giovedì 17 settembre 2015

Prima Presentazione del libro “Come fossi una bambola” di Emma La Spina


 
 
Sabato 19 Settembre 2015 ore 17.30, nella Biblioteca Comunale “G. Verga” in Via dello Stadio, 19 a Sant’Agata Li Battiati si terrà la prima presentazione del libro “Come fossi una bambola” di Emma La Spina, autrice del bestseller “Il suono di mille silenzi” (edizioni Piemme). Per l’occasione interverranno: l’Avv. Carmelo Galati (Sindaco di Sant'agata Li Battiati), la dott.ssa Grazia Calanna (giornalista de “La Sicilia” e Direttrice della rivista l’EstroVerso) e il saggista Dario Matteo Gargano. Letture a cura di Sabrina Consoli.

 

“Sarebbe bello fosse una storia d’altri tempi, quella di Giovanna, Simona, Tiziana e Barbara. Invece è drammaticamente recente - dichiara Emma La Spina -. Tutte e quattro hanno vissuto l’infanzia in un istituto religioso per bambine abbandonate. Tutte uguali, come sfornate con lo stampino, i vestitini bianchi e i capelli a caschetto, tagliati con la scodella. Uno stampino che gli hanno imposto a forza. Con in fondo al cuore il bisogno disperato di una mamma e la dura realtà quotidiana da affrontare, fatta di solitudine, durezza e privazione. Scontano  la pena di essere figlie di una qualche colpa, con l’oscura consapevolezza che un posto sicuro per loro forse non ci sarà mai.  Tiziana aveva una bambola senza un braccio che le dava sicurezza mentre assisteva al via vai di uomini in casa, «stai buona che mamma lavora». Poi un giorno le hanno tolto entrambe, mamma e bambola, senza darle niente in cambio, solo gelo. Meglio non averla mai conosciuta o non ricordarsela più, la mamma. Come Giovanna, Simona e Barbara, gettate via da donne che il parto non ha reso madri. I loro sogni non dovranno mai fare i conti con la realtà. Bambine, ragazze e poi donne, insieme fin da quando hanno memoria, senza mai essere davvero amiche perché nella giungla c’è spazio solo per la lotta alla sopravvivenza. Intrecceranno i loro destini, diversi ma in fondo uguali: amori facili, violenti e umilianti, il corpo e il cuore sempre in svendita. Perché è facile diventare e restare vittime alla mercé di chiunque quando non si è state amate”.

 

Emma La Spina è nata nel 1961 e vive in Sicilia. In Il suono di mille silenzi, apparso anche nelle classifiche dei quotidiani italiani, racconta la sua storia, che prosegue in Mille volte niente. Moltissimi lettori si sono appassionati alla sua vicenda, manifestando la loro solidarietà con lettere e messaggi web.

 

 

La nuova stagione del Teatro Stabile di Catania: “Fatti non foste a viver come bruti”

 
 
CATANIA – Una stagione sotto il segno del padre Dante. «Ad ogni spettacolo, in base al tema e al genere, gli attori protagonisti leggeranno un canto della Divina commedia», così spiega Giuseppe Dipasquale lanciando la nuova stagione 2015/16 del Teatro Stabile di Catania. E dantesco è il motto che segna il nuovo cartellone, impaginato dal direttore del Teatro Stabile di Catania all’insegna di “Fatti non foste a viver come bruti”, l’ammonimento che Ulisse eleva dal girone dei fraudolenti nell’Inferno (Canto XXVI, verso 119).

«Abbiamo scelto un forte monito culturale – sottolinea Dipasquale - rivolto a quanti capiscono, e ancor più a quanti non capiscono, che il destino proprio dell’uomo (“considerate la vostra semenza”) è tutto in quel “seguire virtute e canoscenza”. Il teatro è in ciò veicolo primario di cultura, sapere, virtuoso confronto. Un ruolo che la società e la classe politica dovrebbero avere ben chiaro, evitando di considerare la cultura in genere come l’ultima voce dell’economia».

