LE CONFESSIONI DI UN ORFANO D’ARTE AL MUST EMANUELE SALCE CON “MUMBLE MUMBLE” AL MUST
LE CONFESSIONI
DI UN ORFANO D’ARTE AL MUST
EMANUELE SALCE
CON “MUMBLE MUMBLE”
DA VENERDI’ 21
FEBBRAIO 2020 ORE 21 AL MUST MUSCO TEATRO
CATANIA – Mumble Mumble
è uno spettacolo, come ha scritto Franco Cordelli su Il Corriere della
Sera “di profonda radice comica, o meglio umoristica, meglio ancora
sarcastica - tale da poterlo accostare a... Carlo Verdone in Tali e Quali o
Roberto Benigni in Cioni Mario o Fiorello” e nel quale Emanuele Salce
narra impudicamente le vicende di due funerali e mezzo (e le gesta dei
protagonisti che in quei giorni si distinsero...).
Quello di suo padre Luciano
Salce, quando aveva poco più di vent'anni e, reduce da una nottata di
eccessi etilici, si trovò a dover gestire da solo l'accadimento affrontando,
nelle condizioni peggiori, una realtà a lui sconosciuta ed assai scomoda fra
para-parenti a caccia di lascito, addetti alle onoranze funebri che lo
inseguivano con cataloghi di bare e la ragazza per cui spasimava che non gli si
concedeva. E quello del padre putativo Vittorio Gassman, marito di sua
madre, vissuto da trentenne più lucido e consapevole, in cui si assiste ad un
vero e proprio Carnevale del sacro e del profano, fra autorità politiche
improbabili e presenzialisti d'ogni risma: dai colleghi minori, a venditori
d'automobili, religiosi frustrati, furfanti che nella calca stappavano bottiglie
di vino pregiate per concludere il tutto con la semifinale degli Europei del
2000 Olanda - Italia con scene da stadio.
Salce, mattatore dello spettacolo ha
accanto una degna spalla. Difatti a fare da contraltare in scena
lo spettatore-regista Paolo Giommarelli, ora complice, ora provocatore
della confessione, passando con candida disinvoltura da Achille Campanile a
Petrarca fino ad un trattato di
procto-gastroenterologia.
“Mumble mumble non annoia
nemmeno per un secondo, e mai tradisce la più sfolgorante tradizione della
commedia in cui morte e vita, per decenni, hanno coabitato, con vista sul mondo,
sulla bellezza, sull’eleganza d’autore”, dice dello spettacolo Giuliano
Compagno.
Molti hanno scritto sullo
spettacolo: “Ironico, scanzonato, serio fino alle lacrime, irriverente,
grottesco, comico…tanto comico da offrire allo spettatore un finale che per
l’ultimo quarto d’ora ti toglie letteralmente il fiato dal ridere”. (G.
Moretti –LF Magazine)
“La narrazione, che tocca
prima la morte di Luciano, il padre-regista, poi quella di Vittorio… assume i
connotati di una relazione satirico-grottesca dolorosa, ma volutamente
esilarante”. (R. Sala – Il Messaggero)
Un atto unico di risate e di
sospese riflessioni che allieterà il pubblico del Must al suo quinto
appuntamento della stagione teatrale 2019/2020.
Prima rappresentazione:
Venerdì 21 febbraio 2020, alle ore 21,00. Sabato 22 febbraio doppio spettacolo
ore 17,30 e ore 21,00. Domenica 23 febbraio ore
17,30.
Per
informazioni: MusT - MUSCO TEATRO Via
Umberto 312, Catania - Tel. 0952289426.
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