lunedì 15 febbraio 2016

L’arte e la sensibilità di Maria Privitera acclamata nella propria città alla quale ha donato il dipinto “Giarre figlia dell’Etna”.




 
Maria Privitera
 
 
“Il luogo dove si nasce, il suo territorio e le sue bellezze naturali segnano la vita di tutti gli esseri umani. Per quanto si possa andare lontano, per diverse ragioni, si avverte sempre la nostalgia e la necessità di ritornare nei luoghi che rappresentano le nostre origini, che come le radici di un albero restano attaccate ad esso e al suo tronco per tutta la vita. Ho avuto la fortuna di viaggiare, di essere ospite nei vari incontri culturali in diverse importanti città e luoghi d’Italia (Roma, Taormina, Firenze, Isola di Capri), ma quando rientro nella mia terra in Sicilia, a Giarre, non sono semplicemente a casa, mi sento avvolta nella natura dei luoghi natali che chiamerei proprio l’antica culla della terra di origine dalla quale ci sentiamo tutti confortati e profondamente amati.
Giarre (Ct) è la città che mi ha dato i natali. Città dove vivo, studio ed opero, dove mi lascio affascinare dai luoghi e dalla natura che la circonda, che hanno attratto la mia attenzione sin da bambina e da cui traggo sempre l’ispirazione artistica e poetica. In occasione della ricorrenza del bicentenario della nascita dell’Amministrazione Comunale giarrese, ho ripercorso, con entusiasmo e curiosità, la storia della mia città natale, rivivendo con forte emozione le sue origini storiche, politiche e sociali che ne costituiscono il passato e il presente nella sua quotidianità, immaginando spesso il futuro che verrà. La natura, gli eventi che hanno consentito questa cittadinanza, la sua storia, i luoghi del passato e del presente, sono stati il filo conduttore di questa mia ispirazione artistica. Negli stupendi luoghi giarresi dove regna sovrana la nostra “Etna” quale Patrimonio Mondiale dell’Umanità  si avverte forte e intensa la sicilianità, ci si sente figli suoi come una madre dalla quale si ricevono privilegi e cura, ma anche timori durante le sue eruzioni. Da ciò è nata l’idea del titolo della mia opera artistica : Giarre figlia dell’Etna”. Attraverso questo dipinto, dove non poteva non dominare possente e secolare la nostra Etna un po’ innevata e con una piccola colata lavica,  ho cercato di raccogliere e raffigurare tutti i simboli che hanno caratterizzato l’origine della nostra cittadina.
 
Da sinistra nella foto: Chi.mo Prof.N.Mineo; Artista e Presidente Accademia d’Arte Etrusca C.Arena, Sindaco di Giarre dott.R.Bonaccorsi; Artista M.Privitera, Ass. Pari Opportunità dott.ssa P.Bonaccorsi,
Prof.ssa V.Pulvirenti, dott.ssa J.Scelfo.
 
 
Secondo la tesi maggioritaria il toponimo giarre deriverebbe dall’arabo giarr e si giustificherebbe dall’esistenza nella contrada detta fondaco delle Giarri di risorse naturali ricche di carcare o fornaci attrezzati per la produzione di enormi orci con funzione prevalente di serbatoi d’acqua piovana per il ristoro dei viandanti, ma anche per la conservazione di generi di vettovagliamento. Da ciò, come fatto storico, ho rappresentato sulla tela in primo piano una giara con lo stemma della città di Giarre con le sue “Sette Torri”  al centro, che derivano appunto dallo stemma della Contea di Mascali e dal sistema di fortificazione adottato e costituito appunto da sette torri (o quartieri) di cui Giarre faceva parte, prima che ottenesse la sua autonomia amministrativa,  insieme alle altre che erano Torre Archirafi, Torrerossa oggi nei pressi di Fiumefreddo di Sicilia, Mascali, Torre Malogrado, oggi Sant'Alfio, il Forte di Riposto e Torre presso Mangano. Da questa giara, come simbolo di nascita, s’innalza verso l’alto l’acqua che unita agli altri componenti tutti raffigurati quali l’aria, il fuoco e la terra costituiscono insieme gli elementi della vita. La città di Giarre sin dalla sua nascita pensa in grande e la sua prima pietra miliare è costituita dalla Chiesa di Sant’Isidoro, prima Chiesa di Sant’agata, che costituì il futuro “Duomo di Giarre” da me raffigurato con la stessa solennità con cui è stato ideato e costruito. Non poteva mancare in questo simbolismo la clessidra, che lentamente segna il tempo trascorso, quello appunto dei duecento anni, quando, con Decreto Reale del 15 maggio del 1815, Giarre ottiene l’autonomia amministrativa, tempo durante il quale la  futura città di Giarre come una giovane figlia è cresciuta, si è ampliata, rifiorita e come nelle stagioni della vita, questa stupenda città ha vissuto i suoi inverni sapendo sempre che torneranno le primavere. Alla mia Città di Giarre ho voluto donare questo dipinto da me ideato e realizzato con tecnica ad olio dal titolo “Giarre figlia dell’Etna” (cm 80x70, anno 2015) con l’augurio di vederlo esposto nella sede Comunale per condivirne e ricordare la sua storia da tutte le generazioni presenti e future. Tanto ho voluto rappresentare perché fossero sempre esposte le bellezze naturali del nostro paese e affinchè si possano rilevare e valorizzare l’importanza storica delle nostre origini e del senso di appartenenza al proprio territorio (Dichiarazione dell’artista giarrese Maria Privitera)”.
          

