venerdì 21 agosto 2015

RENZO ARBORE L’ORCHESTRA ITALIANA 28 AGOSTO, TEATRO DI VERDURA – PALERMO

 
 
Con ironia e delicatezza, Renzo Arbore sa come scatenare il suo pubblico. Lo ha fatto dovunque nel mondo con l’Orchestra Italiana. E’ uscito nel 2014 “… e pensare che dovevo fare il dentista…” la "summa" di alcune performance edite e inedite nei maggiori teatri, piazze e auditorium d’Italia e del mondo, che testimoniano sia l’attività di Renzo Arbore solista che in compagnia di amici “sintonici” che gli hanno concesso il privilegio di cantare e suonare con lui.
E' una collezione di performance che Renzo Arbore.
L’Orchestra Italiana porterà al TEATRO DI VERDURA DI PALERMO VENERDI’ 28 AGOSTO (ORE 21.30): “La scaletta del concerto – spiega Renzo Arbore coniuga il nuovo e l’antico suono di Napoli: voci e cori appassionati, girandole di assoli strumentali, un’altalena di emozioni sprigionate dalle melodie della musica napoletana che evocano albe e tramonti, feste al sole e serenate notturne, gioie e pene d’amore”. “Al suono di “Reginella”, ad esempio - aggiunge lo showman - vedo il pubblico (di tutto il mondo) cantarne a squarciagola il ritornello di questo celebre brano e, magicamente, farsi trasportare proprio là (a Napoli) nella terra da dove quelle emozioni sono partite”.
 
Lo showman italiano più conosciuto nel mondo gira ininterrottamente con la sua Orchestra, da un’estremità all’altra, agli Stati Uniti alla Cina, dal Messico al Canada con innumerevoli concerti acclamatissimi ovunque in un clima da record. In questi anni Arbore - facendo presa sul pubblico di qualsiasi latitudine - ha ottenuto tantissimi premi e riconoscimenti, quantità di spettatori, cifre da “capogiro” che hanno premiato lo spirito assolutamente travolgente e contagioso dell’artista.
Renzo Arbore L’Orchestra Italiana approda, accolta sempre con un entusiasmo senza pari, in molti dei più prestigiosi teatri d’Italia e del resto del mondo: New York, Londra, Parigi, Mosca, Tokyo, Caracas, Buenos Aires, San Paolo, Rio de Janeiro, Toronto, Montreal, Sidney, Melbourne, Pechino, Shanghai…e addirittura in questi ultimi anni sembrerebbe essersi rafforzato il ruolo per così dire “istituzionale” dell’Orchestra Italiana con Arbore ormai diffusamente riconosciuto come autentico “ambasciatore” della musica e della cultura “italiana” nel mondo.
 
Renzo Arbore è circondato da 15 talentuosi musicisti: “…all stars” come ama definirli egli stesso, tra i quali spiccano l’appassionato canto di Gianni Conte, la seducente voce di Barbara Buonaiuto, quella ironica di Mariano Caiano e i virtuosismi vocali e ritmici di Giovanni Imparato. E poi ancora: la direzione orchestrale e il pianoforte di Massimo Volpe, le chitarre di Michele Montefusco, Paolo Termini e Nicola Cantatore, le percussioni di Peppe Sannino, la batteria di Roberto Ciscognetti, il basso di Massimo Cecchetti e, dulcis in fundo, gli struggenti e festosi mandolini di Nunzio Reina e Salvatore Esposito.
Il tour di Renzo Arbore L’Orchestra Italiana è prodotto dalla “Gazebo Giallo” e dalla “Galileo Galilei Production Tv Srl”. RTL 102.5  è media partner ufficiale dell’evento. Ufficio stampa e comunicazione Daniele Mignardi Promopressagency
 

“MARIO BIONDI LIVE 2015”

Mentre continua il successo del tour estero di MARIO BIONDI, comincia il conto alla rovescia per il live sul palco del Teatro antico di Taormina, sabato 29 agosto alle ore 21.30: l’artista presenterà il suo nuovo album di inediti “BEYOND(e i suoi più grandi successi, in un viaggio tra sonorità soul e funky. “On stage" con Biondi: Alessandro Lugli alla batteria, Federico Malaman al basso, Massimo Greco alle tastiere e programmazione, David Florio alle chitarre, Marco Scipione al sax e Fabio Buonarota alla tromba. Un appuntamento della prestigiosa rassegna Sicilia Musica Estate, organizzata da Musica e Suoni con la direzione artistica di Nuccio La Ferlita.
 
 
Beyond” è entrato direttamente al primo posto della classifica TOP OF THE MUSIC FIMI/GFK dei dischi più venduti (diffusa da GFK Retail and Technology Italia) ed è stato per una settimana al primo posto della classifica di iTunes. Con quest’album l’artista dall’inconfondibile timbro caldo e profondo torna a distanza di due anni da “Sun” che entrò direttamente al n#1 dei dischi più venduti e raggiunse il platino e dopo il successo dei suoi progetti discografici dedicati al Natale, “Mario Christmas” (2013) e “A Very Special Mario Christmas (2014) certificati doppio platino.
BEYOND” è un album dal sound moderno, nel quale lo stile di Mario Biondi si sperimenta in nuove sonorità accrescendo il prisma della sua vocalità in 13 straordinarie tracce. Una produzione curata da musicisti d’eccellenza tra i quali i Dap-Kings, gruppo musicale funk/soul di Brooklyn, band di Sharon Jones che ha collaborato con Amy Winehouse ed altri artisti. Tra gli autori dei brani Bernard Butler (ex chitarrista degli Suede) e D.D.Bridgewater.
L’album ha una speciale dimensione dinamica ed interattiva grazie alla realtà aumentata, attraverso la quale è possibile dare vita al CD ed accedere a contenuti multimediali sempre diversi ed esclusivi. Inquadrando la copertina dell’album tramite BLINKAR, un'innovativa applicazione disponibile gratuitamente su App Store e Google Play Store, è infatti possibile sbloccare una serie di contenuti inediti.
 
E’ in rotazione radiofonica l’ultimo singolo “I Chose You”, entrato direttamente al primo posto della classifica TOP OF THE MUSIC FIMI/GfK Italia dei dischi più venduti e rimasto per una settimana al primo posto della classifica di iTunes.
“I Chose You” è un singolo ritmato ed energico dove sono protagonisti la voce filtrata dal vocoder, il synth e il piano.  «Un brano molto “tirato”, dal sound incalzante e coinvolgente – afferma Mario Biondi -  che esprime forte determinazione e volontà. Il mood è molto chiaro: quando scegli, scegli il meglio!».
 

