mercoledì 27 dicembre 2017

Zummara World Fest




ZUMMARA WORLD FEST
meeting della zampogna | workshop | festa a ballu | concerti

Ecco nascere sulle pendici sud-orientali dell'Etna, il "Zummara World Fest", festival di suoni e musiche del mondo. L'edizione "zero" partirà con una grande festa dedicata alla zampogna con workshop, esibizioni, festa a ballu. Una manifestazione organizzata dalla parrocchia di San Nicolò, parroco Stefano Panebianco
, direttore artistico Maestro Carmelo Colajanni, i giovani dell’associazione Musicale Beata Chiara Luce, gruppo ora-orto.
Due giorni di musica e tradizioni siciliane per rivivere il senso del Natale siciliano.

PROGRAMMA:
27 dicembre| MEETING DELLA ZAMPOGNA
16:30- WORKSHOP " A ciaramedda: dal legno al suono" a cura di ROSARIO ALTADONNA.
18:00- pastorali e balletti per le vie del quartiere. 
19:00 - esibizione degli zampognari presso la Chiesa di S.Nicolò. 
20:30 - festa a ballu
28 dicembre | FRANCESCA INCUDINE
19:00 -"Sonnu Sunnuzzu"


Viaggio tra le ninne nanne del mondo, per raccontare il miracolo della Natività, su passi letterari tratti da "In nome della madre" di Erri De Luca. 
con
Francesca Incudine, 
Carmelo Colajanni, fiati
Manfredi Tumminello, corde
Lorenza Denaro, voce recitante
La partecipazione agli eventi del festival è GRATUITA. 
Tutti gli zampognari/musicisti che parteciperanno riceveranno:
-ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE DEL WORKSHOP
-FOTO E VIDEO PERSONALI
Info: zummaraworldfest@gmail.com
Facebook: Zummara World Fest
Instagram: zummaraworldfest

Elisa Toscano Relazioni Pubbliche e Marketing
Tel. 3737568363
Uff. 0957521065
elisa@elisatoscano.it
www.elisatoscano.it

in foto da destra: padre Stefani Panebianco e alcuni ragazzi dell’associazione Orat-Orto

lunedì 18 dicembre 2017

Con l’associazione culturale Trucioli, «giocansieme», nella bella Milo





L’associazione culturale Trucioli organizza, per venerdì 29  dicembre 2017 un incontro ludico-creativo per famiglie e bambini : « giocansieme », presso il centro servizi di Fornazzo (Museo del castagno), a Milo. L’incontro si terra’ dalle 12 :00 alle 16 :00, e prevede diverse attivita’ per fasce d’eta’ : pe i piu’ piccoli («3-6), gare di abilita’ e giochi combinatori con costruzioni in legno, per i piu’ grandi (6-10), percorso alla manualita’ con la costruzione di un modello in legno di un automobilina, da montare,  rifinire, colorare e portare con se’. 
Per i ragazzi e adulti  giochi di equilibrio su tronchi, « scalata delle cassette » e altro ancora. Tutto sotto la supervisione e animazione dei soci dell’associazione, con angolo dj e altro. L’animazione e la guida all’uso del legno e dei materiali e’ individuale  e rivolta a bambini italiani e stranieri, con spiegazini teorico pratiche in italiano,e su richiesta in inglese, francese, tedesco , spagnolo e svizzero . 
Ci sono le bambinopoli, i parchi giochi, avventura, a tema, luoghi perfetti dove i vostri figli sfogano le loro energie apparentemente senza limite, fuori dalle gabbie del quotidiano, dell'appartamento, dello schermo del tablet o della tele. 
Luoghi perfetti per i piccoli, ma in cui i parenti si trovano li, a controllare, ad aspettare, a volte in disparte, a volte in gruppetti; 
si siedono sulle panchine, questi eroi della pazienza, fumano le loro sigarette e parlano del mestiere piu' antico del mondo, il piu' bistrattato. avete capito benissimo, il mestiere del genitore! Poi ci sono altri luoghi, in cui mamme e papa' ancora giovani si ritrovano,quei piccoli momenti di relax e svago cosi faticosamente ritagliati dagli obblighi del quotidiano. non si parla di pediatri, dentisti e tabelline, i piccoli sono dalla nonna o da un amica, i volumi del sound sono piu' alti, si centellina un bicchierino. trucioli dice basta a tutto questo! Il 29 dicembre, dalle 12:00 al tramonto, a Fornazzo, Milo, piccoli e genitori, finalmente uniti nel divertimento! spazio giochi e falegnameria per i piccoli, bar dj e altro per mamme e papa'. Vi aspettiamo!
Trucioli, abilmente diversi!

