lunedì 6 maggio 2024

ARTE CONTEMPORANEA: Piero Guccione e i giovani, l'Archivio vara il Progetto Accademie. Sulle orme del maestro di Scicli undici allievi si cimentano con i capolavori del passato

 


ARTE: Piero Guccione e i giovani, l’Archivio vara il Progetto Accademie

Sulle orme del grande maestro di Scicli undici allievi delle ABA di Catania e Catanzaro si cimentano con i capolavori del passato

 

Roma, 06 maggio 2024 – Mantegna e Leonardo, Artemisia, de Chirico e Magritte. Rileggere i classici dell’arte nel solco tracciato dal pittore Piero Guccione con la guida – le parole, il pensiero – tramandato negli anni ai suoi allievi più cari.

È il senso del Progetto Accademie, iniziativa voluta dall’Archivio Piero Guccione che, per questa prima edizione, ha coinvolto gli studenti dei corsi di Pittura delle Accademie di Belle Arti di Catania e Catanzaro

 

Undici i giovani che hanno raccolto l’invito e che hanno approfondito la conoscenza dell’arte e della produzione del Maestro di Scicli sotto lo sguardo dei docenti e coordinatori del progetto - gli artisti Proff. Giuseppe Puglisi (a Catania) e Piero Zuccaro (a Catanzaro) – per poi cimentarsi essi stessi con alcuni capolavori dei grandi pittori del passato.  Un progetto che nasce lo scorso novembre e che ha visto gli studenti avvicinarsi alla pittura di Piero Guccione e alla sua poetica tra seminari e incontri-laboratorio. Un processo di apprendimento integrato dalle indispensabili sessioni di tecnica di pittura, guidate dagli stessi docenti-artisti.

 

Questo straordinario esperimento di didattica è approdato il 5 maggio – anniversario della nascita di Piero Guccione (5 maggio 1935 – 6 ottobre 2018) - in una raffinata mostra collettiva virtuale su www.galleriapieroguccione.it, spazio online realizzato dall’Archivio per aprire l’arte del Maestro a un pubblico sempre nuovo che si accosta, curioso, alla sua pittura. Qui, fino al 5 ottobre, saranno esposti digitalmente i tredici lavori realizzati dagli studenti delle due Accademie ispirati alla rilettura di grandi artisti del passato. Ecco Mantegna e Leonardo, Artemisia, ma anche de Chirico, Magritte, Rothko. 

 

A queste opere sono accostati venticinque delicatissimi d’après, realizzati da Guccione tra il 1965 e il 2014, dove – sfocati e quasi evanescenti nella rilettura dell’artista – affiorano volti iconici e dettagli di celeberrimi capolavori dell’arte universale: opere di Caravaggio, Vermeer, Friedrich, Leonardo, Michelangelo, Giorgione, Raffaello, Dürer, Masaccio, Courbet, Hayez, Velazquez.

 

A spiegare il senso del “Progetto Accademie” è Paola Guccione, figlia dell’artista e presidente dell’Archivio: “Abbiamo voluto riprendere – racconta – quel particolare dialogo che mio padre ha sempre intessuto con i giovani pittori durante tutta la sua vita, inizialmente come insegnante presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e Catania, successivamente come punto di riferimento – insieme a Franco Sarnari – del Gruppo di Scicli. Un cenacolo di artisti che ha visto al suo interno tre generazioni formatesi proprio nelle Accademie: come quella di Venezia per Carmelo Candiano e Franco Polizzi, di Catania per Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro e di Roma nel caso di Giuseppe Colombo”.

 

 

GALLERIA ON LINE PIERO GUCCIONE | Notizie

Virtuale, ma concepita sulla costa sud-orientale della Sicilia, nella luce crepuscolare e liquida della Baia di Sampieri. Immersa nel nitore del cielo ragusano, tra lo scheletro inconfondibile della Fornace Penna e le dune di sabbia che separano la campagna iblea – i carrubi, gli ulivi, i muretti a secco – dall’eterno azzurro del mare. Quasi un invito al viaggio, sulle tracce pittoriche del più lirico fra gli artisti italiani contemporanei. È la nuova galleria online dell’Archivio Piero Guccione concepita per mantenere un dialogo con gli estimatori dell’artista, ai quali consegna uno spazio digitale arricchito periodicamente di contributi d’epoca, saggi antologici, articoli di quotidiani e rare fotografie. Una vera mappatura delle storiche esposizioni personali dell’artista che consente a studiosi, ricercatori, critici, galleristi, collezionisti o semplici appassionati di approfondire la conoscenza dell’autore con il necessario rigore scientifico e il conforto di testi non sempre accessibili. La visita – o il viaggio - incominciano qui https://www.galleriapieroguccione.it/

 

INFO: Archivio Piero Guccione | info@archiviopieroguccione.com | cell. 339 5739246

 

 

Biografia

Piero Guccione nasce il 5 maggio 1935 a Scicli, piccola città della fascia sud-orientale della Sicilia, in provincia di Ragusa. Dopo il diploma all’Istituto d'arte di Catania, nel 1954 si trasferisce a Roma, dove frequenta i pittori neorealisti della Galleria Il Pincio a Piazza del Popolo.

