giovedì 27 novembre 2014

“La sposa del Nord” di Piero Isgrò al Palazzo delle Stelline di Milano,


 


 

Martedì 02 dicembre 2014 alle ore 17,30 allinterno del suggestivo Palazzo delle Stelline, luogo storico di Milano, situato di fronte alla Chiesa di S. Maria delle Grazie dove è conservata Lultima cena di Leonardo da Vinci, sarà presentato lultimo romanzo di Piero Isgrò, La sposa del Nord.

E notizia di questi giorni che il libro è arrivato secondo per la sezione narrativa dellottava edizione del Premio letterario Francesco Alziator, organizzato dalla omonima Fondazione sarda.

Interverrà insieme allautore, il giornalista e scrittore Salvatore Carrubba, catanese di nascita ma meneghino dadozione. Modera la giornalista Giuliana Avila Di Stefano.

 

La sposa del Nord, edito da Arkadia editore, racconta lo sfortunato matrimonio di Giselda Fojanesi con Mario Rapisardi, uomo collerico e violento nonché poeta mediocrissimo, e del tradimento di lei con Giovanni Verga.

Nella Sicilia di fine Ottocento, una storia di rara bellezza e intensità, che farà scoprire al lettore la potente figura di Giselda Fojanesi, bella ragazza, onesta e istruita, ma con pochi soldi in tasca. Grazie allaiuto dellamico Giovanni Verga ottiene un impiego da insegnante in un convitto per ragazze a Catania. Decide dunque di lasciare la sua Firenze per il profondo meridione.

Nella città siciliana Giselda conoscerà il poeta Mario Rapisardi, un uomo gretto e paranoico, con il quale si sposerà nel 1872. Sarà linizio di un matrimonio costellato di vessazioni e umiliazioni.

Costretta a lasciare il lavoro dal marito aguzzino e libertino, odiata dalla famiglia di lui, ogni suo comportamento è spiato, stigmatizzato, riferito al coniuge geloso. Ma è proprio quando pensa di aver toccato il fondo che si presenta a Giselda lopportunità di cambiare vita, anche in virtù del sentimento che la legherà al grande Giovanni Verga, scrittore già acclamato da pubblico e critica. Un romanzo basato su fatti autentici, intenso, in cui i personaggi, sullo sfondo di unItalia post unitaria in bilico tra passato e futuro, si rivelano nei loro tratti più umani.

 

Partner dellevento: SiciliaJournal e I Custodi delle vigne dellEtna.

 

PIERO ISGRO è giornalista professionista. Vive e lavora ad Aci Castello, a due passi da Catania dove si è laureato in legge con una tesi sul processo di Norimberga. Dal 1990 al 2000 ha lavorato al TG1 a Roma, redazione cultura. Ha scritto una commedia sulla vita di Vincenzo Bellini, rappresentata al Teatro Stabile di Catania con la regia di Sandro Sequi, due saggi con foto e tre romanzi pubblicati a puntate sul quotidiano La Sicilia di cui per anni è stato responsabile del settore spettacolo e della terza pagina.

 

SALVATORE CARRUBBA è giornalista ed editorialista de Il Sole24ore. E stato direttore responsabile di Mondo Economico e del Sole-24 Ore, e assessore alla Cultura e alle Relazioni internazionali del Comune di Milano. E' stato direttore della Fondazione Luigi Einaudi per studi di politica ed economia di Roma. Attualmente è docente di Politiche per la Cultura nellUniversità IULM. E vicepresidente della Fondazione Iulm e Presidente dell'Accademia di Brera.

 

GIULIANA AVILA DI STEFANO è giornalista. Laureata allo Iulm di Milano si occupa anche di relazioni pubbliche ed eventi. Scrive con diverse testate giornalistiche e attualmante è direttore di Resapubblica.

