giovedì 31 ottobre 2013


 
 
 
A Catania, successo per il convegno, in tre giornate di studio,
“Baroni, Bombe e Balilla nella città dalle cento campane”
sull’opera letteraria “Un posto tranquillo”
dello scrittore Enzo Marangolo

 

Concluso con successo, alle “Ciminiere” di Catania, con il gratuito patrocinio della Provincia Regionale di Catania, il convegno “Baroni, Bombe e Balilla nella città dalle cento campane” sull’opera letteraria “Un posto tranquillo”, dello scrittore acese Enzo Marangolo articolato in tre giornate di studio a cura della direzione di Prova d’Autore & Lunarionuovo e del gruppo Cias (Convergenze Intellettuali Artistiche di Sicilia). “La mia intenzione di organizzare questo convegno - ha dichiarato il prof. Mario Grasso -, è scaturita dagli stimoli provocati dalle rievocazioni che dell’amico scrittore mi è capitato sentire da Enzo Mellia, (poeta non meno di quanto, professionalmente, stimatissimo penalista) in tutte le nostre amicali, non rare, occasioni di incontri e divagazioni su argomenti letterari. Aggiungo che, oltre alle pregresse esperienze come, tra tante altre, i convegni su Bartolo Cattafi, Angelo Maria Ripellino e Umberto Barbaro, mi ha rafforzato in questa decisione il poter disporre della collaborazione scientifica dei sodali del gruppo Cias (Convergenze Intellettuali e Artistiche di Sicilia) che ho l’onore di coordinare”. Provenienti da tutta la Sicilia, con la sola eccezione dello scrittore fiorentino Stefano Lanuzza, hanno animato il convegno numerosi relatori. Nella giornata conclusiva di domenica apprezzamenti per gli interventi critici di: Grazia Calanna con “Slanci, silenzi e scenari (in un soffio vitale)”, Gaetano Vincenzo Vicari con “I colori di Un posto tranquillo”, Roberta Musumeci con “Un posto tranquillo: ciak, si gira!”,  Gaetano Cellura con “Bell’Acireale ai margini della guerra”, Massimiliano Magnano con “Quel sottile velame” e, infine,  Stefano Lanuzza con “Un posto tranquillo?”. “Pubblicheremo subito gli atti, con l’auspicio che possano costituire testimonianza analitico-critica di singolare importanza, dopo mezzo e passa secolo dalla prima edizione del romanzo – ha sottolineato il prof. Grasso in chiusura di convegno -. Il tutto grazie alla generosità dei relatori e dell’editrice di Prova d’Autore Nives Levan, che ha sostenuto l’intera organizzazione, compresa la realizzazione della mostra fotografica, dell’artista Gessica Scandura, su alcuni luoghi del romanzo”.  Ricordiami, infine che, nelle prime due giornate di studio sono intervenuti con le rispettive relazioni: Mario Grasso, Una pecora rossa nella grigia città degli inquadrati;  Sonia Baglieri, Il triplice volto di Un posto tranquillo;  Valeria Spallino, Il fermo immagine della guerra;  Flora Somma; Gli ispettori di un posto tranquillo; Ilary Tiralongo; Slowly Going: Ombre sulla rena;  Stefania Calabrò; Paradiso e qualche purgatorio in un posto tranquillo; Massimiliano Raciti: L’arte degli eterni equilibri; Enzo Mellia; Testimonianze;  Salvatore Scalia; Da podestà a sindaci, i baroni di Acireale modello di trasformismo; Renata Governali; Sfiorati ma non toccati;  Daniela Saitta; Sbarco in provincia. Attese, silenzi e ironie nella Sicilia delle svolte mancate; Cristina Arizzi; Il realismo di una città “che non conclude nulla”; Francesco Foti; Sonorità di un posto tranquillo tra grilli e cicale; Francesca Taibbi; Linearità linguistica e diegetica in Un posto tranquillo;  Claudia Russo; Enzo Marangolo e la finestra chiusa sul mondo; Luigi Carotenuto. Un posto tranquillo: sogni fumosi in una città siciliana.

Scatti di alcuni momenti del convegno:





 

 

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