 e 19 Giugno la Consulta giovanile di Valverde ha organizzato il 1 torneo di Calcio balilla per ragazzi dai 10 ai 15 anni (Categoria Baby) e dai 16 ai 22 anni(categoria Young). Torneo che ha visto la partecipazione tantissimi ragazzi valverdesi e non (circa 64). Il torneo ha avuto 2 finalità: la prima di creare un evento di aggregazione per i giovani valverdesi, cosa che non accadeva da parecchio tempo. La seconda: i soldi delle iscrizioni al torneo sono stati devoluti in parte in beneficenza ai Padri agostiniani Scalzi e in parte saranno riutilizzati per creare nuovi progetti ed eventi per la nostra Valverde.

Giornata conclusiva delle celebrazioni dell’80°anniversario dell’autonomia del Comune




Si concluderanno il prossimo giovedì, 23 giugno, le manifestazioni organizzate dal Comune di Santa Venerina in collaborazione con l’Assessorato Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo per celebrare l’80° anniversario dell’autonomia del Comune di Santa Venerina.

In occasione della giornata conclusiva coincidente con il giorno dell’anniversario previsto un programma ampio e variegato che prenderà il via, alle ore 16.00, presso il Palazzo di Città, con l’annullo filatelico con timbro speciale  coniato da Poste Italiane che sarà possibile effettuare fino alle ore 22.00.

A seguire,  alle ore 18,00, alle ore 18.30, alle ore 19,00 e alle ore 19,30 omaggio ai caduti delle due guerre con deposizione di corone di alloro rispettivamente ai monumenti dei caduti di Piazza Marconi, Piazza Cosentini, Piazza Regina Margherita e Piazza Roma.

Subito dopo, alle ore 19.40, avrà luogo l’incontro tra i sindaci dei Comuni di Santa Venerina, Acireale, Giarre e Zafferana Etnea,  dalla cui cessione di porzioni del territorio  è nato il Comune di Santa Venerina. Da Piazza Roma a Piazza Regina Elena,  attraverso la via Vittorio Emanuele, sfileranno le delegazioni e i gonfaloni dei quattro Comuni.

 Alle 20.30, il concerto di chiusura eseguito della Banda  della Brigata Meccanizzata “Aosta” diretta dal Maestro  1° Maresciallo Fedele De Caro. Nel corso della serata avrà luogo la premiazione del 1° Concorso “Balconi Fioriti”.



Afferma il sindaco Salvatore Greco: “Abbiamo puntato su un complesso di celebrazioni, nel corso dell’ultimo mese, poco appariscenti ma ricche di contenuto. La presentazione di tre volumi, la riscoperta di personalità locali, le manifestazioni di abbellimento del nostro paese, come 80arte e balconi fioriti, i documentari sulle distillerie, hanno concorso al nostro obiettivo di rinverdire l’orgoglio dei cittadini per il nostro paese. Credo che abbiamo piantato un seme importante. Nella serata conclusiva vogliamo riaffermare e celebrare la nostra unità. Simbolicamente infatti attenderò arrivare i colleghi sindaci di Acireale, Giarre e Zafferana a Piazza Roma con le loro fasce tricolore e i gonfaloni scortati dai vigili urbani: in questo abbraccio tra persone che oggi sono chiamate ad amministrare le loro comunità e a collaborare per lo sviluppo del territorio jonico-etneo  rivive la nascita dell’autonomia, 80 anni fa, quando un centro urbano unitario ma fino ad allora diviso in tre giurisdizioni amministrative, cominciò la sua strada con il nome di Santa Venerina”.



     

Note sulla Banda

La Banda della Brigata Meccanizzata “Aosta” è stata costituita nel 1977 a Messina. L’attuale organico è formato da trenta elementi:  militari in ferma prefissata da uno a quattro anni e in servizio permanente, dal mazziere e dal 1° Maresciallo Fedele De Caro che svolge la funzione di Capo Musica.

Il complesso bandistico ha partecipato, nel recente passato, a concerti ed esibizioni nella Repubblica Ceca, Germania, Ungheria e Belgio .

Nei giorni scorsi si è esibita al 62° Festival del Cinema di Taormina.