 

Il 23 aprile 1960 tiene la prima mostra personale alla Galleria Elmo di Roma, presentata dal critico d’arte Duilio Morosini. Dal 1961 al 1964 frequenta il gruppo “Il pro e il contro” formato anche dagli artisti Attardi, Gianquinto e Vespignani. Nel 1966 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia e diventa assistente di Guttuso all’Accademia di Belle Arti di Roma, in seguito titolare di cattedra fino al 1969.

 

Alla fine degli anni Sessanta costruisce una casa estiva tra Punta Corvo e Baia di Sampieri, lembo estremo della Sicilia Orientale, dove i suoi soggiorni si fanno sempre più frequenti e prolungati. Nel 1971 la città di Ferrara gli dedica la prima antologica a Palazzo dei Diamanti e l’anno successivo espone nuovamente alla Biennale, dove torna anche nel 1978, 1982, 1988 e nel 2011. Nel 1973 Leonardo Sciascia, presentando una sua mostra a Palermo, conia il termine «platitude» per definire la sua cifra stilistica «come una fuga dalle sensazioni, e cioè dal tempo, per andare (e restare) oltre il tempo». Nel 1979 rientra in Sicilia, sull’altopiano modicano, dove trascorrerà il resto della vita e dove creerà i famosi mari assoluti, densi di una metafisica lirica, i suoi pastelli d'una illimitatezza neoleopardiana, i suoi poetici d’après, divenendo negli anni il riferimento dei pittori del “Gruppo di Scicli”.

 

Con la fine degli anni Settanta, arrivano le prime affermazioni personali all'estero, in particolare a Parigi e negli Stati Uniti. Nel 1985 il Metropolitan Museum of Art di New York presenta una sua antologica di grafica. Nel 1988 la Biennale di Venezia gli dedica nel Padiglione italiano una sala personale. Accademico di San Luca dal 1995, riceve il Premio Speciale per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1999 e la Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica Italiana come benemerito dell’arte e della cultura nel 2004. Le sue opere sono nelle collezioni del Senato della Repubblica Italiana e al Metropolitan Museum di New York.

 

Piero Guccione si spegne il 6 ottobre 2018, a ottantatré anni, nella sua amata casa-studio di Quartarella nella campagna modicana.

 

 IN PH ABACZ_Gabriella Agnello, D'après da Rotkho. Stati d'animo, 2024, olio su tela, cm 50x70.psdok_lgt

Cimest: "Grati al Codacons che ha riposto al nostro appello per tutelare i cittadini”

 


 Cimest: "Grati al Codacons che ha riposto al nostro appello per tutelare i cittadini”

Codacons, Articolo 32 Aidma e Comitato Vittime delle Liste d’attesa nella sanità siciliana, hanno annunciato l’attivazione nei prossimi giorni di centinaia di sportelli per accogliere le domande di richiesta di rimborso del costo sostenuto per le prestazioni sanitarie eseguite presso professionisti e strutture private a causa delle lungaggini delle liste d'attesa.

"Siamo felici e lusingati che Codacons, Articolo 32 Aidma (associazione specializzata nella tutela del diritto alla salute) e Comitato Vittime delle Liste d’attesa nella sanità siciliana, che, per sostenere i cittadini danneggiati dalle liste d’attesa nella sanità pubblica, hanno annunciato l’attivazione nei prossimi giorni di centinaia di sportelli per accogliere le domande di richiesta di rimborso del costo sostenuto per le prestazioni sanitarie eseguite presso professionisti e strutture private a causa dell’oggettiva impossibilità di effettuare le medesime prestazioni presso il Servizio Sanitario Nazionale, in considerazione di tempi di attesa eccessivi". Lo affermano il presidente del Cimest (Coordinamento Intersindacale Medicina Specialistica di Territorio) Salvatore Calvaruso e i coordinatori Domenico Garbo e Salvatore Gibiino.

"Purtroppo - continuano Calvaruso, Garbo e Gibiino - l'arroganza e la supponenza dell'assessore Volo stanno contribuendo in maniera notevole a rendere ancora più complessa una situazione certamente non facile. A meno che emergano, lo speriamo ancora, fatti nuovi, confidando nell'autorevole intervento del Presidente della Regione, Renato Schifani, il prossimo 15 maggio sospenderemo i nostri servizi. Ringraziamo il Codacons, e in particolare il professore Francesco Tanasi, giurista e segretario nazionale dell'associazione che difende i consumatori, in questo caso i pazienti, che ha risposto al nostro appello per informare e sostenere in maniera adeguata i cittadini nel loro diritto ad avere rimborsate dalle ASP le prestazioni che non possono essere erogate entro i tempi di attesa. Mettiamo quindi a disposizione del Codacons le nostre 1800 strutture Per distribuire la modulistica per rimborso delle prestazioni qualora il paziente fosse costretto a pagare presso di noi le prestazioni non eseguibili entro i tempi di attesa.".

mercoledì 1 maggio 2024

Fumata nera in assessorato: Medici Specialisti Convenzionati Esterni pronti all'agitazione




 Il Cimest "Sospenderemo i nostri servizi intorno alla metà del mese ma daremo vita anche ad altre iniziative come, ad esempio, una manifestazione davanti alla Presidenza della Regione. Sono in gioco non solo la salute dei siciliani ma anche i posti di lavoro del personale in forza agli ambulatori privati che questa situazione pone a forte rischio".