LE TAPPE SICILIANE DEL NUOVO TOUR DI FRANCESCO RENGA

 
Francesco Renga - dopo aver conquistato oltre quaranta teatri italiani a colpi di sold out – torna live con TEMPO REALE EXTRA TOUR: per l’estate un nuovo spettacolo, pensato per i più prestigiosi spazi all’aperto della penisola, tra questi: il prestigioso palco del Teatro antico di Taormina (venerdì 28 agosto ore 21.30) e il Teatro di Verdura di Palermo (sabato 29 agosto ore 21.30), lo vedranno protagonista di uno show con emozionanti momenti di spettacolo. In scaletta le canzoni di TEMPO REALE e i successi della sua carriera: sul palco grandissima energia, suoni intensi e una straordinaria backing band.  I due live fanno parte del prestigioso calendario di Sicilia Musica Estate, la rassegna estiva organizzata da Musica e Suoni, con la direzione artistica di Nuccio La Ferlita.
 
TEMPO REALE, uscito per Sony Music nel marzo 2014 è stato certificato DISCO DI PLATINO e per oltre quaranta settimane ha dominato la top ten degli album più venduti. Il singolo IL MIO GIORNO PIÙ BELLO NEL MONDO ha conquistato il DOPPIO PLATINO, è nella Top 10 della classifica generale dei video più visti su Vevo Italia nel 2014 e in terza posizione in quella dei video italiani. Il mio giorno più bello nel mondo ad oggi ha totalizzato 15 milioni di visualizzazioni e Vivendo Adesso 10 milioni. Attualmente Francesco Renga è in radio con “L’AMORE ALTROVE”, il nuovo singolo in duetto con Alessandra Amoroso. RTL 102.5 è la radio partner ufficiale di TEMPO REALE EXTRA TOUR.

CARMEN CONSOLI. IL NUOVO TOUR ROCK ESTIVO TRA WOODSTOCK E L'ISOLA DI WIGHT


 
Il grande ritorno al rock di Carmen Consoli, annunciato nel tour invernale nei palasport, si consolida con il tour estivo, dove la Cantantessa guiderà il concerto in trio: sul palco soltanto Luciana Luccini al basso e Fiamma Cardani alla batteria. Oltre a lei, la sua grinta, le sue chitarre. Saranno tre le date live in Sicilia de “L’abitudine di tornare” tour : venerdì 28 agosto al Teatro provinciale di Partanna (Trapani), in collaborazione con il Comune all’interno della rassegna “ARTEmusicultura2015”; domenica 30 agosto al Teatro antico di Taormina; lunedì 31 agosto al teatro di Verdura di Palermo. Inizio spettacoli ore 21.30

“Quando mi hanno chiamata per comunicarmi che ero l'unica italiana ad esser stata scelta da David Byrne per il suo Meltdown Festival, mi sono sentita frastornata e lusingata” - racconta Carmen stessa - “quando poi ho scoperto che – tra i diversi set proposti – Byrne aveva prediletto proprio quello in trio, con Fiamma e Luciana, mi è sembrato un segnale, un suggerimento da cogliere”.  Il concerto da lei disegnato per le arene estive evoca le atmosfere dei grandi eventi live degli anni Settanta: l'isola di Wight, dove nella calda estate del '68 un concerto dei Jefferson Airplane ha inaugurato il festival rock più importante di tutti i tempi, o i celeberrimi 3 giorni di Peace and Rock Music di Woodstock.  “Avevo scelto i musicisti della sezione ritmica del tour nei palazzetti attraverso delle blind audition: mi aveva conquistato quella pienezza di suono, quando le ho scelte ignoravo fossero due ragazze. Per l'estate avevo immaginato grandi amplificatori colorati e un'energia esplosiva che irrompesse dal palco e il trio femminile mi è sembrato conseguenziale non soltanto alle scelte artistiche che stavo maturando, ma anche all'impegno preso a sostegno delle donne”.

Il tour parte infatti a ridosso della pubblicazione del nuovo singolo “La signora del quindo piano #1522”, un progetto nato con l'Associazione Nazionale Telefono Rosa, di cui Carmen è Ambasciatrice, nel quale Gianna Nannini, Elisa, Irene Grandi, Emma e Nada ricantano con lei il brano-denuncia sul femminicidio presente nell'album "L'abitudine di tornare" per schierarsi contro ogni forma di violenza sulle donne. È iniziato il 3 luglio da Padova, dallo Sherwood Festival - storica rassegna indipendente di musica e cultura - per proseguire per tutta l'estate attraverso lo stivale con un'unica incursione all'estero, il 21 agosto al londinese Meltdown Festival, una delle più prestigiose manifestazioni internazionali di musica, dove a chiamarla è stato lo stesso direttore artistico di questa edizione, il premio oscar David Byrne. Questa partecipazione rappresenta un nuovo capitolo di una carriera fatta di primati: Carmen è stata la prima artista italiana a calcare il palco dello Stadio Olimpico di Roma, l’unica italiana a partecipare in Etiopia alle celebrazioni dell’anniversario della scomparsa di Bob Marley, si è esibita come headliner a Central Park, ha segnato 3 sold out consecutivi a New York, è stata la prima donna nella lunga storia del Club Tenco a vincere la Targa Tenco come Miglior Album dell’anno con “Elettra”, è stata nominata Goodwill Ambassador dell'Unicef e Ambasciatrice del Telefono Rosa, ha vinto il premio Amnesty Italia per “Mio zio”.

 

Mister Cafiso, fuoriclasse nel suo genere emoziona il pubblico di Zafferana Etnea


 
 
È tre, il titolo dell’ultima opera discografica di Francesco Cafiso. Tre, un cofanetto, racchiude tre CD Contemplation, La banda e 20 Cents per Note, che rappresentano i tre volti del giovanissimo fenomeno. Mister Cafiso è fuoriclasse nel suo genere e lo sanno bene Arts Promotion di Mario Russo e Alfredo Lo Faro Produzioni che hanno prodotto e organizzato il concerto evento del 12 agosto a Zafferana Etnea con il patrocinio del Comune. Francesco, i suoi 26 anni, e il suo sassofono han percorso chilometri, richiamati, per citare un esempio tra i più eclatanti, persino negli Stati Uniti, per i festeggiamenti in onore del Presidente Obama, nel lontano 2009, quando il compositore è poco più che ventenne. Nonostante questo, certo tra i più sorprendenti esempi citabili (invitiamo gli uomini di poca fede a dedicare un paio di minuti alle biografie facilmente reperibili sul web), il giovane jazzista resta ancorato alla sua terra e non teme di cantare l’amore per la sua bellezza e le sue contraddizioni. La Banda, il CD dedicato proprio alla Sicilia, trascina straordinariamente, con la sua eco al sapore di ballate, mari e danze smodate. Nel centro etneo Francesco conquista il pubblico, avvinto nella sua ultima “danza” dalla passione che l’artista prova e mostra, senza alcun velo, nel dar voce al suo sax. Se tre sono i CD parte della sua opera, tre le voci, unica è l’emozione che Francesco “canta” ed unica arriva. Il jazz è sicuramente genere di nicchia, ma Francesco, assicuriamo, arriva anche ai profani.