Il Sindaco di Giarre dott.Roberto Bonaccorsi legge in pubblico la lettera del Sindaco di Capri
Ing. Giovanni De Martino dove l’artista Maria Privitera è stata ospite.
 

 
25 novembre 2105. Capri Sala Consiliare. Il sindaco di Capri accoglie l’artista e relatrice giarrese
Maria Privitera con lo scambio di doni e saluti tra le due amministrazioni e la Sez. Fidapa Isola di
Capri gemellata con la Sez.Fidapa Giarre-Riposto.
 
 
 
 
L’iniziativa di Maria Privitera di donare una sua opera pittorica alla città che le ha dato i natali, in occasione del bicentenario dell’Amministrazione Comunale, è stata subito ben accolta e sostenuta dal Sindaco di Giarre dott. Roberto Bonaccorsi fiero della sua concittadina che, da tempo, sta riscuotendo notevoli successi in tante città Italiane, dove ha ottenuto importanti riconoscimenti sia in campo artistico, letterario, che poetico rappresentando con amore e orgoglio il proprio Ente locale di origine. Di recente l’artista poliedrica, nonché laureanda in Giurisprudenza presso l’Università di Catania, dopo essere stata premiata prima a Firenze alla prima edizione del concorso Nazionale “Cardo e Decumano” con il suo saggio letterario “La violenza che uccide” attinente alla tematica del femminicidio e poi a Giardini Naxos al Concorso Internazionale “Poesia, Prosa e Arti Figurative” “Il Convivio 2015” nella sezione Arti Figurative con l’opera pittorica dal titolo “Femminicido”, è stata ospite nella splendida Isola di Capri proprio nel giorno 25 novembre u.s. come relatrice per l’evento culturale “Femminicido : l’amore vero non uccide”. A Capri la pittrice e poetessa ha ricevuto il benvenuto dal Sindaco Ing. Giovanni De Martino, dall’Assessore alla Cultura dott.ssa Caterina Mansi e dalle socie della Fidapa Isola di Capri presieduta dalla Prof.ssa Tiziana Semonella verso i quali il Sindaco del Comune di Giarre ha mandato, tramite la sua concittadina, i saluti e i ringraziamenti con una sua lettera dove ha riferito :  
«Siamo orgogliosi di annoverare tra i cittadini di Giarre la talentuosa artista Maria Privitera per il suo forte senso di appartenenza alla nostra comunità e per il suo animo sensibile e profondamente umano che si manifesta con un tangibile amore per i luoghi dove è nata e da dove, spesso, trae le sue ispirazioni poetiche e pittoriche. Da tempo, l’artista giarrese è riuscita a meritare l’apprezzamento di importanti critici d’arte e letterari per le sue spiccate capacità nell’uso poliedrico delle tecniche sia pittoriche che di genere; ultimamente la Privitera ha diretto la sua vena artistica verso il tema della violenza sulle donne, ricevendo attestati e prestigiosi premi che ripagano i suoi meriti per l’impegno sociale attorno ad una tematica difficile e sempre attuale qual’ è quella della violenza di genere. In conclusione, certo di interpretare il sentimento dell’intera Comunità di Giarre, nell’auspicare alla nostra illustre concittadina un futuro ricco di successi in campo artistico, desidero esternare sentimenti di stima ai cittadini della splendida città di Capri e di vera cordialità all’Amministrazione Comunale a alle Socie della Fidapa.
Durante la solenne cerimonia di consegna dell’opera pittorica “Giarre figlia dell’Etna” di Maria Privitera che si è svolta lo scorso 14 dicembre presso il “Salone degli Specchi” del Palazzo di Città di Giarre in presenza del Primo Cittadino e delle massime autorità amministrative, sociali e culturali del territorio e del suo hinterland, il Sindaco del Comune di Giarre ha ricevuto a sua volta dal Sindaco dell’Isola di Capri una lettera di gradimento e di ringraziamento consegnata dalla giovane Privitera. Lettera che è stata letta dallo stesso dinanzi al pubblico presente in sala tra cui un numeroso gruppo di socie della Fidapa Sez. Giarre-Riposto, presieduta dalla Prof.ssa Anna Castiglione e gemellata con la Fidapa Sez. Isola di Capri, che hanno mostrato entusiasmo e orgoglio per l’appartenenza alla propria sezione della giovane socia artista e poetessa.