 

PALAZZO DELLE STELLINE, rappresenta una delle strutture di maggior rilievo nel tessuto urbano milanese. Prima antico monastero delle suore Benedettine di Santa Maria della Stella, poi - dal 1600 - scuola e opera di accoglienza delle orfanelle (le stelline) per volere di San Carlo Borromeo. Acquistato dal Comune di Milano negli anni Settanta venne poi ristrutturato, rispettando la struttura originaria, su progetto dellarchitetto Jan Battistoni. Sono rimaste inalterate le caratteristiche originali: gli scaloni di pietra, i corridoi del chiostro e la magnolia centrale, che ne è divenuta il simbolo. Nel 1986 il Comune di Milano e la Regione Lombardia hanno costituito la Fondazione Stelline, al fine di conservare il Palazzo e di promuovere iniziative socio-economiche e culturali di rilievo nazionale ed internazionale, ed in particolare negli ultimi anni progetti dedicati all'arte contemporanea e del Novecento.

 

                                                    

       Ufficio stampa   

                                                                                 Antonella Guglielmino 

antonellavirginiaguglielmino@gmail.com - 3925873557

Successo per il seminario “ Premiers pas vers l’Europe avec eTwinning”


 



Ha avuto grande partecipazione per il seminario formativo dedicato al progetto eTwinning,  rivolto ai docenti di  lingua francese degli istituti comprensivi e delle scuole  medie ed elementari, che si è svolto alla Cittadella Universitaria di Catania, presso i locali della facoltà di matematica, nelle giornate di lunedì 24 e martedì 25 novembre 2014.

eTwinning è una piattaforma a uso esclusivo degli insegnanti, dirigenti didattici, bibliotecari, e alunni, delle scuole dei paesi partecipanti che ha lo scopo di comunicare, collaborare e sviluppare progetti da condividere con altre realtà comunità didattiche europee.

Le regole di eTwinning sono stabilite dai docenti: durata, tematica, modalità, il tutto facilitato dalla piattaforma gratuita che contiene vari strumenti (videoconferenza, chat, aula dei professori, ecc). Questazione inoltre è favorita dai finanziamenti del nuovo programma europeo Erasmus +

Bisogna fare squadra sul web e vis à vis - ha affermato Chiara La Russa Sudano, presidente dellAlliance Francaise di Catania - Non basta essere bravi con il pc, ma portare azioni reali nella vita di tutti i giorni. Queste giornate ci sono servite per fare squadra e apprendere modalità che serviranno allintegrazione della nostra scuola con le realtà UE, ma allo stesso tempo noi docenti che viviamo differenti realtà ci siamo incontrati per poter organizzare eventi legati alla francofonia e anche ad aiutare il prossimo. Infatti poco prima di Natale organizzeremo un pranzo di beneficenza, un piccolo contributo per chi è meno fortunato e vive con difficoltà questo momento di crisi economica.

Il seminario è stato organizzato dalle ALLIANCE FRANCAISE di Catania, Caltanissetta e Messina  in collaborazione con la Delegazione generale dellAlliance Française e la Federazione delle AFI lInstitut français Italia/Ambasciata di Francia, lUfficio Scolastico Territoriale Regionale e provinciale per la Sicilia, lUniversità di Catania e gli Istituti Luigi Russo e il il Magistrale Statale Ainis, rispettivamente di Caltanissetta e Messina.

Docente del seminario è stata Nadine Jardin, una dei maggiori esperti UE per il progetto eTwinning, titolare di Italiano presso lAcadémie de Nice e attualmente in Sicilia per un anno, presso il Liceo De Sanctis di Paternò, grazie al progetto con una borsa di studio Jules Verne.