Riportiamo qualche testimonianza raccolta dal pubblico.

Lorenzo Patanè: “Complice una serata piacevolmente fresca per via del temporale pomeridiano, ho avuto la sensazione di aver respirato a pieni polmoni aria di grande musica. Più volte Cafiso durante la sua esibizione con tanto di orchestra al seguito è stato "interrotto" da inopportuni ma sinceri applausi, segno che la sua performace ha colpito i presenti, esperti o meno (come nel mio caso) di Jazz. Eravamo di fronte ad uno dei più grandi jazzisti al mondo, eppure il musicista siciliano è sembrato umile e rispettoso nei confronti del proprio pubblico. Credo proprio che il suo triplo cd, frutto di introspezione personale, ricerca, e collaborazioni illustri, sia un ottimo regalo da fare e da farsi”. Dario Leotta: “Il disco suonato da Cafiso e i suoi è stato praticamente un film, diverse scene le ho visualizzate così chiaramente che sembrava esserci dentro, frammenti di sicilianità di 50 fa che magari in qualche paesino esistono ancora. Poi la sua forza è entrare in risonanza con la gente, e alla fine di ogni pezzo l'energia trasmessa al pubblico gli ritornava amplificata e così per tutto il concerto, tutti ne sono stati coinvolti”.

 

Chiara Carastro

 

 

 

mercoledì 12 agosto 2015

Francesco Cafiso presenta in anteprima assoluta "Sicily, my land" con la "Grande Orchesta" diretta dal M° Valter Sivilotti

 
FRANCESCO CAFISO presenta in anteprima assoluta “SICILY, MY LAND”, rivisitazione per ampio organico de “La Banda”, la suite da lui composta e dedicata alla Sicilia, pubblicata all’interno del suo ultimo lavoro discografico “3”. Il sassofonista di Vittoria, ambasciatore della musica jazz italiana nel mondo, sarà in concerto mercoledì 12 agosto nella splendida cornice dell’Anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea (Catania) nell’ambito del prestigioso “Etna in scena 2015”,  e salirà sul palco insieme al suo sestetto (Francesco Cafiso – sax alto, Giovanni Amato – tromba, Humberto Amésquita – trombone, Mauro Schiavone – piano, Pietro Ciancaglini – contrabbasso, Jonas Burgwinkel – batteria) e alla GRANDE ORCHESTRA diretta dal M° VALTER SIVILOTTI. Le composizioni originali di Cafiso, profondamente evocative della sua terra, si uniscono alla grande varietà timbrica data dall’orchestra e assumono un respiro ancor più ampio, riuscendo a creare una straordinaria atmosfera emozionale e ad esprimere tutte le diverse sfumature del sentimento.

Prodotto e organizzato da Arts Promotion di Mario Russo e Alfredo Lo Faro Produzioni con il patrocinio del Comune di Zafferana Etnea, l’evento si terrà alle ore 21.30. È possibile acquistare i biglietti (da 20 a 23 euro compresi i diritti di prevendita) nei punti vendita e nei circuiti CT Box (infoline generale: 3426469617) e online su www.ctbox.it. Per tutti gli studenti dei conservatori è previsto uno speciale biglietto ridotto di 15 euro (poltrona numerata).


Francesco Cafiso sarà inoltre in concerto, in duo con il pianista Mauro Schiavone, lunedì 10 agosto al Castello Bastione di Capo d’Orlando (Messina) e lunedì 17 agosto all’Arena Biondo di Letojanni (Messina). Nel corso di entrambi gli eventi i due artisti proporranno brani tratti da “3”, il primo lavoro discografico di Cafiso costituito interamente da sue composizioni originali. Il progetto comprende tre album profondamente diversi pubblicati in contemporanea – “Contemplation”, “La banda” e “20 cents per note” – in cui il sassofonista siciliano si presenta nelle nuove vesti di compositore, arrangiatore e concertatore, oltre che di musicista già riconosciuto tra i più grandi al mondo.

Il cofanetto “3” è disponibile nelle due versioni “Box edition” (tre dischi e un flyer con i link per scaricare video, foto e registrazioni live dell’artista) e “Special edition” autografata (contenente, oltre ai tre album e al flyer, un’originale chiavetta USB con gli spartiti e le basi minus one di tutti i brani, un esclusivo booklet e un voucher “Ospiti d’onore” per un ingresso gratuito ad uno dei concerti 2015-2016). Prodotto da Alfredo Lo Faro per Made in Sicily (edito da Made in Sicily di Eleonora Abbruzzo, distribuito da Artist First), il progetto “3” ha visto Francesco Cafiso impegnato in studio in Italia, a Londra, New York e Los Angeles per ben tre anni, e ha coinvolto più di cento artisti tra cui 33 membri della prestigiosa London Symphony Orchestra, oltre ai siciliani Mauro Schiavone e Giuseppe Vasapolli (autore della sigla degli Mtv Awards 2013), che hanno affiancato il sassofonista negli arrangiamenti dei brani.

Francesco Cafiso, tra i talenti più precoci della storia del jazz, ha all’attivo 18 album e ha suonato sui palchi più prestigiosi di tutto il mondo.