"Siete imprenditori in cerca di denaro". E' quanto ha detto l'assessore regionale alla salute, Giovanna Volo, ai rappresentanti del Cimest decretando, di fatto, la fumata, nera che è scaturita dall'incontro che questa mattina si è tenuto nella sede dell'assessorato regionale a Palermo tra l'assessore con i suoi dirigenti ed i rappresentati dei Medici Specialisti Convenzionati Esterni. Presenti per il Cimest (Coordinamento Intersindacale Medicina Specialistica di Territorio) il presidente Salvatore Calvaruso ed i coordinatori Domenico Garbo e Salvatore Gibiino.
Oltre all'atteggiamento ostile da parte dell'assessore, secondo i rappresentanti del Cimest, nessuno dato richiesto è stato fornito ma solo numeri senza significato. Il direttore strategico ha presentato un conteggio assolutamente insufficiente ma, in ogni caso, l'assessore ha bloccato tutto escluden0568do di fatto i Medici Specialisti Convenzionati Esterni dalla prevenzione secondaria e terziaria. Anche la richiesta del numero e dell'entità economica delle prestazioni da parte del settore pubblico per parametrarlo con i numeri sia come prestazioni sia dal punto di vista economico del privato, non ha avuto alcuna risposta. Lo scopo di questa richiesta aveva l'obiettivo che, una volta per tutte, i cittadini potessero sapere come la Regione siciliana spende i soldi dati dallo Stato per le visite specialistiche. A questo punto i rappresentanti del Cimest dichiarano che "Sospenderemo i nostri servizi il prossimo 15 maggio quando si esaurirà il budget provvisorio assegnato; ma daremo vita anche ad altre iniziative come, ad esempio, una manifestazione davanti alla Presidenza della Regione. Inoltre, in collaborazione con il Codacons, informeremo i cittadini del loro diritto ad avere rimborsate dalle ASP le prestazioni che non possono essere erogate entro i tempi di attesa. Sono in gioco non solo la salute dei siciliani, perché in tanti saranno esclusi oltre ad allungare ulteriormente le liste d'attesa, ma anche i posti di lavoro del personale in forza agli ambulatori privati che questa situazione pone a forte rischio".
Concludono Calvaruso, Garbo e Gibiino: "Ricordiamo all'assessore Volo che un suo predecessore aveva scritto nel Piano Sanitario Regionale che 'i Medici Specialisti Convenzionati Esterni sono una risorsa irrinunciabile' per l'intero sistema sanitario siciliano. Tutta la categoria chiede un immediato intervento personale del presidente Renato Schifani affinché moderi il suo assessore che non si può permettere di offenderci".
Un'ulteriore riunione in assessorato è prevista il prossimo 8 maggio.

Fumata nera in assessorato: Medici Specialisti Convenzionati Esterni pronti all'agitazione

 Il Cimest "Sospenderemo i nostri servizi intorno alla metà del mese ma daremo vita anche ad altre iniziative come, ad esempio, una manifestazione davanti alla Presidenza della Regione. Sono in gioco non solo la salute dei siciliani ma anche i posti di lavoro del personale in forza agli ambulatori privati che questa situazione pone a forte rischio".


"Siete imprenditori in cerca di denaro". E' quanto ha detto l'assessore regionale alla salute, Giovanna Volo, ai rappresentanti del Cimest decretando, di fatto, la fumata, nera che è scaturita dall'incontro che questa mattina si è tenuto nella sede dell'assessorato regionale a Palermo tra l'assessore con i suoi dirigenti ed i rappresentati dei Medici Specialisti Convenzionati Esterni. Presenti per il Cimest (Coordinamento Intersindacale Medicina Specialistica di Territorio) il presidente Salvatore Calvaruso ed i coordinatori Domenico Garbo e Salvatore Gibiino.
Oltre all'atteggiamento ostile da parte dell'assessore, secondo i rappresentanti del Cimest, nessuno dato richiesto è stato fornito ma solo numeri senza significato. Il direttore strategico ha presentato un conteggio assolutamente insufficiente ma, in ogni caso, l'assessore ha bloccato tutto escludendo di fatto i Medici Specialisti Convenzionati Esterni dalla prevenzione secondaria e terziaria. Anche la richiesta del numero e dell'entità economica delle prestazioni da parte del settore pubblico per parametrarlo con i numeri sia come prestazioni sia dal punto di vista economico del privato, non ha avuto alcuna risposta. Lo scopo di questa richiesta aveva l'obiettivo che, una volta per tutte, i cittadini potessero sapere come la Regione siciliana spende i soldi dati dallo Stato per le visite specialistiche. A questo punto i rappresentanti del Cimest dichiarano che "Sospenderemo i nostri servizi il prossimo 15 maggio quando si esaurirà il budget provvisorio assegnato; ma daremo vita anche ad altre iniziative come, ad esempio, una manifestazione davanti alla Presidenza della Regione. Inoltre, in collaborazione con il Codacons, informeremo i cittadini del loro diritto ad avere rimborsate dalle ASP le prestazioni che non possono essere erogate entro i tempi di attesa. Sono in gioco non solo la salute dei siciliani, perché in tanti saranno esclusi oltre ad allungare ulteriormente le liste d'attesa, ma anche i posti di lavoro del personale in forza agli ambulatori privati che questa situazione pone a forte rischio".
Concludono Calvaruso, Garbo e Gibiino: "Ricordiamo all'assessore Volo che un suo predecessore aveva scritto nel Piano Sanitario Regionale che 'i Medici Specialisti Convenzionati Esterni sono una risorsa irrinunciabile' per l'intero sistema sanitario siciliano. Tutta la categoria chiede un immediato intervento personale del presidente Renato Schifani affinché moderi il suo assessore che non si può permettere di offenderci".
Un'ulteriore riunione in assessorato è prevista il prossimo 8 maggio.

