venerdì 22 agosto 2014

Noa conquista il pubblico di Etna in Scena

 
 
 
Amatissima dal pubblico di tutto il mondo per la sua innata capacità di toccare il cuore della gente, osannata dalla critica internazionale per il suo talento artistico che ha incantato il mondo sulle note di “Beautiful That Way”, colonna sonora de “La vita è bella”. Noa torna, dopo quattro anni di silenzio nella duplice veste di interprete ed autrice dei testi per presentare il nuovo album “Love medicine”. Ieri sera ha incantato il pubblico calorosissimo di Etna in Scena a Zafferana Etnea. Con lei sulla scena, coincidendo le tappe siciliane del "Love Medicine Tour" con alcune date italiane, Mira Awad, amica e collega cantante palestinese con cui ha già collaborato in più occasioni. Per metà palestinese e per metà bulgara, la Awad, che è anche attrice, vive a Tel-Aviv. Nata a Rameh, un villaggio palestinese nel nord di Israele, Mira Awad ha sviluppato un'unica fusione di sonorità, combinando Oriente e Occidente, fondendo la lingua araba e i suoi arrangiamenti orientali con le armonie occidentali, creando così un ricco arazzo di suoni. Nel 2009 ha realizzato There must be another way, album di duetti con Noa: con il brano omonimo le due gareggiarono all'Eurovovision Song Contest. Subito dopo uscì col suo disco d'esordio Acrobat. L'ultimo disco è All my faces del 2011. Alla fine del 2012 ha creato l'etichetta Label Free, etichetta indipendente di world music. Mira è anche una famosa attrice - si è distinta nel musical My Fair lady - ha lavorato per sette anni al Cameri theatre dove si è distinta nella messa in scena di Ritorno ad Haifa, basata sullo scritto dell'autore palestinese Ghassan Kanafani. Adesso sta lavorando al teatro arabo-ebraico di Jaffa, basato sull'idea di co-esistenza, dove ebrei e arabi producono spettacoli bi-lingue. Si dichiara pacifista gandhiana. Duetti a parte, Noa ha presentato con successo il suo ultimo disco Love Medicine uscito il 22 luglio. Un lavoro che vede ancora la stretta collaborazione del chitarrista Gil Dor. Il disco vede una sorta di reunion fra Noa, Gil e Pat Metheny, che aveva prodotto vent'anni fa Noa, disco d'esordio dell'israeliana. Metheny ha suonato un assolo nella canzone che ha co-prodotto Eternity in beauty. Altro grande ospite è il cantante spagnolo Joaquín Sabina, che canta con lei You-Tù, un brano in inglese e spagnolo. Il disco ospita anche cover interessanti, come Eternal flame delle Bangles, in un arrangiamento molto originale di Gil Dor, e Happy song di Bobby McFerrin, collaborazione nata dopo un concerto insieme a Tel Aviv un anno fa. Su Love medicine anche Look at the Moon, Don't be afraid of anything, Little star, Love love love, Deep as your eyes, canzoni scritte dalla stessa Noa per il musical su Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla - la vera storia con la partecipazione del Solis String Quartet, ulteriore manifestazione di spiritualità dell'artista.


R.S.

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