FRANCESCO CAFISO
Biografia

È uno dei talenti più precoci nella storia del jazz. Già a nove anni muove i primi passi facendo esperienze con musicisti di fama internazionale quali Bob Mintzer, Maria Schneider, George Gruntz, Gianni Basso e molti altri. Decisivo per la sua carriera è l’incontro, nel luglio del 2002, durante il Pescara Jazz Festival, con Wynton Marsalis che, stupito dalle sue qualità musicali, lo porta con sé nell’European tour del 2003. Da allora, Francesco ha suonato nei Jazz Festival e nei Jazz Club più importanti del mondo. Ha vinto diversi premi prestigiosi, tra i quali il Premio Nazionale Massimo Urbani a Urbisaglia, il premio EuroJazz a Lecco, l’International Jazz Festivals Organization Award a New York, la World Saxophone Competition a Londra, il Django d’Or a Roma, e ricevuto molti altri importanti riconoscimenti. Per migliorare l’inglese, ma soprattutto per fare esperienze di ascolto di nuovi generi e stili musicali, è stato a New Orleans, dove ha suonato con Ellis Marsalis, Jason Marsalis, Thadeus Richard, Bob Franch, Maurice Brown e con molti altri importanti musicisti del luogo ricevendo, contemporaneamente, delle speciali lezioni da Alvin Batiste. Nel 2004 ha partecipato come ospite al Festival di Sanremo. Nel 2005 lo Swing Journal, l’autorevole rivista giapponese di musica jazz, gli ha conferito il New Star Award, premio riservato ai talenti stranieri emergenti e, subito dopo, si è affermato nel Top Jazz, referendum della rivista italiana Musica Jazz, che lo ha riconosciuto miglior nuovo talento dell’anno. Ha suonato con grandissimi musicisti quali: Hank Jones, Cedar Walton, Dave Brubeck, Mulgrew Miller, Ronnie Matthews, Jimmy Cobb, Ben Riley, Ray Drummond, Reggie Johnson, Doug Sides, Lewis Nash, James Williams, Joe Lovano, George Mraz, Joe Locke, Adam Nussbaum, Enrico Rava, Dado Moroni, Franco D’Andrea, Franco Cerri, Stefano Bollani, Fabrizio Bosso e moltissimi altri italiani e americani. Ha fatto anche esperienze in altri ambiti musicali suonando con Lorenzo Jovanotti, Raphael Gualazzi, Fabio Concato, Antonella Ruggiero. Dopo il Diploma di laurea di I livello in Flauto Traverso conseguito nel 2006 presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali V. Bellini di Catania, nel 2010 ha ottenuto la laurea specialistica di II livello in Jazz presso il Conservatorio Corelli di Messina. Dal 2008 è direttore artistico del Vittoria Jazz Festival a Vittoria, sua città natale. Il 19 gennaio del 2009 ha suonato a Washington DC durante i festeggiamenti in onore del Presidente Barak Obama e del Martin Luther King Jr. day. Il 17 luglio del 2009, Umbria Jazz lo ha nominato “ambasciatore della musica jazz italiana nel mondo. Nel 2012 ha arrangiato “Don’t Stop”, la musica di sottofondo dell’attuale spot pubblicitario di ENI Station. In Luglio del 2012, in occasione dei Giochi Olimpici, è stato invitato a esibirsi a Londra, presso la sede di Casa Italia, alla presenza dell’Ambasciatore italiano a Londra e dei vertici del CONI. In settembre 2012, durante una lunga permanenza negli Stati Uniti, ha tenuto una serie di masterclass di Sassofono alla UPenn, la prestigiosa università di Filadelfia. Nel mese di giugno 2013, per volontà del Ministero degli Esteri ed espressa scelta del Console Generale di Philadelphia, in collaborazione con il Segretario di Stato Americano John Kerry, Francesco è stato scelto per rappresentare l’Italia e suonare nell’ambito dei festeggiamenti per l’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti. Il 20 febbraio 2014, a New York, ha ricevuto dall’American Society of the Italian Legions of Merit il «Grand Awards of Merit», per il contributo che Francesco ha dato, in rappresentanza dei musicisti siciliani, allo sviluppo e alla diffusione del Jazz nel mondo.
 
 

martedì 11 agosto 2015

Inaugurata con successo la personale “Sguardi eterni tra la terra e il cielo” di Ciro Palumbo proposta dal MacS di Catania






Inaugurata con successo la mostra  Sguardi eterni tra la terra e il cielo di Ciro Palumbo a cura di Alessandra Redaelli al Castello di Schisò (Giardini Naxos), nuova splendida sede espositiva del MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia), diretto da Giuseppina Napoli che per l’occasione ha dichiarato: “La mostra del Maestro Ciro Palumbo che inauguriamo con gioia stasera rappresenta l’incontro tra mitologia, storia e arte figurativa. È il racconto di un mito lontano eppure straordinariamente contemporaneo in un luogo tra i più indicati. Se facciamo un salto indietro nel tempo, infatti, ricordiamo che proprio in questi luoghi fu fondata nel 735 a. C. la prima colonia greca di Sicilia. È un grande regalo quello che il Maestro Palumbo ci dona omaggiando con i suoi miti, le sue metafore e i suoi colori la storia epica della nostra terra e dei greci che ci furono padri. Siamo grati al Maestro per la sua capacità di andare controcorrente riportando la mitologia al nostro nevrotico contemporaneo, consentendoci magicamente di riappropriarci dei nostri miti e dei nostri eroi”.

Di seguito ha preso la parola la curatrice della mostra, Alessandra Redaelli, che ha ribadito: “Palumbo è un affabulatore, un cantastorie, qualche volta un giocoliere, qualche altra volta uno chef sopraffino che si diverte a mescolare gli ingredienti più assurdi, più impensabili, riuscendo a far scaturire dalla loro unione profumi e sapori sublimi. Il suoi dipinti potenti, ipnotici, capaci di intrappolare lo sguardo in una spirale infinita di stimoli percettivi, di catturarlo e sedurlo fino a farlo capitolare, sono come scatole cinesi, come sfide sottili. Il paesaggio è spazio e personaggio, anima capace di incarnare pensieri ed emozioni. Il cielo è come lo sguardo di Dio, limpido di gioia o fosco di collera. Il mare si alza in tempeste misteriose, in onde dalle creste affilate come coltelli, che sembrano poter tagliare in due la piccola imbarcazione che le solca impavida. La costa si fa di volta in volta tenero abbraccio, utero accogliente, rifugio del naufrago oppure quinta oscura dai mille nascondigli bui e fitti di minacce. La roccia è al tempo stesso natura selvaggia e lascito dell’uomo, un uomo forse passato di lì più di mille anni prima: resta del suo passaggio una porta, una finestra incerta, una presenza remota fantasmatica e inquieta. E poi c’è lui. L’eroe. Forse un dio, forse un semidio. E la sua presenza incombente fa vibrare l’aria rarefatta del dipinto”.

Infine ha preso la parola Ciro Palumbo che ha sottolineato: “Ho pensato bene di innamorarmi e far si che ci si innamorasse con un marchio che secondo me, nei prossimi anni, sarà uno dei marchi più interessanti nel settore ovvero quello del MacS. Dico marchio perché l’operazione non è solo un’operazione di tipo culturale ma è anche un’operazione che va a sconvolgere il meccanismo museale classico che abbiamo sul territorio. Particolarità, questa, che mi ha colpito e mi ha stimolato tantissimo, a partire dall’entusiasta Direttrice Giuseppina Napoli con la quale c’è stato da subito un bellissimo incontro amicale. E dall’amicizia sono nate le idee e i progetti. Questa mostra è il frutto di tante ipotesi che alla fine abbiamo dovuto concentrare. Questa esperienza mi ha insegnato molte cose, la più importante è che alcuni progetti si realizzano grazie all’entusiasmo delle persone. Il mio ringraziamento va a queste ultime. L’entusiasmo della Napoli come della curatrice Alessandra Redaelli che è stata l’ennesimo tassello. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato e collaborato. Ringrazio anche i tecnici che hanno montato le luci e che rappresentano il cinquanta percento della mostra visitabile fino al prossimo 10 settembre”.