In questa visione, in illuminata controtendenza e nonostante la crisi, il cartellone 2015-2016 presenta alla Sala Verga 10 spettacoli di cui ben 5 prodotti o coprodotti dallo Stabile etneo. Basta scorrerli in rapida carrellata per fare emergere la forte pregnanza dei titoli e, come brevemente vedremo, le loro forti tematiche (la follia e bestialità umane, la crisi della società occidentale e altro ancora), che virgolettiamo di seguito per maggiore evidenza. E cospicua si rivela la presenza di prestigiosi artisti del panorama teatrale nazionale. Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini rinnovano il sodalizio registico con Giuseppe Dipasquale, in veste di regista anche Alessandro Gassman che dirige Anna Foglietta. Un lungo elenco che annovera, tra gli altri, Geppy Gleijeses, Alessandra Costanzo, Paolo Graziosi, Laura Marinoni, Mimmo Mignemi, Eros Pagni, Massimo Popolizio nella doppia veste di attore e regista, Elisabetta Pozzi, Umberto Orsini, Stefania Rocca e Franco Castellano, Angelo Tosto. Accanto a loro registi, autori, scenografi, costumisti, musicisti, a vario titolo coinvolti negli allestimenti: da Claudio Fava a Pascal Rambert, da Maurizio Balò ad Antonio Fiorentino a Mario Incudine, da Luca De Fusco a Paolo Magelli, da Franco Però a Marco Sciaccaluga e Walter Pagliaro. Nomi tutti che non hanno bisogno di presentazioni.

Ma andiamo con ordine, cominciando dalle produzioni che vedono impegnato l’ente. Il tema della “bestialità umana” è trattato da Luigi Pirandello nell’ambito del genere grottesco in L'uomo, la bestia e la virtù, regia di Giuseppe Dipasquale, costumi Adele Bargilli, scene Paolo Calafiore, musiche Mario Incudine; con Geppy Gleijeses, Marco Messeri, Marianella Bargilli insieme a Mimmo Mignemi (produzione Teatro Stabile di Catania e GITIESSE- Artisti riuniti, dal 13 al 29 novembre 2015).

La “follia in epoca moderna” è la tematica del dramma La pazza della porta accanto, novità assoluta di Claudio Fava, ideazione scenica e regia di Alessandro Gassman; con Anna Foglietta e Alessandra Costanzo, Angelo Tosto (produzione Teatro Stabile di Catania e Teatro Stabile dell'Umbria, dal 9 al 23 dicembre 2015).

Alla “nascita della civiltà occidentale” si lega la tragedia greca, di cui è paradigma l’Orestea eschilea, che verrà proposta in due parti: Agamennone (dal 28 dicembre 2015 al 3 gennaio 2016) e Coefore/Eumenidi (dal 4 all'8 gennaio 2016). La regia è di Luca De Fusco, scene di Maurizio Balò, costumi di Zaira De Vincentiis, coreografie Noa Wetheim, musiche di Ran Bagno, adattamento vocale di Paolo Coletta; con Mariano Rigillo, Elisabetta Pozzi, Angela Pagano, Gaia Aprea, Claudio Di Palma Giacinto Palmarini, Anna Teresa Rossini, Paolo Serra (produzione Teatro Stabile di Napoli, Teatro Stabile di Catania).

“La società irrisa” è il risvolto del vaudeville di Labiche La cagnotte, che andrà in scena per la regia di Walter Pagliaro, scene e costumi di Luigi Perego, musiche di Germano Mazzocchetti, con Pippo Pattavina, Valeria Contadino, Margherita Mignemi (produzione Teatro Stabile di Catania, dal 22 gennaio al 7 febbraio 2016).

Il Re Lear shakespeariano tratta invece “la tragedia dell’ingratitudine”; la regia è di Giuseppe Dipasquale, con Mariano Rigillo nel ruolo del titolo e Anna Teresa Rossini. Si ricompone il trio che ha portato allo straordinario successo di Erano tutti miei figli, campione d’incassi in tournée per ben ultime tre stagioni (produzione Teatro Stabile di Napoli - Teatro Stabile di Catania, dove si darà l’anteprima assoluta, dall'1 al 17 aprile 2016).

E veniamo alle produzioni ospiti. Della “crisi della società occidentale” è emblematico specchio la commedia Scandalo, del corrosivo Arthur Schnitzler; la regia è di Franco Però, scene Antonio Fiorentino, costumi Andrea Viotti, musiche Antonio Di Pofi; con Stefania Rocca e Franco Castellano (coproduzione Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia, Artisti Riuniti e Mittelfest 2015, dal 23 al 28 febbraio 2016).