Il programma eTwinning promuove una collaborazione scolastica in Europa, attraverso luso delle Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione (TIC), fornendo supporto, strumenti e servizi per facilitare le scuole nellistituzione di partenariati a breve e lungo termine in qualunque area didattica.

eTwinning  è un punto dincontro, ma anche il luogo di lavoro del programma: disponibile in ben 26 lingue, il portale conta oggi quasi 230277 utenti registrati e più di 5462 progetti in corso fra due o più scuole in tutta Europa, fornendo ai docenti strumenti online per cercare partner, istituire progetti, condividere idee, scambiare buone pratiche e iniziare subito a lavorare insieme.
Nato nel 2005 come principale azione del Programma di eLearning della Commissione Europea, eTwinning è stato integrato con successo nellErasmus+, e fa parte del consorzio internazionale di 30 Ministeri della Pubblica Istruzione europei, che sviluppa lapprendimento per le scuole, gli insegnanti e gli studenti in tutta Europa, lEuropean Schoolnet.

Fondamentale, per creare un nuovo progetto allinterno della piattaforma la collaborazione di almeno due scuole e che queste siano di nazioni differenti

Largomento è a discrezione delle scuole e non è richiesta alcuna conoscenza specifica da parte degli insegnanti del TIC (Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione): lintento è proprio di far loro acquisire, step by step, maggiori competenze di queste tecnologie, affinché entrino a far parte della vita quotidiana della classe. 

Ai progetti approvati dalle Unità Nazionali eTwinning dei paesi delle scuole partecipanti, viene assegnato, al massimo entro una settimana dalla registrazione, il Certificato eTwinning, che approva il progetto e il partenariato, oltre a rappresentare che anche il web aiuta ad abbattere le barriere e a unificare la scuola europea.

Per informazione contattare:

Giuliana Avila Di Stefano - Giornalista, Marketing & Relazioni Pubbliche - mobile 3475408010 - g.aviladistefano@gmail.com

martedì 25 novembre 2014

‘La solitudine di Prometeo’

di Ciro Palumbo



"Così come lo scultore trae dal marmo il suo Prometeo, Palumbo ne dipinge le marmoree membra sulla tela e tutto intorno è tenebra, è luce, è nuvole e monti, è solitudine".

Al MacS di Catania dal 13 Dicembre 2014 al 3 Febbraio 2015


 

Sabato 13 Dicembre 2014

Alle ore 18.00, al MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia) nella Badia piccola del Monastero di San Benedetto di via Crociferi, a Catania, si terrà, il vernissage della mostra ‘La solitudine di Prometeo’ di Ciro Palumbo. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 3 Febbraio 2015. Interverranno: il Direttore del MacS, Giuseppina Napoli e l’artista Ciro Palumbo.



Giuseppina Napoli (Direttore MacS) -

"Il Mito, con il suo susseguirsi di fantastiche ed epiche vicende aventi per protagonisti divinità, uomini ed eroi, fin dalle notte dei tempi è stato fonte d’ispirazione per poeti, scrittori ed artisti che da questo hanno tratto ispirazione. Affascinante tra tutti è il mito di Prometeo, colui che osò disubbidire agli ordini divini e che, amico degli uomini, donò loro il Fuoco sacro, affinché da esso attingessero forza, conoscenza e vita. Condannato per il suo gesto fu costretto a subire l’atroce martirio di essere incatenato ad una rupe, mentre una famelica aquila gli divorava le interiora che costantemente ricrescevano.
Oggi il MacS ospita questo mito e lo celebra attraverso il racconto pittorico che di esso ne fa Ciro Palumbo. Nessuna retorica o magniloquenza, non presunzione né oltraggio nei gesti dell’eroe, piuttosto l’emblema delle scelte condotte a termine con coraggio. Così come lo scultore trae dal marmo il suo Prometeo, Palumbo ne dipinge le marmoree membra sulla tela e tutto intorno è tenebra, è luce, è nuvole e monti, è solitudine".