 

 

Scheda Mostra

Sguardi eterni tra la terra e il cielo
a cura di Alessandra Redaelli


Autore: Ciro Palumbo

Titolo mostra: Sguardi eterni tra la terra e il cielo

Curatore: Alessandra Redaelli

Inaugurazione: 7 agosto 2015, ore 21.00

Conclusione:     10 settembre 2015

 

Opere in mostra:

Vulcano, 2015, olio su tela, cm 180x130

La casa di Vulcano, 2015, olio su tela, cm 60x60

Accade nelle stanze del sogno, 2015, olio su tela, cm 60x50

Sguardi verso il cielo, 2015, olio su tela, cm 180x130

Dietro un sogno, 2015, olio su tela, cm 50x50

Sospensione nella porta di Apollo, 2015, olio su tela, cm 60x60

Tempus Aeternum, 2015, olio su tela, cm 150x110

Il viaggio degli Argonauti, 2015, olio su tela, cm 50x50

Le passioni travolgono, 2015, olio su tela, cm 150x110

Lo sguardo di Polifemo, 2015, olio su tela, cm 150x110

I pensieri di Ulisse, 2015, olio su tela, cm 150x110

L'artista armato, 2015, olio su tela, cm 130x150

Davanti alla luce, 2014, olio su tela, cm 60x70

Il Tormento, 2014, olio su tela, cm 50x60

Portatore di novelle degli dei, 2013, olio su tela, cm 100x80

Hypnos, 2015, olio su tela, cm 120x100

Quella stella ci salverà, 2014, olio su tela, cm 150x150

Piccoli estasi, 2014, olio su tela, cm 180x150

Enrico Castiglione incornicia i personaggi del “Barbiere di Siviglia”

 
 
Mentre scorrono le indiavolate note della sinfonia, in scena si anima un’immaginaria pinacoteca, vivido sogno taorminese di una notte stellata. Figaro e Almaviva, il tutore Bartolo e la sua pupilla Rosina, si staccano come d’incanto dalle tele dei dipinti d’epoca e toccano palpitanti di vita il palcoscenico del Teatro Antico. Il Barbiere di Siviglia, nella creativa lettura del regista e scenografo Enrico Castiglione, si svolge in un’ambientazione davvero insolita, una galleria d’arte dalle cui cornici i personaggi “escono” e s’inverano, prendono spirito e azione, per creare quei tableaux comico-sentimentali che hanno reso celebre il capolavoro rossiniano. 

L’innovativa idea scenica e registica esalta così la magia musicale che consente da secoli agli immortali personaggi creati da Beaumarchais di rivivere nella insuperata partitura del Pesarese. La produzione è stata lungamente acclamata non meno di Carmen e Don Giovanni, gli altri due nuovi allestimenti che formano la “Trilogia sivigliana” in programma al Teatro Antico fino al 14 agosto per il cartellone firmato come ogni estate da Enrico Castiglione, acclamato protagonista della scena internazionale. 

La recitazione è curata nei dettagli per fare emergere il brio dell’opera buffa, in cui Castiglione ha più volte dimostrato estro e fantasia d’incastri e situazioni. Le imponenti cornici coloratissime, che sovrastano l’intero palcoscenico del Teatro Antico, ben si coniugano con i costumi policromi di Sonia Cammarata, lodata per i figurini dell’intera Trilogia, definiti con linee eleganti, decori dalle avvolgenti e coordinate nuance, frutto di una sorgiva vena inventiva. Abiti d'epoca che restituiscono il contesto storico con riferimenti ai grandi pittori del periodo.

Voce di bello smalto e solida tecnica, il brillantissimo Figaro del baritono Daniel Ochoa ha tessuto la trama che consentirà al Conte Almaviva, interpretato dal raffinato tenore di grazia Filippo Pina Castiglioni, di coronare il sogno d’amore con la scalpitante Rosina, affidata al belcanto e al brio del mezzosoprano Irene Molinari. il baritono Marcello Lippi esibiva fraseggio assai spedito; in evidenza anche il tenebroso Basilio del basso Giovanni Di Mare.  Ben delineati i personaggi di Berta e Fiorello, interpretati da Emanuela Grassi e Daniele Bartolini. Ottima la prova dell'Orchestra del Festival Euro Mediterraneo, formata da numerose prime parti dell'Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina e dell'Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo, diretta da Jacopo Sipari di Pescasseroli, così come di buon equilibrio sono risultati gli interventi del coro istruito da Francesco Costa. 

La Trilogia di Siviglia procede il 10 agosto con Carmen, ultima replica il 13 agosto. Don Giovanni torna il 12 agosto, mentre Il barbiere di Siviglia replica l’11 e chiuderà il 14 la programmazione, prodotta dalla Fondazione Fem per il Festival Euro Mediterraneo, promosso dall'Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana. Un cartellone imponente, unico nel panorama dello spettacolo dal vivo in Sicilia, che ha offerto quest’estate Norma al Teatro Greco di Siracusa e la Trilogia a Taormina, creando una rete come mai era stato fatto prima, con oltre 400 persone assunte direttamente, tra orchestrali, coristi, maestranze, tecnici, sarte, truccatori, parrucchieri, quasi tutti siciliani, consolidandosi come il più importante festival estivo in Sicilia e nell’area del Mediterraneo. Un esercito che lavora tutto l’anno per creare un prodotto esclusivo, frutto di mesi di preparazione, e allestimenti che - quanto a scene e costumi - nascono esclusivamente per Siracusa e Taormina, provati per settimane nei “teatri di pietra”, con spettacolari luci create di notte da un folto staff. E il Festival Euro Mediterraneo è già pronto per il prossimo triennio, con un 2016 e un 2017 che vedranno protagonisti Puccini e Verdi.

Prosegue al Teatro Antico di Taormina il grande successo della “Trilogia di Siviglia” firmata da Enrico Castiglione

 
 
 
CARMEN di Bizet

La superba sigaraia offre il petto al pugnale di Don José, la donna non rinuncerà mai alla sua libertà. E la sua figura si staglia fiera sul muro di cinta della “plaza de toros”. La sequenza finale di Carmen concepita dal regista e scenografo Enrico Castiglione è di quelle che non si dimenticano.  Così, fin dalla prima opera, al Teatro Antico di Taormina La Trilogia di Siviglia, ovvero la messa in scena di tre capolavori operistici ambientati nella città andalusa, come Don Giovanni di Mozart, Il barbiere di Siviglia di Rossini e appunto Carmen di Bizet, ottiene un successo senza precedenti, firmato dal grande metteur en scene: 15 minuti di applausi finali hanno salutato il debutto del nuovo allestimento, lo scorso 15 luglio. Un’affermazione che ha travalicato i confini della millenaria cavea. Castiglione, acclamato artista di fama internazionale, nonché direttore artistico della sezione “Musica & Danza” di Taormina Arte, ha firmato anche la regia cinematografica della trasmissione in diretta via satellite in oltre 300 sale cinematografiche di ben trentasei paesi. Successo che si è ripetuto nelle recite del 1 e 7 agosto e si appresta ad essere confermato per le ultime repliche del 10 e 13, quest’ultima con un tris di artisti internazionali come Elena Maximova, Giancarlo Monsalve e Michel Bachtadze.