Atelier cittadini per costruire la comunità educante nel quartiere di San Giorgio a Catania



 DAL SOGNO AI FATTI: VIA AGLI ATELIER DI QUARTIERE



"Nessunə si educa da solə" mira a riscrivere il futuro della comunità di San Giorgio

 

CATANIA - Dalle complesse questioni abitative all’accontentarsi dello stato di fatto. Dalle biblioteche chiuse alle strade sporche e scarse di passaggi pedonali. Dalla necessità di orientarsi e riconoscersi parte integrante di unica comunità alla mancanza di spazi verdi, sicuri, aperti che facilitino l’aggregazione. Dalle condizioni problematiche alle azioni apprezzanti, che meritano cura e ampliamento. Sono varie le questioni da affrontare nel quartiere San Giorgio di Catania, altrettante sono le persone che partendo dal sogno e passando al progetto, intendono concretizzare e restituire alla comunità il “ben fatto” con il nuovo progetto "Nessunə si educa da solə".

 

L’iniziativa è stata presentata oggi nel 6° Municipio alla presenza del presidente Francesco Valenti. Il progetto etneo è finanziato dall'Impresa Sociale Con I Bambini per lo sviluppo e il potenziamento della comunità educante in contesti di emergenza educativa e mira alla realizzazione di Atelier di Quartiere, ispirati al modello degli atelier citoyen francesi e secondo un approccio di educazione popolare di matrice freiriana.

Gli Atelier sono finalizzati alla costruzione di una comunità educante che osservi, scardini e trasformi una condizione critica a partire da una “piccola pietra di inciampo”, l’azione trasformativa che consente di cercare le risposte e le risorse necessarie per riscrivere il futuro del quartiere San Giorgio di Catania.

«Ci si educa insieme con la mediazione del mondo – afferma Maria Chiara Salemi, animatrice Atelier di quartiere - la comunità educante sarà costituita da gruppi eterogenei che partendo dalla codifica dei temi emersi, elaborerà osservazioni e indagherà sui punti di vista di ogni persona diversa per età, ambiente, genere. L’intento è costruire soluzioni concrete da restituire e celebrare con la comunità».

«Tutte le azioni del progetto sono rivolte agli studenti e all’intera comunità - spiega l’insegnante Giulia Denaro dell’Istituto Comprensivo San Giorgio – gli atelier sono nuovi spazi di aggregazione esterni di cui c’è bisogno, sentiamo la necessità degli studenti di incontrarsi e di continuare ad essere comunità aldilà del contesto scolastico».

«Abbiamo avuto l’opportunità di entrare a far parte dei gruppi coinvolti delle attività – spiega Adriana Cantaro, insegnante del Liceo Classico Nicola Spedalieri di Catania – la crescita di una parte della comunità si riversa su tutta la collettività. La nostra scuola insiste sul quartiere Antico Corso e siamo consapevoli della necessità di aprirsi e andare oltre le aule per farsì che gli apprendimenti acquisiti a scuola si intreccino con la cittadinanza attiva e la voglia di cambiare la società di appartenenza, siamo anelli che comunicano all’interno di una rete».

«Avviamo i primi 2 atelier e continueremo a sviluppare le attività con altri 6 atelier, lavoreremo sui temi caldi fino al 2025 – sottolinea Giorgia Italia coordinatrice del progetto - le questioni fondanti già emerse dal monitoraggio e dalla mappatura del quartiere saranno i focus di ogni atelier, cercheremo di elaborare insieme risposte tangibili».