Dalla nota critica di Stefania Bison

 "Ciro Palumbo si distacca coraggiosamente da secoli di rappresentazione e ci pone davanti a un Prometeo diverso, che nulla eredita dalla tradizione iconografica. La sua pagina pittorica si presenta qui spogliata della teatralità e pathos che solitamente ne caratterizzano la figura, non presentando né il dramma del suo castigo senza fine nè il trionfo del ratto del fuoco. Il Prometeo di Palumbo, raffigurato non con le sembianze di essere umano ma come statua di reminiscenza classica, simulacro dell’uomo, è seduto su una roccia che riporta alla memoria la regione caucasica. Le sue membra non sono strette da catene, ma morbidi legacci le cingono dolcemente. Legacci che devono essere letti non solo nella loro essenza materiale, ma in quella più profondamente spirituale e psicologica. Non esiste il senso di costrizione, ma la possibilità di un’immediata liberazione. È un Prometeo essenzialmente umano a cui è concesso il libero arbitrio e la conseguente capacità di scelta, consapevole della sua colpa e al tempo stesso fiero del prezioso dono fatto agli esseri umani. Difficile darne un’interpretazione precisa, ma senza dubbio Ciro Palumbo è riuscito a privare la figura del titano da quell’aura mitologica anacronistica che poco si accompagna ai nostri giorni, preservandone invece intatto il suo valore archetipico".



Biografia Ciro Palumbo

Nato a Zurigo nel 1965. Il suo percorso artistico prende l’avvio dalla poetica della scuola Metafisica di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, per reinventarne tuttavia i fondamenti secondo un’interpretazione personale del tutto originale. Nella sua ricerca procede attraverso momenti di contemplazione e silenzi metafisici, a cui si contrappongono espressività notturne e intimamente travagliate, dove si respira netto il distacco dall’immobilità silente che abita le tele del Pictor Optimus. Le sue opere si presentano dunque come palcoscenici in cui gli oggetti presenti sono portatori di simbologie oniriche. Ciro Palumbo non è solo un pittore, ma di fatto un poeta che riflette, agisce e compone per coniugare metafore sull’inafferrabilità del tempo e l’incommensurabilità dello spazio, mostrando quindi la sua capacità di approfondire l’osservazione non tanto della natura, quanto delle impressioni immaginifiche che provengono dalla memoria. Curioso ricercatore e studioso, lavora da qualche anno anche sul tema del Mito, interpretando la mitologia classica in chiave squisitamente moderna, e dandone una lettura profondamente colta e suggestiva. L’artista riesce dunque a sublimare e contestualizzare i miti antichi in spazi al di fuori del tempo, dimostrando la loro contemporaneità. La sua formazione di grafico pubblicitario lo porta ad esercitare per anni la professione di Art Director in Agenzie pubblicitarie di Torino. È durante questo percorso che scopre ed amplia le sue capacità visive e compositive. Successivamente, l’esperienza in una moderna bottega d’arte e la conoscenza di alcuni Maestri contemporanei, lo conducono ad approfondire la tecnica della pittura ad olio con velatura. L’artista inizia la sua attività espositiva nel 1994, e ha al proprio attivo un centinaio di mostre personali in tutta Italia. Nel 2011 ha partecipato alla 54a Biennale di Venezia, padiglione Piemonte. Tra le esposizioni internazionali sono da segnalare la presenza all’Artexpo di New York, al Context Art Miami, le mostre personali a Providence (USA) e in Svizzera a Bellinzona. Alcune opere di Palumbo sono presenti all’interno della collezione della "Fondazione Credito Bergamasco", presso la "Civica Galleria d’Arte Moderna G. Sciortino" di Monreale (Pa) e al MACS di Catania. Hanno scritto della sua produzione artistica Paolo Levi, Vittorio Sgarbi, Alberto Agazzani, Angelo Mistrangelo, Tommaso Paloscia, Alberto D’Atanasio, Stefania Bison, Francesca Bogliolo. Le sue opere sono pubblicate su importanti annuari e riviste di settore, inoltre alcuni dipinti si trovano all’interno di collezioni istituzionali e private in Italia e all’estero. Attualmente vive e lavora a Torino.