          Per Castiglione non era il debutto in Carmen (avvenuto al Teatro Amazonas, a Manaus in Brasile, in occasione dei mondiali di calcio lo scorso anno), ma si trattava della prima volta al Teatro Antico. Geniale la soluzione scenica di centinaia di grandi mattoni che, come le passioni e i sentimenti, mutano posizione di atto in atto, rispecchiando l’instabilità e la mutevolezza dell’animo umano e ricreando una Siviglia arcaica. Ne è conferma Carmen, che s’infatua superficialmente di Don José, tanto da lasciarlo presto per il torero, restando vittima di una tragedia della gelosia.

Unanime la critica, come emerge dalla rassegna stampa: «Uno spettacolo avvincente e sorprendente. Castiglione è riuscito a mettere insieme la filologia musicale e le necessità dello spettacolo moderno». La Sicilia, Sergio Sciacca

«Una sfolgorante Carmen, solare, piena di luce. Le peculiarità di uno spazio all'aperto sono state risolte da Castiglione con l'impiego di grandi muraglioni per animare solari squarci di vita sivigliana». Giornale di Sicilia, Aldo Mattina.

«La regia ha appagato le aspettative del foltissimo pubblico con una lettura originale. Perfino il taglio delle luci ha fatto da didascalia ed ha congruentemente sottolineato le scelte estetiche, concettuali e ideologiche del regista». Bellini News, Giovanni Pasqualino

«Elena Maximova, superbamente calata nei modi bruschi e nella vocalità della gitana». La Sicilia, Sciacca

«Bachtadze si è rivelato un gagliardo Escamillo dal tratto elegante e dalla brunitura vocale molto efficace». Bellini News, Pasqualino

«L'autorevolezza del gesto direttoriale di Michailidis ha galvanizzato la prestazione dell'orchestra». Giornale di Sicilia, Mattina

«Monsalve, un tenore di forza imbevuto di sana tradizione vocale italiana». Giornale di Sicilia, Mattina

 

DON GIOVANNI di Mozart

Anche la prima di Don Giovanni, il 4 agosto, è stata un trionfo con oltre 15 minuti di applausi. Si replica il 9 e l’11. È su un’enorme scacchiera, grande quasi come il palcoscenico del Teatro Antico, che Castiglione ha costruito la sua originalissima idea registica e scenografica, accolta entusiasticamente da un teatro quasi esaurito di residenti e turisti provenienti da ogni parte del mondo. I personaggi, prigionieri del destino, si muovono come pedine di una partita superiore, giocosa ed insieme cinica, clemente eppur spietata. Scacco matto al re dei libertini. Scacco matto a Don Giovanni. Una messinscena inedita, che resterà come una sorta di moderna applicazione alla figura universale del seduttore per eccellenza.

«Una regia tematica con punte acuminate di contro alle concezioni asettiche che vanno di moda e una scenografia altamente simbolica» La Sicilia, Sciacca

«Castiglione ha avuto una chiave di lettura interessante: una grande scacchiera su cui i personaggi si muovono come pedine destinate ad un eterno gioco tra vita e morte». Giornale di Sicilia, Mattina

«Noé Colin vivacizza il ruolo di Leporello temperandone la comicità derivata dalla commedia dell'arte con gli intendimenti morali». La Sicilia, Sciacca

«Chiara Taigi ha dato di Donna Anna un'interpretazione esaltante ed entusiasmante, riuscendo a dominarne in modo assoluto la tessitura». Bellini News, Pasqualino

«Stefano Romani ha diretto con mano sicura ed equilibrata, calibrando con perizia e abilità le sonorità». Bellini News, Pasqualino

«Panajotis occupava la scena con autorevolezza e sfavillante coloratura timbrica». Giornale di Sicilia, Mattina

«Impeccabile il fraseggio del Don Ottavio di Filippo Pina Castiglioni». Giornale di Sicilia, Mattina

 

IL BARBIERE DI SIVIGLIA di Rossini

Altrettanto originale si è rivelata la concezione del Barbiere, che nella creativa lettura di Castiglione si svolge in un’ambientazione davvero insolita, una galleria d’arte dalle cui cornici i personaggi prendono vita e azione, per creare quei tableaux comico-sentimentali che hanno reso celebre il capolavoro rossiniano. La produzione, che ha debuttato l’8 agosto, è stata lungamente acclamata non meno degli altri due allestimenti. Sono previste ancora due rappresentazioni l’11 e il 14.

La recitazione è curata nei dettagli per fare emergere il brio dell’opera buffa, in cui Castiglione ha più volte dimostrato estro e fantasia d’incastri e situazioni. Le imponenti cornici coloratissime, che sovrastano l’intero palcoscenico del Teatro Antico, ben si coniugano con i costumi policromi di Sonia Cammarata, lodata per i figurini dell’intera Trilogia.

«I costumi, contrassegnati come sempre da linee eleganti e raffinate, da figurazioni di arabeschi morbidi e flessuosi, da colori tanto accattivanti quanto ben coordinati fra loro, hanno evidenziato l'originalissima vena inventiva della costumista». Bellini News, Pasqualino

«I costumi arricchiscono il disegno generale di questa Carmen» La Sicilia, Sciacca

«I costumi contribuiscono con la loro ricercata accuratezza a ricreare lo splendore della mediterraneità. I bellissimi abiti d'epoca restituivano la vicenda al suo contesto storico e ambientale». Giornale di Sicilia, Mattina

 

La programmazione lirica tra Siracusa e Taormina

La Trilogia di Siviglia procede quindi stasera con Don Giovanni, ultima replica il 12 agosto. Carmen torna domani e il 13, Il barbiere di Siviglia replica l’11 e chiuderà il 14 la programmazione, prodotta dalla Fondazione Fem per il Festival Euro Mediterraneo, promosso a partire da quest’anno anche dall’Assessorato Regionale al Turismo Sport e Spettacolo, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Videobank e Pan Dream.