Possono partecipare agli Atelier di Quartiere tutti i residenti e tutte le persone che gravitano nel quartiere di San Giorgio, per iscriversi è possibile contattare il numero 3458421319

DI STEFANO DOLCIARIA AL CIBUS 2024

 


Al Cibus 2024 di Parma, la Di Stefano grazie a un serrato programma di appuntamenti e degustazioni libere presenterà una vasta gamma di prodotti pensati per il canale Gdo e HO.RE.CA. nazionale e internazionale. Dai Pestosi – pesti al gusto pistacchio, mandorla e nocciola - alle Cremose e Cremù, ovvero, le creme al gusto pistacchio, nocciola, cioccolato, gianduia e mandorla siciliana. La novità per la categoria dei preparati è la Di Stefano HomeLab, linea pensata per quanti sognano di preparare in casa tipiche ricette della pasticceria e gelateria siciliana, unendo il piacere dell’alta pasticceria e il meglio degli ingredienti e dei sapori siciliani. Saranno presenti anche i prodotti della Linea Boutique – panettoni, colombe,creme e pesti– esclusiva per il canale delicatessen nazionale e internazionale.

 

La Di Stefano – azienda siciliana che da oltre trent’anni opera nel settore dolciario con una presenza consolidata all’interno dei migliori negozi gourmet d’Italia - dal 7 al 10 maggio - sarà presente a Parma per partecipare al Cibusuno degli appuntamenti più importanti del settore agroalimentare nazionale e internazionale. Tra convegni, tavole rotonde e occasioni di scambio e crescita collettiva, Cibus è il luogo ideale e reale in cui poter discutere di innovazione e trend emergenti e far conoscere aziende storiche ed esperienze produttive di ultima generazione uniche e originali a buyer italiani ed esteri.

 

All’interno dello stand (pad. 06 – stand G 064), sarà possibile degustare i Pestosi – pesti in olio EVO nei gusti pistacchio, mandorla e nocciola - le Cremose e Cremù, creme nei gusti pistacchio, mandorla, nocciola, gianduia e cioccolato,pronte a soddisfare i gusti e le occasioni di consumo più disparate nel loro formato da 130 gr pensato appositamente per la grande distribuzione. Tra i best-seller delle Cremose, non si può non citare la storica crema di pistacchio, con un ridotto contenuto zuccherino grazie alla presenza dell’inulina, probiotico naturale presente in numerose verdure, che garantisce anche l’equilibrio dell’intestino, nutrendo il probiota intestinale

 

I riflettori saranno puntati sulle degustazioni delle tipicità Di Stefano HomeLabSi tratta di 17 ricette tipiche e veloci che uniscono il piacere dell’alta pasticceria e il meglio degli ingredienti e dei sapori siciliani da preparare a casa, quando vuoi. Sono suddivise in quattro categorieprodotti da forno (brioches col tuppo, cannolo, dolcini e croccantini di mandorla e di pistacchio); semifreddi (fiordilatte, pistacchio, nocciola, cioccolato); gelati (fiordilatte, pistacchio, nocciola, cioccolato); “granelle” (pistacchio, mandorla, nocciola).

 

Ed ancora, sarà possibile degustare anche le eccellenze della Linea Boutique – panettoni, colombe, creme e pesti – pensate in esclusiva per il canale delicatessen nazionale e internazionale.

 

Il settore agroalimentare è sempre più attento alla salute, al benessere e al concepire una vera e propria esperienza di gusto intesa come un rituale di nutrimento per la mente e il corpo che la Di Stefano ha intuito, accolto e sviluppato facendo dei suoi tanti “no in ricetta” i “si, del mercato e degli addetti ai lavori”.

La Sicilia in casa Di Stefano è onnipresente e a Parma il pubblico avrà modi di toccare con mano l’altissima qualità dei suoi prodotti. 

Ingegneri Catania: focus sull'innovazione, oltre 8 mln di investimenti dal Comune

 Ordine degli Ingegneri di Catania: seconda giornata di studi sull’Innovazione

OPEN INNOVATION, BREVETTI E NUOVE TECNOLOGIE: DAL COMUNE DI CATANIA OLTRE 8 MLN

 

CATANIA - Sviluppo del territorio, innovazione e startup: 8 milioni e mezzo di euro messi a disposizione dal Comune di Catania a favore dell’open innovation nella programmazione 2021-2027, proiettandosi verso nuove frontiere occupazionali, produttive e coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni. Un dato emerso nell’aula magna dei dipartimenti di ingegneria dell’Università di Catania (DICAr e DIEEI), durante l’incontro “Dall’idea al mercato: open innovation, brevetti e nuove tecnologie”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia etnea.

 

Un confronto che «vuole essere un’apertura verso nuovi campi di applicazione e opportunità lavorative, stimolando gli ingegneri a operare con una visione più ampia e a valutare nuove prospettive - spiega il presidente della categoria etnea Mauro Scaccianoce - un’iniziativa che rientra in un progetto di ampio respiro, di cui fa parte anche l’Agorà del Lavoro, per offrire maggiori chance ai giovani professionisti e alle imprese, contrastando il fenomeno migratorio delle eccellenze del nostro territorio». Non solo un’opportunità, ma anche una necessità, «in relazione al veloce progresso tecnologico e innovativo, temi a cui prestiamo particolare attenzione e che hanno già dato vita ad altri confronti in materia, in cui la sinergia con Università e imprese diventa cruciale», aggiunge il consigliere dell’Ordine Stefano Cascone, promotore dell’iniziativa insieme all’ingegnere Antonio Castiglione.