L’evento della consegna ufficiale dell’opera pittorica, programmato tra gli eventi legati ai festeggiamenti del bicentenario della Città di Giarre, è stato patrocinato dal Comune di Giarre, dall’Assessorato alle Pari Opportunità, al Turismo e allo Spettacolo e dall’Assessorato alla Cultura. La nota “Società Giarrese di Storia Patria e Cultura” presieduta dal Prof. Nicolò Mineo, di cui la pittrice e poetessa ne è socia stimata, è stata anche promotrice e organizzatrice della serata culturale alla cui realizzazione hanno collaborato alcune associazioni nazionali di notevole importanza tra le quali l’Accademia d’Arte Etrusca, La Fidapa Sez. Giarre-Riposto, il Club Kiwanis Giarre-Riposto, il Club Lions Giarre-Riposto e il Club Unesco Giarre-Riposto.
Dopo i saluti istituzionali e gli interventi del Sindaco dott. Roberto Bonaccorsi, dell’Assessore alle Pari Opportunità dott.ssa Piera Bonaccorsi e dell’Avv. Paolo Patane’, quale presidente della “Commissione dei festeggiamenti del Bicentenario di Giarre”,  in presenza di un pubblico attento e qualificato si è svelato il dipinto dell’artista giarrese che è stato subito apprezzato con un caloroso applauso valorizzando così il gesto di sensibilità e di generosità dell’autrice, la quale, con questo dono, come è stato ribadito più volte dalle autorità presenti, ha consegnato al futuro della sua città natale un pezzo della sua storia e del suo bicentenario. Maria Privitera ha mostrato amore per la sua città nativa e lo si evince già dal titolo evocativo dell’opera pittorica la cui consegna è stata verbalizzata in pubblico e sottoscritta tra l’autrice e il Primo Cittadino dott..R.Bonaccorsi, i quali, insieme hanno concordato l’esposizione del dipinto presso la sede del Palazzo di Città.
La ricca manifestazione culturale moderata brillantemente dalla dott.ssa Jolanda Scelfo ha avuto relatori d’eccezione tra i quali il Chi.mo prof. Nicolò Mineo, la prof.ssa Anna Castiglione, il prof. Carmelo Torrisi, tutti ben lieti di favorire e di promuovere la giovane Privitera che l’hanno vista crescere sia poeticamente che artisticamente da sempre presentando, già in passato, la sua silloge d’esordio “Nel silenzio della mia anima” (Ed. Gruppo Albatros), la quale, insieme alla sua arte, ha riscosso un notevole successo in tante città italiane. Per l’occasione, infatti, sono state riproposte  e lette alcune poesie di questa sua silloge, definita dalla critica come una raccolta di duecento perle, apprezzate dal pubblico presente in sala che ha gustato appieno la sensibilità di quest’artista giarrese, la quale è riuscita  in poco tempo ad affermarsi sia a livello nazionale che internazionale. Una splendida serata dove l’arte ha fatto da padrona in tutte le sue bellissime forme. Non sono mancati, infatti, altri rilevanti interventi culturali tra i quali quello della celebre prof.ssa Marinella Fiume che ha trattato il difficile ma anche importante tema della “Donna nell’Arte”.  Attraverso alcuni esempi di donne artiste quali Sofonisba Anguisso di origine bresciana  e la catanese Adele Gloria, la relatrice, ha esposto magistralmente le maggiori difficoltà che nei secoli hanno avuto le donne rispetto agli uomini nell’affermarsi in questo universo piuttosto maschile, pur riuscendo da sempre queste artiste a fare e creare cose straordinarie, un motivo in più, oggi, per incentivare e incoraggiare le donne che operano nell’arte a non mollare mai.