 

 

‘La solitudine di Prometeo’
di Ciro Palumbo

Macs
– Museo Arte Contemporanea Sicilia
via Crociferi – via S. Francesco n. 30, Catania
DAL 13 Dicembre 2014 (vernissage ore 18.00) al 3 Febbraio 2015



 

 

 

Sede
: MacS – Museo Arte Contemporanea Sicilia

Indirizzo
via Crociferi – via S. Francesco n. 30, Catania

Telefono
095 715 2207 - 342 301 7376

Orari
: Da lunedì a domenica, ore 9.00 - ore 18.00 (chiusura il giovedì)

Ingresso
€ 5,00 (biglietto unico) – € 3,50 (biglietto ridotto)

Ufficio Stampa
 ufficiostampa@museomacs.it (Grazia Calanna)

www.museomacs.it - info@museomacs.it


‘La solitudine di Prometeo’

di Ciro Palumbo

 

"Così come lo scultore trae dal marmo il suo Prometeo, Palumbo ne dipinge le marmoree membra sulla tela e tutto intorno è tenebra, è luce, è nuvole e monti, è solitudine".

Al MacS di Catania dal 13 Dicembre 2014 al 3 Febbraio 2015


 

Sabato 13 Dicembre 2014,

, alle ore 18.00, al MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia) nella Badia piccola del Monastero di San Benedetto di via Crociferi, a Catania, si terrà, il vernissage della mostra ‘La solitudine di Prometeo’ di Ciro Palumbo. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 3 Febbraio 2015. Interverranno: il Direttore del MacS, Giuseppina Napoli e l’artista Ciro Palumbo.



Giuseppina Napoli (Direttore MacS) -

"Il Mito, con il suo susseguirsi di fantastiche ed epiche vicende aventi per protagonisti divinità, uomini ed eroi, fin dalle notte dei tempi è stato fonte d’ispirazione per poeti, scrittori ed artisti che da questo hanno tratto ispirazione. Affascinante tra tutti è il mito di Prometeo, colui che osò disubbidire agli ordini divini e che, amico degli uomini, donò loro il Fuoco sacro, affinché da esso attingessero forza, conoscenza e vita. Condannato per il suo gesto fu costretto a subire l’atroce martirio di essere incatenato ad una rupe, mentre una famelica aquila gli divorava le interiora che costantemente ricrescevano.

Oggi il MacS ospita questo mito e lo celebra attraverso il racconto pittorico che di esso ne fa Ciro Palumbo. Nessuna retorica o magniloquenza, non presunzione né oltraggio nei gesti dell’eroe, piuttosto l’emblema delle scelte condotte a termine con coraggio. Così come lo scultore trae dal marmo il suo Prometeo, Palumbo ne dipinge le marmoree membra sulla tela e tutto intorno è tenebra, è luce, è nuvole e monti, è solitudine".



Dalla nota critica di Stefania Bison

- "Ciro Palumbo si distacca coraggiosamente da secoli di rappresentazione e ci pone davanti a un Prometeo diverso, che nulla eredita dalla tradizione iconografica. La sua pagina pittorica si presenta qui spogliata della teatralità e pathos che solitamente ne caratterizzano la figura, non presentando né il dramma del suo castigo senza fine nè il trionfo del ratto del fuoco. Il Prometeo di Palumbo, raffigurato non con le sembianze di essere umano ma come statua di reminiscenza classica, simulacro dell’uomo, è seduto su una roccia che riporta alla memoria la regione caucasica. Le sue membra non sono strette da catene, ma morbidi legacci le cingono dolcemente. Legacci che devono essere letti non solo nella loro essenza materiale, ma in quella più profondamente spirituale e psicologica. Non esiste il senso di costrizione, ma la possibilità di un’immediata liberazione. È un Prometeo essenzialmente umano a cui è concesso il libero arbitrio e la conseguente capacità di scelta, consapevole della sua colpa e al tempo stesso fiero del prezioso dono fatto agli esseri umani. Difficile darne un’interpretazione precisa, ma senza dubbio Ciro Palumbo è riuscito a privare la figura del titano da quell’aura mitologica anacronistica che poco si accompagna ai nostri giorni, preservandone invece intatto il suo valore archetipico".