 

Esempi di startup e di sviluppo aziendale sono stati protagonisti del dibattito, che ha coinvolto professionisti e giovani studenti del DICAr e del DIEEI, ancora una volta presenti «nel percorso di orientamento didattico, di ricerca e nell’impegno nella terza missione, rafforzando il rapporto con territorio», commentano il direttore del DICAr Matteo Ignaccolo e quello del DIEEI Giovanni Muscato.

Il metodo dell’open innovation - approccio strategico che prevede l’analisi di idee, soluzioni e competenze tecnologiche esterne - è stato abbracciato anche dal Comune di Catania, rappresentato dal direttore delle Politiche Comunitarie, Fondi Strutturali, Politiche Energetiche e Sport Fabio Finocchiaro. «I buoni risultati ottenuti con le joint venture avviate con la passata programmazione - dichiara - ci spingono a proseguire in questa direzione, per raggiungere obiettivi che il Comune non riuscirebbe a ottenere senza il supporto di risorse esterne e startup innovative: da quelli nel digital a quelli nell’economia circolare, fino a quelli in ambito della sicurezza. Un “valore aggiunto” per operare positivamente nei quattro punti individuati dall’Unione Europea: la digitalizzazione, la transizione green, l’inclusione sociale e le infrastrutture per l’inclusione».

Diversi i focus durante l’arco della giornata, che per il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Catania «è stata occasione per fare cultura d’impresa e condividere il proprio know how», afferma il vicepresidente vicario Stefano Ontario: dall’idea al brevetto, fino alla tutela dello stesso, espressione di valorizzazione dei risultati della ricerca accademica; dalle strategie per proteggere l’innovazione aziendale alle nuove sfide per i giovani imprenditori, dagli attori e politiche di un ecosistema imprenditoriale alla composizione del team di una startup.

 

Gli interventi - moderati da Stefano Cascone e da Antonio Castiglione - sono stati curati da Rosario Faraci (docente di Economia e Gestione delle Imprese UniCT), Giorgio Grasso (docente di Intelligenza artificiale UniME, founder e CTO Smartbug), Irene Manganaro (responsabile ufficio brevetti ATM UniCT), Luigi Alini (docente di Tecnologia dell’Architettura UniCT), Salvatore Antonio Leone (patent attorney ST Microelettronics), Antonio Conti (CEO Digitizers), Dario Privitera (Flazio), Carlo Leonardi (CBDO e VP Paradigma) e Mirko Viola (imprenditore IVLP Fellow on Enterpreneurship and Small Business Development).

 


Lungaggini liste di attesa: i medici specialisti siciliani minacciano di sospendere l'erogazione dei servizi dal prossimo 15 maggio

 

Il Cimest: "Per affrontare il problema delle eccessive lungaggini delle liste d'attesa per le visite specialistiche chiediamo l’adozione di immediati provvedimenti a tutela della salute dei cittadini e di quella degli erogatori sanitari pubblici e privati accreditati soggetti quotidianamente a minacce per l’impossibilità alla erogazione delle prestazioni specialistiche sul territorio". Prevista una riunione per lunedì 29 aprile a Palermo.

"Com'e ampiamente noto ormai i tempi di attesa per l’erogazione delle prestazioni specialistiche pubblico-private oltrepassano anche i 6 mesi di attesa. Dal prossimo 15 maggio, se questo Governo non metterà in campo tutte le risorse disponibili per risolvere tali criticità, sospenderemo l'erogazione delle prestazioni per esaurimento dei budget mensili. Lo affermano il presidente del Cimest (Coordinamento Intersindacale Medicina Specialistica di Territorio) Salvatore Calvaruso e i coordinatori Domenico Garbo e Salvatore Gibiino.
"Oltre alla sospensione del servizio - aggiungono - informeremo i pazienti dei loro diritti e di come potranno ottenere i giusti rimborsi poiché non ci potremmo più sottrarre a non informare i pazienti stante la divulgazione di queste notizie a mezzo TV e stampa. Non vorremmo che si possa configurare per chicchessia una omissione di informazioni perseguibile legalmente. Inoltre, ad oggi, manca il coinvolgimento delle nostre professionalità nella presa in carico del paziente cronico e nella prevenzione secondaria e terziaria come previsto dal 'Piano Regionale del Governo delle Liste di Attesa', anche questo responsabile di un ulteriore allungamento delle liste di attesa. Non è concepibile - concludono Caruso, Garbo e Gibiino - che questa Regione assegni 285 milioni di euro agli specialisti accreditati esterni per erogare il 70% delle prestazioni e 800 milioni di euro vengono sperperati nel pubblico per erogare il restante 30% delle prestazioni (considerato che il MEF assegna alla Regione Sicilia il 13,0% del suo FSR per erogare le prestazioni specialistiche sul territorio, cifra che ammonta a 1 miliardo e 150 milioni di euro). Non servono risorse aggiuntive ma una migliore allocazione delle esistenti".
Il Cimest, in ottemperanza al Piano Regionale del Governo delle Liste di Attesa, chiede con forza l’adozione di immediati provvedimenti a tutela della salute dei cittadini e di quella degli erogatori sanitari pubblici e privati accreditati soggetti quotidianamente a minacce per l’impossibilità alla erogazione delle prestazioni specialistiche sul territorio. Mancata presa in carico del paziente cronico da parte degli Specialisti Accreditati Esterni e loro mancato coinvolgimento nei Piani di Prevenzione secondaria e terziaria ai sensi del PRGLA.
"Quotidianamente - affermano Caruso, Garbo e Gibiino - noi erogatori privati accreditati subiamo ingiurie e minacce da parte dei pazienti, che talvolta culminano anche con azioni non solo verbali, poiché sono addossate a noi responsabilità che non ci competono. ll tutto amplificato da diversi programmi televisivi che quasi quotidianamente informa i cittadini del loro diritto ad avere rimborsate dalle ASP le prestazioni che non possono essere erogate entro i tempi di attesa".
Una riunione è stata convocata per lunedì prossimo, 29 aprile 2024, alle ore 10,30, nella sede dell'assessorato regionale alla Salute - Dipartimento per la Pianificazione Strategica, a Palermo con la presenza di tutte le sigle sindacali del comparto.