Il risultato è stato un cartellone imponente, unico nel panorama dello spettacolo dal vivo in Sicilia, che ha offerto quest’estate Norma al Teatro Greco di Siracusa e la Trilogia a Taormina, creando una rete come mai era stato fatto prima, con oltre 400 persone assunte direttamente, tra orchestrali (con molte prime parti e valenti musicisti provenienti dall’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina e dall’Orchestra Sinfonica Siciliana), coristi, maestranze, tecnici, sarte, truccatori, parrucchieri, quasi tutti siciliani, consolidandosi come il più importante festival estivo in Sicilia e nell’area del Mediterraneo. Un esercito che lavora tutto l’anno per creare un prodotto esclusivo, frutto di mesi di preparazione, e allestimenti che - quanto a scene e costumi - nascono esclusivamente per Siracusa e Taormina, provati per settimane nei “teatri di pietra”, con spettacolari luci create di notte da un folto staff.

E il Festival Euro Mediterraneo è già pronto per il prossimo triennio, con un 2016 e un 2017 che vedranno protagonisti Puccini e Verdi.

l mezzo soprano interpreterà la protagonista femminile de Il Barbiere di Siviglia



Irene Molinari: "Timida e pudica? No, Rosina è molto più di questo"



Il regista e scenografo firma il nuovo allestimento dell'opera di Rossini.

Il debutto l'8 agosto, repliche l'11 e il 14





TAORMINA - Da Carmen al Barbiere di Siviglia. L'estate del mezzosoprano Irene Molinari procede senza sosta all'insegna della stagione lirica allestita al Teatro Antico di Taormina dal regista e scenografo Enrico Castiglione. Un cartellone ricco di appuntamenti quello proposto dal Festival Euro Mediterraneo, in collaborazione con la sezione Musica&Danza di Taormina Arte di cui lo stesso Castiglione è direttore artistico, e che sta facendo registrare un grandioso successo di pubblico e critica. La "Trilogia di Siviglia", infatti, arricchirà le serate taorminesi fino al 14 agosto non solo con Il Barbiere di Siviglia (8, 11,14) e Carmen (7, 10, 13), ma anche con Don Giovanni (9-12). Tutte le recite avranno inizio alle ore 21.30.

Il cast artistico del Barbiere firmato dall'inesauribile estro creativo del maestro Castiglione, si avvale di nomi di primo piano nel panorama nazionale ed internazionale: nel ruolo del titolo il baritono tedesco Daniel Ochoa, mentre il tenore Filippo Pina Castiglione sarà il Conte Almaviva. I bassi Marcello Lippi e Giovanni Di Mare saranno rispettivamente Don Bartolo e Don Basilio, Berta e Fiorello saranno interpretati da Emanuela Grassi e Daniele Bartolini. Nei panni della bella Rosina vedremo appunto il mezzosoprano Irene Molinari. A realizzare gli abiti di scena è la raffinata costumista Sonia Cammarata, nota per il suo gusto elegante e ricercato. Il maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli dirigerà l'orchestra del Festival Euro Mediterraneo, il Coro Lirico Siciliano sarà guidato da Francesco Costa.

Irene Molinari si è diplomata e laureata con lode presso il Conservatorio di S. Cecilia di Roma e attualmente si sta perfezionando sotto la guida del famoso mezzosoprano Bruna Baglioni. Ha interpretato, tra gli altri, i ruoli di Fenena (Nabucco, Verdi), Dorabella (Così fan tutte, Mozart), Lola (Cavalleria rusticana, Mascagni).



Rosina rappresenta la classica ragazza vissuta in una gabbia di cristallo. Lei che idea si è fatta di questa pupilla tenuta sotto scacco dal suo tutore?

«È una giovane dal carattere ben delineato e complesso. Sia dolce che forte, è determinata a lottare, utilizzando tutte le armi femminili a sua disposizione, contro Don Bartolo per poter prendere in mano la sua vita. A prima vista è timida e riservata, ma in realtà sa essere anche seducente e poi ha una nobiltà d'animo davvero invidiabile, ma soprattutto ciò che più mi piace di lei è la sua lealtà: quando il Conte Almaviva la chiede in sposa promettendole ogni sorta di fortuna, Rosina rifiuta poiché si è già promessa a Lindoro, un ragazzo umile e senza ricchezze, il quale in realtà è lo stesso Conte sotto mentite spoglie, ma lei non ne è al corrente e gli rimane comunque fedele».



Musicalmente parlando, quali sono le difficoltà e i pregi di questo ruolo?

«Le agilità rappresentano l'ostacolo più arduo, come è tipico del linguaggio rossiniano. Da parte mia sto cercando di fare in modo che la mia voce si pieghi alle innumerevoli sfaccettature di questo ruolo composto da Rossini, ma anche a quelle collegate all'interpretazione. Sin dal suo ingresso in scena, Rosina è una donna giovane ma non totalmente inesperta, sia umanamente che vocalmente, con l'andare avanti dell'opera non fa altro che variare continuamente il suo stato passando dall'essere vezzosa a seducente. Proprio per questo, Rosina è un personaggio davvero interessante da interpretare».



In che modo questa intraprendente fanciulla si relaziona con gli uomini che la circondano?

«Lei e Figaro sono molto complici ed è grazie a lui che riesce ad arrivare alla sua unione con il Conte e ad ottenere, finalmente, la tanto agognata libertà di cui non ha mai goduto. Il suo rapporto con il Conte Almaviva/Lindoro, invece, è un po' più particolare, soprattutto dal punto di vista musicale. Rossini, infatti, ha tessuto questa trama senza mai dare loro un momento di privacy, non sono mai soli sul palcoscenico, sono sempre disturbati da qualcuno, ma le note che li accompagnano sono assolutamente rivelatrici. A delineare quest'unione è la partitura e non l'azione drammatica».



Cosa può svelarci, nell’imminenza del debutto, di questo nuovo allestimento?



«Sarà una messa in scena assolutamente innovativa, ma come sempre accade con Enrico Castiglione, anche molto rispettosa della tradizione: il pubblico si troverà davanti ad una galleria d'arte del tutto originale. Certamente non mi sarei aspettata niente di meno da parte del maestro Castiglione, un'artista che ormai conosco bene e al quale mi lega un rapporto di stima reciproca consolidato nel tempo. È un regista che riesce sempre ad imprimere la sua visione personale dell'opera senza però mai tradire il volere del compositore. A tutto ciò, si sposa perfettamente il genio creativo di Sonia Cammarata, che per questo Barbiere ha realizzato dei costumi davvero straordinari: io mi sono già innamorata dei miei abiti, tutti costruiti su un gioco di fiori e colori sui toni del rosa, giallo e celeste, una serie di sfumature che richiamano la delicata femminilità di Rosina». 