Biografia Ciro Palumbo

Nato a Zurigo nel 1965. Il suo percorso artistico prende l’avvio dalla poetica della scuola Metafisica di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, per reinventarne tuttavia i fondamenti secondo un’interpretazione personale del tutto originale. Nella sua ricerca procede attraverso momenti di contemplazione e silenzi metafisici, a cui si contrappongono espressività notturne e intimamente travagliate, dove si respira netto il distacco dall’immobilità silente che abita le tele del Pictor Optimus. Le sue opere si presentano dunque come palcoscenici in cui gli oggetti presenti sono portatori di simbologie oniriche. Ciro Palumbo non è solo un pittore, ma di fatto un poeta che riflette, agisce e compone per coniugare metafore sull’inafferrabilità del tempo e l’incommensurabilità dello spazio, mostrando quindi la sua capacità di approfondire l’osservazione non tanto della natura, quanto delle impressioni immaginifiche che provengono dalla memoria. Curioso ricercatore e studioso, lavora da qualche anno anche sul tema del Mito, interpretando la mitologia classica in chiave squisitamente moderna, e dandone una lettura profondamente colta e suggestiva. L’artista riesce dunque a sublimare e contestualizzare i miti antichi in spazi al di fuori del tempo, dimostrando la loro contemporaneità. La sua formazione di grafico pubblicitario lo porta ad esercitare per anni la professione di Art Director in Agenzie pubblicitarie di Torino. È durante questo percorso che scopre ed amplia le sue capacità visive e compositive. Successivamente, l’esperienza in una moderna bottega d’arte e la conoscenza di alcuni Maestri contemporanei, lo conducono ad approfondire la tecnica della pittura ad olio con velatura. L’artista inizia la sua attività espositiva nel 1994, e ha al proprio attivo un centinaio di mostre personali in tutta Italia. Nel 2011 ha partecipato alla 54a Biennale di Venezia, padiglione Piemonte. Tra le esposizioni internazionali sono da segnalare la presenza all’Artexpo di New York, al Context Art Miami, le mostre personali a Providence (USA) e in Svizzera a Bellinzona. Alcune opere di Palumbo sono presenti all’interno della collezione della "Fondazione Credito Bergamasco", presso la "Civica Galleria d’Arte Moderna G. Sciortino" di Monreale (Pa) e al MACS di Catania. Hanno scritto della sua produzione artistica Paolo Levi, Vittorio Sgarbi, Alberto Agazzani, Angelo Mistrangelo, Tommaso Paloscia, Alberto D’Atanasio, Stefania Bison, Francesca Bogliolo. Le sue opere sono pubblicate su importanti annuari e riviste di settore, inoltre alcuni dipinti si trovano all’interno di collezioni istituzionali e private in Italia e all’estero. Attualmente vive e lavora a Torino.



 

 

‘La solitudine di Prometeo’

di Ciro Palumbo

Macs
– Museo Arte Contemporanea Sicilia

via Crociferi – via S. Francesco n. 30, Catania

dal
13 Dicembre 2014 (vernissage ore 18.00) al 3 Febbraio 2015



 

 

 

Sede

: MacS – Museo Arte Contemporanea Sicilia

Indirizzo:
via Crociferi – via S. Francesco n. 30, Catania

Telefono

: 095 715 2207 - 342 301 7376

Orari

: Da lunedì a domenica, ore 9.00 - ore 18.00 (chiusura il giovedì)

Ingresso
:
€ 5,00 (biglietto unico) – € 3,50 (biglietto ridotto)

Ufficio Stampa

: ufficiostampa@museomacs.it (Grazia Calanna)



www.museomacs.it - info@museomacs.it
 

 

Premiers pas vers lEurope avec eTwinning

Formazione per i docenti di Catania, Caltanissetta e Messina

 sullavvio di progetti con i partner Europei

 
 
In unera in cui tutto è multimediale, non poteva affatto mancare una community delle scuole europee! Il suo nome è eTwinning.