Quando e dove lo Stato latita, prospera “la società altra”, alternativa cioè all’ordine costituito, quella descritta nel dramma Il sindaco del rione Sanità di Eduardo De Filippo; la regia è di Marco Sciaccaluga, scene di Guido Fiorato, costumi di Zaira de Vincentiis, luci di Sandro Sussi, musiche di Andrea Nicolini; con Eros Pagni, primo attore non napoletano a trionfare nel ruolo di Eduardo (coproduzione Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile di Napoli dall'1 al 6 marzo 2016).

Della “crisi dell’arte” ci parla la commedia Repetition (La prova), testo, regia e coreografia di Pascal Rambert, scene Daniel Jeanneteau, luci Yves Godin, musiche Alexandre Meyer; con (in ordine alfabetico) Anna Della Rosa, Laura Marinoni, Luca Lazzareschi, Giovanni Franzoni (produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, dal 15 al 20 marzo 2016).

Sulla “crisi economica” porta a riflettere la commedia di Arthur Miller Il prezzo, traduzione di Masolino D’Amico, regia Massimo Popolizio, scene Maurizio Balò, costumi Gianluca Sbicca, luci Pasquale Mari; con Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale, Elia Schilton (produzione Compagnia Orsini, dal 19 al 24 aprile 2016).

“La giungla della città” con le sue insidie è al centro del dramma Quai Quest (Approdo di ponente) di Bernard-Marie Koltès, traduzione Saverio Vertone, regia Paolo Magelli, dramaturg Zelika Udovicic, scene Lorenzo Banci, costumi Leo Kulas; musiche Arturo Annecchino; con Valentina Banci e Paolo Graziosi.

Info campagna abbonamenti: botteghino Teatro Verga, via Giuseppe Fava 35, tel. 095 7310888, abbonati@teatrostabilecatania.it, www.teatrostabilecatania.it Prolungamento prelazione per tutti i turni, dal 7 al 17 settembre 2015. Costi invariati rispetto alla scorsa stagione. Abbonamento a 8 spettacoli (6 fissi e 2 a scelta): Turno Prime €140, Turni D (domenicali pomeridiani) €140; Turni Aziendali (pomeridiani e serali infrasettimanali): in azienda €100, botteghino teatro €110; Turni Primo Sabato Serale-Secondo Sabato Serale: in azienda €120, botteghino €130; Turni AZ/diurna-AZ/C.C. pom. AZ/fer. pom. (sabato pom.): in azienda €105, botteghino €115. Abbonamento giovani: a posto fisso e prenotazione libera €70. Abbonamenti liberi a 8 spettacoli a scelta su tutto il cartellone: Turni serali €110, Prezzo speciale giovani €70; a 6 spettacoli, Turni serali €55 (solo per i giovani).

venerdì 11 settembre 2015

Festival Belliniano 2015: parata di stelle per “Zaira & 5 Composers Opera Gala” a Taormina

 
 
A dominare il prossimo week end artistico e culturale sarà in Sicilia la settima edizione del Festival Belliniano fondato e diretto da Enrico Castiglione, promosso dalla Regione Siciliana-Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo, nonché dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il festival propone due appuntamenti da non perdere in uno dei siti classici più ammirati al mondo, il Teatro Antico di Taormina.

Un evento nell'evento è infatti quello che si prepara per sabato 12 settembre nella splendida cornice della Perla dello Ionio. Parliamo di ”Zaira - 5 Composer Opera Gala", una una serata interamente dedicata ai più importanti compositori italiani d'opera, in ordine cronologico Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, di ognuno dei quali verrà rappresentata un'intera scena d'opera, tratta da uno dei loro capolavori. L’allestimento sarà affidato a due nomi di spicco come il regista macedone Dejan Proshev, applaudito  in tutto il mondo, e la costumista palermitana Sonia Cammarata, da diverse stagioni protagonista a Taormina con le sue raffinate creazioni.

Canteranno artisti di fama internazionale, come il tenore macedone Gjorgji Cuckovski e il tenore rivelazione Dario Di Vietri, reduce dal successo all’Arena di Verona, il soprano turco Gonca Dogan, vincitrice del Premio Bellini nell’ambito del concorso di canto “Marcello Giordani”, il mezzosoprano Irene Molinari e il baritono Giovanni Di Mare, entrambi da annoverare tra i nomi di spicco delle prestigiose produzioni operistiche messe in scene quest’estate a Taormina da un regista e scenografo di fama internazionale come Enrico Castiglione. Al pianoforte il maestro Milo Longo, anch’egli già molto apprezzato per le sue precedenti esibizioni al Teatro Antico nelle stagioni liriche firmate da Castiglione.