 





 



 

 
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mercoledì 5 agosto 2015

Chiara Taigi: "Che il cielo abbia pietà di Donna Anna"

 
 
 
TAORMINA - «Donna Anna non cerca vendetta per la violenza subita, ma per l'omicidio del padre, estrema nefandezza del Burlardor». Il soprano Chiara Taigi, la cui voce cristallina dotata di coloratissime sfumature è apprezzata in tutto il mondo, parla così del personaggio che interpreterà al Teatro Antico di Taormina. Il Don Giovanni di Mozart è uno dei tre titoli, insieme alla Carmen di Bizet e a Il Barbiere di Siviglia di Rossini, scelti dal celebre regista e scenografo Enrico Castiglione per il cartellone estivo allestito dal Festival Euro Mediterraneo, in collaborazione con la sezione Musica&Danza di Taormina Arte di cui lo stesso Castiglione è direttore artistico. La “Trilogia di Siviglia”, così definita per la comune ambientazione delle opere nella città andalusa, sarà in programma nella Perla dello Ionio dall'1 al 14 agosto.

Dopo il vivo successo ottenuto con Carmen (in scena ancora il 7, 10 e 13 agosto), la "Trilogia" prosegue il 4, 9 e 12 agosto con il capolavoro del Salisburghese, scritto con il librettista Lorenzo Da Ponte nel 1787 sulla fonte letteraria del celeberrimo dramma scritto da Tirso de Molina da cui furono tratte svariate opere teatrali sia in musica che in prosa, delle quali quella firmata Mozart-Da Ponte ha di certo contribuito ad accrescere la fama della figura dell’irriducibile libertino, risoluto ad infrangere i cuori femminili di tutta Europa. Nel ruolo del titolo il basso baritono Panajotis Iconomou, in quello del Commendatore il basso José Antonio Garcia. Nelle vesti di Donna Anna si alterneranno appunto Chiara Taigi (4, 12 agosto) ed il soprano Elena Borin (9 agosto). A indossare i panni di Donna Elvira i soprani Adriana Damato (4, 9 agosto) e Tian Hui (12 agosto). Il fidato servo Leporello sarà interpretato dal basso Noé Colin, Don Ottavio dal tenore Filippo Pina Castiglioni, Masetto dal basso Daniele Piscopo, Zerlina dal mezzosoprano Marina Ziatkova. L'Orchestra del Festival Euro Mediterraneo verrà diretta da Stefano Romani, il Coro Lirico Siciliano da Francesco Costa. Le recite inizieranno alle 21.30. 

Chiara Taigi ha iniziato giovanissima gli studi musicali alla Scuola Pontificia Romana, sotto l'attenzione del compositore Mons. Valentino Miserachs, che le ha dato la possibilità di esibirsi di fronted al Santo Padre Giovanni Paolo II. Nella prima parte della sua lunga e fortunata carriera ha debuttato in ruoli altamente virtuosistici, come ad esempio la Regina della Notte nel Flauto magico di Mozart. Poi, nel 2007, dopo le esperienze scaligere con il maestro Muti, la scelta di virare verso un repertorio più drammatico: Medea, Tosca, Manon Lescaut, Leonora, Nedda, Liù, Norma sono soltanto alcune tra le eroine interpretate dalla Taigi.



- Donna Anna è la figlia del Commendatore ma anche l'amante inconsapevole di Don Giovanni. Secondo lei chi è davvero?

«È una donna di fede nella quale mi riconosco molto e con la quale sono in qualche modo cresciuta visto che si tratta di un ruolo che mi ha accompagnata nel corso degli anni. L'omicidio del padre, per mano dell'uomo che è entrato nel suo letto soltanto perché lei credeva che fosse il suo promesso sposo Don Ottavio, ne sconvolge l'equilibrio facendo nascere nella sventurata un profondo sentimento di vendetta nei confronti di Don Giovanni, che la allontana dai suoi ideali cristiani. Credo che una delle scene più belle ed emotivamente pregnanti sia quella in cui sviene sul cadavere del suo papà, perché quella perdita segna per sempre la sua vita. Ma da vera fedele quale è, ad un certo punto esclama "forse un giorno il cielo ancora sentirà pietà di me", esprimendo così la sua sincera richiesta di misericordia divina».



- Lei e il maestro Castiglione avete lavorato insieme in diverse occasioni negli ultimi anni, l'ultima delle quali proprio alcune settimane fa a Siracusa. 

«Esatto. Il nostro è un rapporto professionale basato innanzitutto sulla reciproca stima, che alimenta il piacere di continuare a collaborare. Quella che Enrico sta realizzando quest'estate è davvero un'impresa titanica: prima la Norma al Teatro Greco di Siracusa, e ora questa stupenda "Trilogia di Siviglia" qui a Taormina: per me dovrebbe cambiare il suo nome in Ercole! È un professionista come pochi altri, instancabilmente dedito al suo lavoro e creativamente sorprendente. Lavorare con lui significa mettersi totalmente al servizio della squadra, perché il vero obiettivo non è risaltare come solisti, ma creare un prodotto che nella sua totalità venga apprezzato dal pubblico: dalla regia alle scenografie, passando per i costumi, la parte musicale e quella vocale, non ci sono prime donne nelle produzioni dirette da Enrico, e il merito di questo è interamente suo». 



- Quali sono le maggiori difficoltà nell'interpretare un ruolo come quello di Donna Anna?

«È un personaggio davvero affascinante, e musicalmente parlando cerco di attenermi il più possibile alle indicazioni fornite dallo stesso Mozart. Come la maggior parte delle partiture da lui scritte, ci sono moltissime agilità vocali. Quello su cui mi permetto di giocare un po' è, riversandovi qualcosa di me stessa, il versante interpretativo. Ci tengo anche a sottolineare che questo è un ruolo che in realtà non avevo in programma di cantare, ma Enrico Castiglione, dopo l'esperienza siracusana di Norma, mi ha chiesto di rimanere e prendere parte a questa nuova produzione. Io ho visto in questa richiesta una chiamata alle armi per proteggere quest'isola stupenda dalla deriva a cui sta andando incontro. Noi artisti abbiamo il dovere morale di impegnarci affinché una terra così bella non perda il suo valore. La Sicilia non si discute, si ama».



- Nel Don Giovanni la figura femminile viene abusata, imbrogliata, abbandonata. Secondo lei, attraverso quale chiave di lettura possiamo leggere le storie di Zerlina, Donna Anna e Donna Elvira?



«In questi tre esempi, Mozart è riuscito a sintetizzare le fasi della vita umana della donna: Zerlina rappresenta la gioventù, Donna Anna l'età adulta, mentre Donna Elvira la maturità. Tutte vengono ingannate o sedotte da questo tombeur de femmes a prescindere dal numero dei loro anni. Elvira, inoltre, porta con sé anche il concetto di maternità violata, mi riferisco a  quando dice a tutti che vuole manifestare il suo “stato”, lasciando proprio intendere di aspettare un bambino da Don Giovanni. E trovo in qualche modo poetico che sia proprio la più anziana tra le tre a portare in grembo una nuova vita, come simbolo di rinascita di quel ciclo di cui lei rappresenta uno degli stadi più avanzati».