Semplice piattaforma per lo staff (insegnanti, dirigenti didattici, bibliotecari, ecc.) delle scuole dei paesi partecipanti, ha lo scopo di comunicare, collaborare, sviluppare progetti, condividere e partecipare alla più entusiasmante comunità didattica europea. Le regole di eTwinning sono stabilite dai docenti: durata, tematica, modalità, il tutto facilitato dalla piattaforma gratuita che contiene vari strumenti (videoconferenza, chat, aula dei professori, ecc). Questazione inoltre è favorita dai finanziamenti del nuovo programma europeo Erasmus +

Nei giorni Lunedi 24 e Martedi 25 novembre, nella fascia oraria 8.30-13.00, si terrà alla Cittadella universitaria di Catania (Viale A. Doria n°6, Laboratorio Archimede, aula n. 125 piano terra) il SEMINARIO DI FORMAZIONE per  DOCENTI di lingua francese degli  istituti comprensivi e delle scuole  medie ed elementari.

Il seminario è organizzato dalle ALLIANCE FRANCAISE di Catania, Caltanissetta e Messina  in collaborazione con la Delegazione generale dellAlliance Française e la Federazione delle AFI lInstitut français Italia/Ambasciata di Francia, lUfficio Scolastico Territoriale Regionale e provinciale per la Sicilia, lUniversità di Catania e gli Istituti Luigi Russo e il il Magistrale Statale Ainis, rispettivamente di Caltanissetta e Messina.

Docente del seminario, Nadine Jardin, titolare di Italiano presso lAcadémie de Nice e attualmente in Sicilia per un anno, presso il Liceo De Sanctis di Paternò, grazie al progetto con una borsa di studio Jules Verne.

Nadine Jardin è una dei maggiori esperti UE per il progetto eTwinning, di cui illustrerà i grandi benefici sia per i docenti, sia per le scuole e soprattutto per gli studenti di qualsiasi fascia detà.

Terrà inoltre un atelier pratico sulle modalità di registrazione, ricerca di partner e progettazione didattica, poiché il programma eTwinning promuove una collaborazione scolastica in Europa, attraverso luso delle Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione (TIC), fornendo supporto, strumenti e servizi per facilitare le scuole nellistituzione di partenariati a breve e lungo termine in qualunque area didattica.

eTwinning  è un punto dincontro, ma anche il luogo di lavoro del programma: disponibile in ben 26 lingue, il portale conta oggi quasi 230277 utenti registrati e più di 5462 progetti in corso fra due o più scuole in tutta Europa, fornendo ai docenti strumenti online per cercare partner, istituire progetti, condividere idee, scambiare buone pratiche e iniziare subito a lavorare insieme.
Nato nel 2005 come principale azione del Programma di eLearning della Commissione Europea, eTwinning è stato integrato con successo nellErasmus+, e fa parte del consorzio internazionale di 30 Ministeri della Pubblica Istruzione europei, che sviluppa lapprendimento per le scuole, gli insegnanti e gli studenti in tutta Europa, lEuropean Schoolnet.

Fondamentale, per creare un nuovo progetto allinterno della piattaforma la collaborazione di almeno due scuole e che queste siano di nazioni differenti

Largomento è a discrezione delle scuole e non è richiesta alcuna conoscenza specifica da parte degli insegnanti del TIC (Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione): lintento è proprio di far loro acquisire, step by step, maggiori competenze di queste tecnologie, affinché entrino a far parte della vita quotidiana della classe. 

Ai progetti approvati dalle Unità Nazionali eTwinning dei paesi delle scuole partecipanti, viene assegnato, al massimo entro una settimana dalla registrazione, il Certificato eTwinning, che approva il progetto e il partenariato, oltre a rappresentare che anche il web aiuta ad abbattere le barriere e a unificare la scuola europea.

Per informazione contattare: Giuliana Avila Di Stefano

Giornalista - Marketing & Relazioni Pubbliche - mobile 3475408010 - g.aviladistefano@gmail.com