al
pubblico con un nuovo progetto musicale, interamente
autoprodotto, accompagnato dalle intense
e travolgenti musicalità del “Barrio Cubano” (nella foto) formato da: Salvo Beffumo (basso), Samuele
D'amico (tastiera), Dario Scimone (tromba), Giuseppe Trovato (trombone), Ivan
Zappalà (coro e percussioni), Salvo Coco (persussioni), Giuseppe Stancanelli (batteria
e tymbales). “La mia musica è il mio regno - dichiara Zappa -. Mi autoproduco da solo,
in casa, scrivendo e arrangiando i miei pezzi. La musica é come uno specchio, hai la
possibilità di riflettere la tua anima, la tua essenza e racchiuderla in questo
piccolo miracolo. Io sono il sovrano del mio regno ma allo stesso tempo dipendo
completamente dallo stesso, perché senza sarei solo Daniele. Spero che guardando nel mio
specchio, chiudendo gli occhi, dopo avere pigiato play, quanti ascolteranno
possano ritrovarsi a guardare anche nel proprio specchio”. In questo secondo album Daniel ha riposto, come in uno scrigno,
sogni e realtà, compiendo un viaggio verso il futuro e facendosi sedurre da suoni e melodie in sintonia con il proprio temperamento. Un lavoro
composto da dodici brani per altrettante storie, solo apparentemente slegate, e
incardinate su temi (sempre attuali) quali: amore, armonia, protesta, ricordi,
tradimenti, orizzonti e, non ultima, la fantasia.
“Uno
scrigno in cui ho toccato per la prima volta argomenti inediti come quello
della donna. Oggi, dopo tanti sacrifici e ostacoli, con i miei compagni di
viaggio, la mia band Barrio Cubano, che, da sempre, mi accompagna in un tour
che non finisce mai, sono riuscito a realizzare un album che racchiude tutto
quello che ero e tutto quello che sono diventato”. Oggi, in un sapiente mix di
sonorità e sperimentazioni acustiche, oltre ai brani tratti dal nuovo album,
gli appassionati del genere potranno ascoltare e ballare al ritmo di una ricca selezione
di pezzi che hanno scritto la storia di Daniel e della sua frizzantissima band.
GRAZIA
CALANNA
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