sabato 9 dicembre 2017

Teatro Massimo Bellini Catania-LA VEDOVA ALLEGRA

CATANIA – Alla “prima” di domenica 10 dicembre si potrà assistere comodamente seduti tra i velluti del Teatro Massimo Bellini, ma anche in Piazza Università, sostando – e magari danzando – davanti al megaschermo di Vision Sicily e intorno al luccicante albero di Natale. Parliamo di Die lustige Witwe, ossia La Vedova allegra, il capolavoro di Franz Lehàr che chiude la stagione lirica 2017, una partitura spumeggiante di valzer e polke, galop e can can, che sembra strizzare l’occhio alle ormai prossime festività di fine anno, la cui gioiosa colonna sonora s’identifica ormai con quei ritmi e quelle melodie. La diretta streaming del debutto sarà trasmessa grazie al servizio tecnico prestato da Zammù Tv, la web tv dell’Università di Catania, in collaborazione con i tecnici del Bellini, nell’ambito della sinergia istituzionale tra Teatro e Ateneo.
La regina delle operette sarà in scena per un totale di sette recite fino al 17 dicembre, con una compagnia di alto livello che agirà nello sfarzoso, elegante allestimento della Fondazione Pergolesi-Spontini di Jesi, firmato da Vittorio Sgarbi per la regia, le scene e i costumi. A condurre l’Orchestra e il Coro del Bellini è stato chiamato il direttore Andrea Sanguineti; il Coro è istruito dal maestro Gea Garatti Ansini. Nel title role il soprano Silvia Dalla Benetta, nome di spicco della lirica e da diverse stagioni di casa al Bellini, dove torna nelle vesti della ricca, bella e virtuosa Hanna Glawari. L’affascinante vedova è piombata dall’immaginario regno del Pontevedro in quel di Parigi, dove s’imbatte nell’ex fidanzato, l’irresistibile e seducente addetto d’ambasciata Danilo Danilovic, conte squattrinato e altrettanto sfaticato, che anni prima era stato costretto dalla famiglia a lasciare l’amata, perché di umili origini. Danilo, ospite abituale chez Maxim e delle deliziose e disponibili “grisettess”, sarà interpretato dal tenore Fabio Armiliato, beniamino delle platee internazionali, che molti ricorderanno anche nel film di Woody Allen “To Rome with Love”. Il baritono Armando Ariostini è il barone Mirko Zeta, ambasciatore pontevedrino terrorizzato all’idea che, per ripicca verso Danilo, la vedova si risposi con uno straniero causando la bancarotta della “cara patria”: troppi pensieri per l’alto diplomatico. Forse è anche per questo che sua moglie Valencienne, ovvero il soprano Manuela Cucuccio, si lascia corteggiare da Camille de Rossillon, qui affidato al tenore Emanuele D’Aguanno. Attorno a loro fedifraghi e fedigrafe, liaisons dangereuses insomma, almeno quanto basta, in cui spicca il ruolo comico di Njegus, maldestro dipendente dell’ambasciata, consegnato all’estro dell’attore Tuccio Musumeci.
Nelle recite del 12, 14 e 16 dicembre, nei ruoli di Hanna e Danilo, Valencienne e Camillo si alterneranno rispettivamente Cristina Baggio, Saverio Pugliese, Leslie Visco e Matteo Mezzaro.
Completano il cast vocale: Riccardo Palazzo (visconte Cascada), Alessandro Vargetto (Raoul de St.Brioche), e le bizzarre coppie di marito e moglie formate da Gian Luca Tumino (Bogdanovic) e Valeria Fisichella (Sylviane), Salvo Fresta (Kromov) e Paola Francesca Natale (Olga), Antonio Cappetta (Pritschitsch) e Sabrina Messina (Praskovia).