La nota prof.ssa Vera Pulvirenti ha trattato, invece, la tematica “Musica e Arte” da sempre un perfetto sposalizio che creato estrema bellezza, armonia e piacere sia a livello emozionale che estetico. Come ha affermato e illustrato egregiamente la relatrice per evidenziare l’affinità tra la musica e la pittura, se per  C. Debuissy nelle sue composizioni ascoltava l’arte, guardava il quadro e metteva in musica, per V. Kandinsky il colore era un mezzo per influenzare direttamente l’anima; la stessa ispirazione musicale la si può constatare osservando l’opera pittorica di Maria Privitera piena di colori e per questo piena di emozioni. Tutto lo svolgimento della magnifica manifestazione è stata vissuta dai presenti con piena emozione e  lieta partecipazione.
Fiera del risultato raggiunto dall’artista giarrese, la famosa e illustre presidente dell’Accademia d’Arte Etrusca Carmen Arena, per l’occasione, le ha conferito un attestato di merito e nel suo intervento in qualità di critica d’arte di alto livello così ha riferito:
 “Maria Privitera poetessa ed artista, di carattere laboriosa, è sempre alla ricerca di ispirazione poetica ed artistica. Infatti è proprio attraverso l’arte e la poesia che diffonde le proprie emozioni, le sue impressioni. Con questo dipinto ella si esprime e rivela all’osservatore la natura, il tempo, il vulcano, l’infinita e mutevole realtà, il passato e presente. La composizione è strutturata con prezioso ordine che traduce, in particolare, l’immediatezza dello scorrere del tempo. Con piccole pennellate, quasi a rilievo, invisibili riempie la tela con prezioso cromatismo. Il Mongibello imponente sovrasta la composizione rappresentando il mutamento della nostra terra, l’innalzamento, le radici ed è con diligente lavoro che l’artista individua gli elementi importanti come la clessidra e il Duomo riuscendo a descrivere l’efficacia e l’immediata sensazione della natura. Il Colore e le forme vengono assorbite dalla tela e trasformati in impressione visiva come visione intima e personale. Con forza interiore ella esprime la sua concezione dell’arte legata alla vita dell’uomo. La Giara viene valorizzata dai colori caldi ocra, rosso arancio con pennellate che si fondono senza negare il volume. Nella Clessidra e anche nell’acqua l’artista si sofferma a descrivere gli effetti delle trasparenze. La tela intrisa di sentimento racconta la sincera ispirazione dell’artista che, con mano delicata e sicura, contribuisce, con elegante sobrietà, a rendere la rappresentazione espressiva”.
Una splendida serata di notevole contenuto artistico, umano e culturale dove non potevano non mancare i suggestivi momenti musicali condotti dalla brava e affermata pianista Anna Maria Calì, che ha eseguito eccellentemente brani di E. Morricone, di N.Rota, di  L.Cohen e di Truman emozionando l’intero pubblico deliziato anche dall’ascolto di altre poesie di Angelo Battiato, Katia Marchese e Antonella Paparo. Numerosi e prestigiosi gli ospiti presenti e le autorità invitate quali : S.E. Mons. A.Raspanti,l’Arciprete Don N.Russo, il Sen. P.Pagano, il Cap. G.C.Moschella, il Ten Di Vascello L.Provenzano, il Cap. A.Costa, il Com. M.Cannavò, l’ Arch. S.Patanè, il Dott.G.Benenati,  il Prof. G.San Lio,  il Prof. B.Spampinato, l’Avv. P.Patanè, il Prof.G.Lutri, il Dott. G.Panebianco, l’Ing. A.Foti, il Prof. M.Nicodemo, il Preside G. Barletta, la Dott.ssa L.Brischetto, il Prof. A.Raciti e l’attore B.Torrisi.
A conclusione della serata l’artista ha voluto omaggiare con una produzione litografica seriale dell’opera originale tutti i promotori, gli organizzatori, i relatori, nonché  i numerosi ospiti presenti all’evento. Evento che ha sortito un risultato di alto prestigio, la cui notizia, è stata diffusa come fatto storico di notevole  importanza sia sul web, che sulla stampa, che sulle reti tv, riconfermando il meritato successo della Privitera, giovane artista giarrese amata ed apprezzata dentro e fuori la sua bella terra di Sicilia.  

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