E veniamo ai dettagli del ricchissimo programma, una variegata antologia che accenderà l’entusiasmo degli appassionati e prevede, tra le chicche, anche brani della belliniana Zaira, rara ma affascinante partitura del Cigno etneo. La cantante Gonca Dogan eseguirà Col sorriso d'innocenza” da Il Pirata di Bellini, Al dolce guidami castel natio” da Anna Bolena di Donizetti, e le arie pucciniane Signore ascolta” da Turandot e “Mi chiamano Mimì” da La Bohème, per concludere con la celeberrima Casta Diva” da Norma.

Tre brani emblematici per il registro contraltile di Irene Molinari: “Una voce poco fa” dal Barbiere di Siviglia, “Se Romeo t'uccise un figlio” da I Capuleti e i Montecchi di Bellini; “Oh mio Fernando” da La Favorita di Donizetti. Dario Di Vietri accosterà alla verdiana “Celeste Aida” due arie pucciniane, “E lucevan le stelle” da  Tosca e “Nessun dorma” da Turandot. Gjorgji Cuckovski sceglie La Bohème di Puccini, di cui canterà “Che gelida manina”, oltre ad altri brani del suo repertorio. Giovanni Di Mare interpreterà di Bellini l'aria di Filippo da Beatrice di Tenda e Ah, per sempre io ti perdei” da I Puritani”; e ancora l’aria di Dulcamara “Udite, o rustici” da L’elisir d’amore donizettiano e la travolgente Calunnia” rossiniana. La locandina riserva ancora straordinari duetti e sorprese.

Il gala regalerà insomma agli spettatori presenti a Taormina due ore di grande lirica partendo dalla Zaira di Vincenzo Bellini e spaziando con un’antologia tratta dalle opere più belle e celebri della storia del Melodramma italiano, marchio distintivo nel mondo non solo della nostra Arte e della nostra Musica, ma anche della nostra identità di Italiani.

"Zaira - 5 Composer Opera Gala" sarà una festa dell'Opera che, ruotando intorno alla figura del Cigno di Catania, celebrerà Bellini e i nostri massimi operisti.

 

            Domenica 13 settembre 2015, sempre alle ore 21.30, al Teatro Antico di Taormina andrà in scena Il lago dei cigni, il più affascinante e misterioso balletto romantico, nella spettacolare rivisitazione di Fredy Franzutti, uno dei coreografi più apprezzati nel panorama internazionale, che lo ambienta nella Baviera "fin de siècle" di Ludovico II, il quale fu dichiarato pazzo e deposto proprio nel periodo della composizione di questo capolavoro: citazione diretta è nella scenografia, che rappresenta il favoloso Castello di Neuschwanstein, dimora privata di Ludwig.

Il clima romantico che si respira dall'inizio alla fine del balletto proviene da tutto un filone della letteratura mitteleuropea che Franzutti fa propria con citazioni disseminate nella drammaturgia del soggetto. L’edizione del Balletto del Sud ha il merito di rendere più esplicite, e senza forzature, alcune prospettive già presenti nella concezione musicale - e vita personale - di Čajkovskij, nelle quali anche l'uomo di oggi può ritrovare suggerimenti o spunti per una riflessione attuale che risolva la sua eterna crisi d'identità.

Lo spettacolo, che Vittoria Ottolenghi ebbe a definire "trionfale", è realizzato con ballerini di straordinaria qualità, eccezionali solisti ed étoiles internazionali, con sfarzo di costumi e scene a trasformazione che ricordano il cinema di Visconti. È stato scritto che "nessuna compagnia italiana e poche in Europa come il Balletto del Sud possono vantare tale repertorio e preziosità di allestimenti".

La settima edizione del Festival Belliniano, subito dopo la programmazione al Teatro Antico di Taormina, proseguirà a Catania dal 23 Settembre al 3 novembre, con una ricca serie di rappresentazioni, eventi e concerti che vedranno protagonisti il Coro della Cappella Musicale del Duomo di Catania, una delle migliori realtà corali siciliane diretta da Nunzio Schilirò, che ne eseguirà le messe per coro ed orchestra, nonché mostre e proiezioni che renderanno omaggio a Vincenzo Bellini, vero ed unico ambasciatore di Catania nel mondo.

Il programma completo è consultabile sui siti www.bellinifestival.org e www.festivaleuromediterraneo.eu

Biglietti: circuiti ticketone.it - boxofficesicilia.it - Infoline 347 49 84 540 - Autobus Service 095 7158113