Lo spettacolo viene eseguito nella traduzione italiana con sopratitoli in italiano e inglese. Ecco nel dettaglio il calendario delle sette recite. Due le rappresentazioni serali alle 20.30: domenica 10 dicembre (turno A) e la recita di mercoledì 13 (turno B). Cinque le repliche pomeridiane che avranno inizio alle 17.30: martedì 12 (turno S2), giovedì 14 (turno S1), venerdì 15 (turno C), sabato 16 (turno R), domenica 17 (turno D). Lunedì 11 riposo.
Come si è anticipato, solo per la prima del 10 dicembre, verrà trasmessa la diretta streaming sul maxischermo di piazza Università, grazie al servizio tecnico prestato da Zammù Tv, la web tv dell’Università di Catania, in collaborazione con i tecnici del Bellini, nell’ambito della sinergia istituzionale tra Teatro e Ateneo.
Ed è già corsa al biglietto per non perdere i tre atti musicati da Lehàr sullo spigliato e brillantissimo libretto che Victor Leon e Leone Stein trassero dalla commedia L'Attaché d'ambassade di Henri Meilhac. Dal trascinante “È scabroso le donne studiar” all’incantevole Lied di Vilja fino al valzer “Tace il labbro”, per non citare che alcuni pezzi, c’è nel capolavoro del compositore ungherese tutta la spensieratezza della Belle Époque viennese, appena velata però di un’impalpabile malinconia, forse disillusione, quella di un mondo che s’apprestava, come è stato scritto, ad una “gaia apocalisse”.
Erano gli ultimi giorni, per dirla con Karl Kraus, di un’umanità inconsapevole, condizionata dalla facciata dell’Impero, ignara dell’imminente crollo delle Aquile, cieca e sorda a segnali eppure inequivocabili, insensibile ai venti di guerra. Poche le eccezioni in un universo chiuso, propenso a rifugiarsi nella magnifica illusione che l’operetta, genere teatrale allora di punta, incarnava alla perfezione. Nel 1905, Lehàr era ancora poco affermato, la concorrenza spietata e fu tra mille impedimenti che La vedova allegra debuttò il 30 dicembre al Theater an der Wien, celebri protagonisti Mizzi Günther e Louis Treumann, con l’autore sul podio. La raffinata partitura, con chiari riferimenti a Puccini, Debussy e a quel Richard Strauss che venti giorni prima aveva debuttato a Dresda con la sua Salome, pretendeva un’orchestra di grandi e inconsuete dimensioni per un’operetta. E venne giudicata troppo sensuale.
Ma i presunti difetti si rivelarono qualità e, unite al libretto incalzante e ben congegnato, svilupparono un passaparola che sera dopo sera portò ad un trionfo imperituro senza precedenti. La creazione di Lehár era ed è rimasta una festa musicale che da oltre un secolo conquista gli spettatori ad ogni latitudine. L’apoteosi della danza, per continuare nel gioco di citazioni, l’ebbrezza che suscita predispongono lo spettatore alla necessaria leggerezza per liquidare con un sorriso il cinismo dei cacciatori di dote, in una società dominata – ieri come oggi – dal denaro, dal potere, dal sesso. Senza perciò perdere la speranza che amore e felicità possano talvolta avere la meglio. E sia pure per un attimo, tutto si dimentica nel vortice cadenzato di una mazurka, tutto lenisce il languore di un valzer lento che sembra non dovere mai finire. Info www.teatromassimobellini.it

Fabio Volo a Catania per la prima presentazione in Sicilia del suo ultimo romanzo