venerdì 19 aprile 2024

Fondazione habitat umano Avviato il Crowdfunding “un Montascale per Andrea” «fare la differenza per abbattere la “diversità”»

 


Un Montascale per Andrea, sintitola così la campagna per la raccolta fondi attivata dalla Fondazione habitat umano con il metodo del crowdfunding sulla piattaforma GoFundMe (https://gofund.me/5796d96d). La Fondazione habitat umano, ente morale riconosciuto giuridicamente ai sensi del Decreto Presidente della Repubblica n. 361/2000, dal 2018, è presieduto dall’architetto Francesco Ferrara, tra i pionieri-promotori della Bioarchitettura italiana con Wittfrida Mitterer e Ugo Sasso e consulente tecnico-scientifico di enti pubblici e privati, ideatore del Protocollo di prove fisico-chimiche di bio-compatibilità per svariate opere pubbliche, sviluppato con il prof. Enrico Ciliberto dell’Università Studi Catania e lIstituto Ricerca Medica e Ambientale. 

La Fondazione è impegnata sia sul fronte della ricerca meta-progettuale sociosanitaria, sia in ambito di sperimentazione edilizia: azioni come lacasachecura.it e il Biosensibility Building di Lipari, isola dove ha sede la Fondazione, ne sono esempi concreti in corso di realizzazione.

La Fondazione promuove il cosiddetto Human habitat design: un approccio multidimensionale per la tutela ambientale della salute umana, la cura e il comfort domiciliare della persona fragile e della famiglia con disabilità. Catania, e il suo hinterland, dove ha sede lUfficio di presidenza della Fondazione, prima in Italia, è diventata il territorio di sperimentazione del Modello La casa che cura, con la partnership di Fondazione Cenéstesi E.T.S., oltre ad un nucleo interdisciplinare di medici specialisti e ricercatori in campo tecnologico.

In tale contesto si inserisce il Progetto di assistenza multidimensionale La casa che cura, in corso di sperimentazione, giunto, nel 2024, al suo secondo anno di vita e attivato con il Fondo di solidarietà destinato dalla Fondazione a sostenere nuclei familiari meno abbienti, come quello di Andrea, che vivono particolari condizioni di fragilità.

Andrea, ex dipendente del polo petrolchimico di Priolo, residente al terzo piano di un condominio di San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, è il capofamiglia di un nucleo di 6 persone (di cui 3 minori) che lo scorso dicembre, a soli 39 anni scopre, dopo aver accusato le prime difficoltà nella normale deambulazione, di essere affetto da Sclerosi Multipla progressiva grave (con lesioni midollari). La vita familiare già provata da uno stato di indigenza fatta negli ultimi anni di lavoro non regolare e dalle vicissitudini quotidiane di nucleo numeroso, si complica ancor di più.

«La Fondazione habitat umano, nel farsi parte diligente in applicazione del principio di sussidiarietà sancito dal titolo V della Costituzione italiana, in via sperimentale, ha attivato per Andrea e la sua famiglia, tutti gli strumenti utili a superare le lungaggini burocratiche del caso, per portare sollievo morale ma non solo: si tratta di assolvere incombenze amministrative, mediche, di riorganizzare la vita quotidiana e lambiente domiciliare stesso.

A tutto questo si sommano le barriere fisiche e immateriali che già pesano su una persona sana ma che diventano insormontabili per un uomo che di giorno in giorno vede un declino psicomotorio che lo costringe a restare ore su una sedia, quando sino a poco tempo prima era capace di fare anche i cosiddetti salti mortali per provvedere a sé stesso e ai propri cari.

Le famiglie che vivono, come quella di Andrea, un tale disagio misto a sofferenza per una malattia cronica degenerativa, subiscono il danno di essere emarginate da fattori oltre che economici anche sociali e ambientali, vista la carenza generalizzata di infrastrutture e servizi accessibili; oltre allimpatto di una edilizia “dis-umana” che si frappone con barriere costruttive individuali e generazionali: gli anziani subiscono maggiormente tale disagio così come le persone in carrozzina. Noi puntiamo alla concretezza e, con lascolto e la presenza, desideriamo “fare la differenza per abbattere la “diversità”», dichiara larchitetto Francesco Ferrara.