Valeria Contadino debutta alla 59^ed del Festival dei 2 Mondi di Spoleto





Dopo i successi di questi mesi del 2016 divise tra gli spettacoli "La Cagnotte” regia Water Pagliaro e la tournée de "Il bugiardo" regia Alfredo Ariàs, nonché il  recente reading “Il Castello racconta”, l’attrice catanese Valeria Contadino sarà protagonista de "Il Casellante" di Andrea Camilleri, durante la 59^ edizione del Festival dei 2 Mondi, la manifestazione internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo che si svolge a Spoleto richiamando numeroso pubblico.

Insieme a Valeria Contadino, sul palco ci saranno Moni Ovadia, Mario Incudine, Sergio Seminara, Gianpaolo Romania ed i musicisti Antonio Vasta ed Antonio Putzo.

"Il Casellante" debutterà sabato 25 giugno h. 16:00 e andrà in scena anche l'indomani, domenica 26 alle h. 18:30, ambedue le date andranno in scena al al  Teatro San Nicolò di Spoleto. 

Sarà il personaggio di Minica, interpretato dalla Contadino, a rappresentare, accogliere e raccontare il peso di una violenza della maternità negata e della femminilità offesa, oggi tema tristemente mediatico,  più di quanto già espresso dall’autore siciliano nel del ciclo delle metamorfosi con Maruzza, Beba e Anita.
Valeria Contadino, moglie e mamma di cinque figli nella vita reale, si presta a diventare una Donna comune e quasi anonima, tanto che con la sua «facci da mogliere» non può essere considerata né bella e né brutta. Solo la sua metamorfosi, rendendola protagonista di un miracolo, l’innalzerà al grado di una possibile mitologica sublimazione del dolore. Il personaggio di Minica rappresenta più di altre il senso naturale del femminile. Camilleri ci potrebbe portare anche qui nella favola della metamorfosi, facendo cambiare la donna in donna-albero. Invece, attraverso un altro fatto doloroso come la guerra, ci rifà scoprire la vita. Il vagito di un bimbo, quasi fosse il miagolio di un gatto, emerge dalle macerie. Si offre come frutto alla trasformazione irrisolta di Minica e trionfa in tutta la sua semplicità a testimoniare la vittoria della vita sulla morte e sul dolore.
Lo spettacolo “Il casellante” di Andrea Camilleri verrà proposto nella forma del melologo, fondendo recitazione e musica. Qui l’attrice Valeria Contadino dipana il racconto dando corpo ad una triplice dimensione narrativa.  

Ph. Antonio Parrinello



Il Casellante è, fra i racconti di Camilleri, uno dei più struggentemente divertenti del ciclo cosiddetto mitologico. Secondo a Maruzza Musumeci e prima de Il Sonaglio, questo racconto ambientato nella Sicilia di Camilleri, terra di contraddizioni e paradossi, narra la vicenda di una metamorfosi. Ma questa Sicilia è la Vigàta di Camilleri che diventa ogni volta metafora di un modo di essere e ragionare le cose di Sicilia. Dopo il successo ottenuto dalle trasposizioni per il teatro de Il birraio di Preston, La concessione del telefono, che insieme a La Cattura, Troppu trafficu ppi nenti, La Signora Leuca, Cannibardo e la Sicilia costituiscono la drammaturgia degli ultimi anni, l’autore del romanzo e il regista dell’opera tornano nuovamente insieme per riproporre al pubblico teatrale nazionale una nuova avventura dai racconti camilleriani. Una vicenda affogata nel mondo mitologico di Camilleri, che vive di personaggi reali, trasfigurati nella sua grande fantasia di narratore. Una vicenda emblematica che disegna i tratti di una Sicilia arcaica e moderna, comica e tragica, ferocemente logica e paradossale ad un tempo. Il Casellante è il racconto delle trasformazioni del dolore della maternità negata e della guerra, ma è anche il racconto in musica divertito e irridente del periodo fascista nella Sicilia degli anni Quaranta. Il carattere affascinante di questo progetto, posto essenzialmente sulla novità del testo e della sua possibile realizzazione, si sposa tutt’uno con la possibilità di ricercare strade sempre nuove e diverse per la drammaturgia contemporanea. La parola, ed il giuoco che con essa e di essa è possibile intraprendere, fa di questo testo un oggetto naturale da essere iniziato e elaborato all’interno di un’alchimia teatrale vitale e creativa. Altro aspetto è quello della lingua di Camilleri. Una lingua personale, originalissima, che calca e ricalca, in una divertita e teatralissima sinfonia di parlate una meravigliosa sicilitudine linguistica.