L’evento è organizzato da Libreventi in collaborazione con Teatro Brancati,
Four Points by Sheraton Catania Hotel e Fondazione Oelle Mediterraneo Antico


CATANIA – Scegliere tra la dimensione dell’«io» e quella del «noi», tra l’autoreferenzialità dello status di single e la sinergia della coppia. Essere disposti o meno a fare un passo indietro per accogliere l’altro ed essere in due. S’incentra su questo bivio sentimentale l’ultimo romanzo di Fabio Volo, "Quando tutto inizia”, edito per i tipi di Mondadori, che ha rapidamente scalato la classifica delle vendite, primo da settimane, a confermare il successo di uno scrittore che da oltre un lustro concepisce e regala a migliaia di lettori appassionanti bestseller.
“Quando tutto inizia” è già un caso letterario e cresce l’attesa per la prima presentazione in Sicilia, organizzata da Libreventi in collaborazione con il Teatro Brancati, il Four Points by Sheraton Catania Hotel e la Fondazione Oelle Mediterraneo Antico. L’appuntamento è per sabato 9 dicembre alle ore 11.30, al Teatro Brancati. A dialogare con l’autore sarà la giornalista Anna Mallamo, autorevole critico letterario e cinematografico, caposervizio delle pagine culturali e di spettacolo del quotidiano “La Gazzetta del Sud”.
“Quando tutto inizia” racconta per flash back una tormentata storia d’amore. Silvia e Gabriele s’incontrano in primavera, quando i vestiti sono leggeri e la vita sboccia per strada, entusiasta per aver superato un altro inverno. La prima volta che lui la vede è una vertigine. Lei non è una bellezza assoluta, immediata, abbagliante, è il suo tipo di bellezza. Gli bastano poche parole per perdere la testa: scoprire che nel mondo esiste qualcuno con cui ti capisci al volo, senza sforzo, è un piccolo miracolo, ti senti meno solo. Fuori c'è il mondo, con i suoi rumori e le sue difficoltà, ma quando stanno insieme nel suo appartamento c'è solo l'incanto: fare l'amore, parlare, essere sinceri, restare in silenzio per mettere in ordine la felicità. Fino a quando la bolla si incrina, e iniziano ad affacciarsi le domande. Si può davvero prendere una pausa dalla propria vita? Forse le persone che incontriamo ci servono per capire chi dobbiamo diventare, e le cose importanti iniziano quando tutto sembra finito?
Sono interrogativi che fanno parte della vita di tanti. E i lettori di Volo hanno sempre letto i suoi libri riconoscendo nelle parole e nelle trame una parte di se stessi. È stato così fin dal romanzo d'esordio, “Esco a fare due passi” (2001), primo di una serie di straordinari record di vendite. A Volo bisogna dunque riconoscere il merito di esser riuscito a portare in libreria un numero gigantesco di persone che di solito ai libri preferivano altre forme di intrattenimento. Così, oggi Fabio Volo è forse lo scrittore di maggior successo in Italia.
Dopo un esordio quasi casuale come cantante, il decollo di Fabio è arrivato con la popolarità dei suoi programmi alla radio e quindi con i libri, i film e la televisione. Da allora Fabio Bonetti in arte Fabio Volo non si è mai fermato. Oggi è attore richiestissimo, showman della tv, conduttore radiofonico e soprattutto scrittore puntualmente in vetta alle classifiche dei libri. Istrionico, creativo, ma sempre scanzonato, semplice e alla mano com'era all'inizio della sua più che brillante carriera. I fa siciliani lo conoscono bene. L’incontro di Catania segna perciò un graditissimo ritorno.
 

XVI edizione del Premio Domenico Danzuso


A Roberto Laganà, Nino Lombardo e Fabio Armiliato, i premi alla carriera

Prestigiosa terna per la XVI edizione del Premio Domenico Danzuso

Il riconoscimento per la critica a Italo Moscati. Nel corso della serata, condotta da Marina Cosentino, che si svolgerà nel Teatro Sangiorgi martedì 12 dicembre alle 18, premiati anche Gino Astorina, Barbara Giordano, la scuola di giocoleria di Gammazita e  il giovane scenografo Antonino Viola



    CATANIA – Roberto Laganà, Nino Lombardo, Fabio Armiliato: è questa la magnifica terna dei premiati alla carriera per la XVI edizione del Premio Domenico Danzuso, giornalista catanese scomparso nel 2000 e che, come ricorda Maurizio Scaparro, fu per oltre mezzo secolo “l'alfiere di una critica pacata, intelligente, costruttiva, concepita per migliorare e far crescere comunità, quelle della prosa e del melodramma, anima e coscienza di una società ben più ampia”.

    Nel corso della serata di gala che il 12 dicembre alle ore 18 sarà condotta da Marina Cosentino, nel Teatro Sangiorgi saranno consegnati anche altri riconoscimenti: al prestigioso critico Italo Moscati, allo show man Gino Astorina, all’attrice Barbara Giordano, alla Scuola di Giocoleria di Gammazita e al giovane scenografo Antonino Viola. E ritroveremo sul palco Lina Polizzi  Danzuso,  vedova del critico e “anima” del premio.

    Fabio Armiliato, impegnato a Catania nelle prove della 'Vedova allegra", è uno straordinario tenore che ha calcato i più prestigiosi palcoscenici del mondo, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, dall’Arena di Verona alla San Francisco Opera, dall'Opéra di Parigi alla Staatsoper di Vienna, riscuotendo ovunque un grande successo. Per anni ha fatto coppia, anche sul palcoscenico, con Daniela Dessì, prematuramente scomparsa nel 2016. La notorietà di Armiliato è stata accresciuta dall’aver recitato e cantato nel film di Woody Allen "To Rome with Love".

    Roberto Laganà, raffinato regista e sontuoso scenografo, è stato impegnato nei  teatri lirici e di prosa di tutto il mondo, nel corso di una lunghissima carriera che lo ha visto ricoprire incarichi importanti, come quello di direttore degli allestimenti scenici al Teatro dell’Opera di Roma.

    Nino Lombardo ha inanellato, da pianista e compositore, oltre mezzo secolo di successi, partendo dai “favolosi” anni Sessanta e imponendosi nel musical e nel varietà a fianco di Pippo Baudo, ma anche nella pionieristica Radio Catania della Rai e poi in prestigiose tv private.

    Quanto a Moscati, scrittore, sceneggiatore, regista, oltre che critico televisivo, teatrale e cinematografico, rappresenta una figura di intellettuale a tutto tondo che dà lustro all’Italia.

    Non ha bisogno di presentazioni Gino Astorina, show man e autore, amatissimo dal pubblico catanese e non solo. E fa piacere ricordare come Barbara Giordano, eccellente giovane attrice, sia figlia di quel mostro sacro della prosa che fu Mariella Lo Giudice. Manola Micalizzi, presidente di Gammazita, riceverà il premio per la Scuola di Giocoleria che l’associazione ha sviluppato all’ombra del Castello Ursino, formando giovanissimi al teatro da strada. Riconoscimento anche ad Antonino Viola, giovane scenografo che a 24 anni ha ottenuto il massimo riconoscimento per la Scenografia nel Premio Nazionale delle Arti Claudio Abbado.

    A selezionare i premiati del Danzuso è stata come sempre una giuria di grande prestigio,  presieduta dal regista Maurizio Scaparro e che annovera tra i componenti il critico teatrale Andrea Bisicchia.

    Nel corso della serata,  com'è ormai consuetudine, uno studente meritevole dell’Accademia di Belle Arti – istituzione che ha realizzato, con quello straordinario grafico che è Gianni Latino, il marchio del Premio Domenico Danzuso – riceverà una Borsa di studio del Lions Club Catania Host.

    Quest’anno il Premio Domenico Danzuso, nato da un’idea di Tony Maugeri e patrocinato dal Comune di Catania, si è ancor di più aperto alle istituzioni culturali e ha visto crescere il numero degli enti promotori. Oltre a Scam, Accademia, Lions e Teatro Stabile, ai quali si erano già aggiunti il Massimo Bellini, il Brancati e l’Istituto siciliano di Storia dello spettacolo, hanno fatto il loro ingresso nella “famiglia” anche Assostampa Sicilia, Fondazione Domenico Sanfilippo, Istituto musicale Vincenzo Bellini, Soroptimist e Fondazione Marilù Tregua. Il coordinamento organizzativo è curato come sempre da Vittoria Napoli. Da sottolineare anche il contributo degli sponsor tecnici: Vision Sicily, Asmundo di Gisira art market living boutique e Mario Russo abbigliamento donna.



DOMENICO DANZUSO

    Critico drammatico, pluripremiato vincitore del Flaiano, del Randone e della Lente d’oro, autore di innumerevoli articoli pubblicati sul quotidiano “La Sicilia” e importanti riviste del settore (“Sipario”, “Prima Fila”, “Hystrio”), Danzuso ha firmato insieme a Giovanni Idonea alcuni tra i più importanti contributi sulla storia teatrale etnea, come testimoniano i volumi “Musica, musicisti e teatri a Catania” e “Memorie storiche del Teatro Massimo Bellini”. È stato anche docente di Storia dello spettacolo dell’Accademia di Belle Arti, consigliere d’Amministrazione dell’Istituto Bellini, proboviro dell’Assostampa, socio del Lions e della Scam.

ArancinArt 2017







Nella suggestiva cornice della rinata Piazza Botteghelle, a Fiumefreddo di Sicilia, oggi seconda giornata di “ArancinArt – Festa delle arti e dell’antica gastronomia siciliana”. Dopo l’enorme successo della prima giornata, che è coincisa con i festeggiamenti di Maria SS. Immacolata, Protettrice di Fiumefreddo di Sicilia, continua oggi, sabato 9, dalle 16 alle 22, e domani, domenica 10, dalle 10 alle 22, la manifestazione organizzata dall’associazione Zzenia col patrocinio dell’assessorato agli eventi, retto da Maria Azzia, e con la preziosa collaborazione della neonata Pro Loco, della Parrocchia Maria SS. Immacolata e della Consulta giovanile di Fiumefreddo. Anche stasera mercatini natalizi, esposizioni pittoriche e fotografiche, animazione per bambini, il Muro delle Parole in Arte con poesie e stralci di romanzi di poeti e scrittori locali ove si potrà scrivere anche i propri versi, visite guidate, pregiati presepi orientali realizzati a mano da Andrea Romano, artisti di strada, le campagne di Croce Rossa Italiana, l’arancino ovviamente in e per tutti i gusti e gli spettacoli per adulti  e bambini. Sabato 9, a partire dalle 19, il ballo travolgente dei “Sicania West Country” e a seguire lo spettacolo musicale offerto da Pro Loco con il “Crazy Trio”.





Domenica 10 dicembre si partirà alle 10 ed oltre ai mercatini natalizi, alle esposizioni pittoriche e fotografiche, all’ animazione per bambini, al Muro delle Parole in Arte con poesie e stralci di romanzi di poeti e scrittori locali ove si potrà scrivere anche i propri versi, le visite guidate, i pregiati presepi orientali realizzati a mano da Andrea Romano, dalle 9:30 alle 16:30, si potrà prender parte a diversi turni di visite guidate per scoprire le meraviglie della Chiesa Madre, a cura della Pro Loco e della Parrocchia Maria SS. Immacolata, la poesia del mimo violinista, alle 19 arrivano Pjmasks per i più piccoli, a seguire la nota attrice e regista Maria Rita Leotta reciterà “U cummattimentu di Orlandu e Rinaldu” tratto dalla Centona di Nino Martoglio. Dopo la premiazione del concorso indetto dalla Pro Loco “Fiumefreddo fra arte e storia” e poi la serata si scalderà con la musica degli “Ultimo momento”. Una vera e propria Festa delle arti, degli antichi mestieri e delle antiche tradizioni siciliane. Impossibile mancare!