«Lincontro con Francesco Ferrara, Presidente della Fondazione habitat umano, superato un primo comprensibile momento di diffidenza, è stato ed è, tuttora, bello e prezioso. Questo incoraggiamento ci fa sentire una famiglia fortunata sebbene la nostra sfortuna. Abbiamo già ricevuto tanto sostegno anche per il disbrigo di pratiche mediche e burocratiche. La Fondazione oltreché per limportante opera di sensibilizzazione presso gli organi competenti, ha diligentemente avviato le pratiche per lottenimento della pensione di invalidità, indispensabile per il sostentamento di tantissime spese e per lacquisto di farmaci e alimenti specifici necessari anche la nutrizione di Andrea (non soggetti ad esenzione) come per, con tanti figli a carico, le spese relative a cibo, scuola, bollette, affitto. Siamo grati anche per aver seguito e già avviato le pratiche (inclusa la relativa campagna per la raccolta fondi), per lottenimento di un Montascale che vista l’assenza nel condominio di un ascensore, di certo, ci semplificherebbe moltissimo lesistenza. E, ancora, per averci fatto incontrare un gruppo di attenti e competenti medici e tecnici specializzati nei diversi campi, necessari nella nostra situazione così bisognosa di ascolto di cui, certamente, avremo sempre bisogno anche in futuro per seguirci e sostenere psicologicamente noi e i nostri bambini», dichiarano i coniugi Andrea e Raffaella Barbagallo.

 

ISTRUZIONI UTILI PER LA DONAZIONE:

Campagna di Crowdfunding “un Montascale per Andrea

1)     Entra sul sito https://gofund.me/a76e5f76;

2)     clicca sulla voce “fai una donazione”;

3)     procedi inserendo la “tua donazione”;

4)     scegli la modalità di pagamento tra quelle indicate; 

5)     promuovi la campagna condividendo la tua donazione sui social;

6)     attendi, riceverai la conferma di avvenuto pagamento.

lunedì 8 aprile 2024

BLU SICILIA. Il mare nell’arte isolana dal Novecento alla Contemporaneità a cura di Giuliana Fiori e Chiara Canali. 21 aprile – 03 novembre 2024 Società Operaia di Mutuo Soccorso, Modica

 




BLU SICILIA.

Il mare nell’arte isolana dal Novecento alla Contemporaneità

a cura di Giuliana Fiori e Chiara Canali.

 

21 aprile – 03 novembre 2024

Società Operaia di Mutuo Soccorso, Modica

 

 

Apre a Modica il prossimo 21 aprile la mostra BLU SICILIA. Il mare nell’arte isolana dal Novecento alla Contemporaneità, con l’intento di raccontare, attraverso una selezione di opere di importanti artisti non solo siciliani, il mare isolano e l’intreccio di tematiche che lo coinvolgono. 

 

«Il MARE - afferma la presidente dell’associazione culturale siciliana Sikarte, Graziana Papale – è uno dei più importanti tratti distintivi della Sicilia: il mare come identità di chi nell’isola nasce, ma anche come presenza coinvolgente di chi la Sicilia la vive per lunghi o brevi periodi.
Sikarte ha prodotto questa mostra con l’intento di raccontare, attraverso un percorso tematico e scientifico di opere di 53 artisti non solo siciliani, come il mare di Sicilia, possa aver ispirato la ricerca artistica sin dai primi decenni del Novecento e continua a farlo tutt’oggi. Blu Sicilia riconferma la presenza di Sikarte a Modica, quest’anno negli spazi della Società Operaia di Mutuo Soccorso. Si rinnova, quindi, la ricerca di luoghi unici e la necessità di renderli fruibili al pubblico. La sinergia nata con il Comune di Modica e la Società Operaia di Mutuo Soccorso, sta rendendo possibile l’accessibilità culturale di spazi storici architettonicamente caratterizzanti, testimonianza di una città d’arte come Modica patrimonio Unesco.»

 

Il progetto è articolato in due sezioni scientifiche e tematiche: la prima a cura di Giuliana Fiori copre l’arco temporale fino alla prima metà del Novecento; la seconda a cura di Chiara Canali si focalizza sulla seconda metà del Novecento fino alla contemporaneità.

 

«La mostra si propone – dichiara Giuliana Fiori - come documentazione compiuta di quanto spesso il mare dell’isola sia stato protagonista di grandi opere d’arte, concentrando l’attenzione sui sec. XX e XXI. Pittura, scultura, fotografia e istallazioni di artisti di chiara fama, alcuni storicizzati come Fausto Pirandello, Renato Guttuso, Bruno Caruso, Piero Guccione, infatti, contribuiranno a far conoscere più da vicino le emozioni che il mare siciliano sa regalare e a rivelare come esso possa riempire la memoria di ricordi indelebili.»

 

Un percorso espositivo dunque in grado di offrire un ampio panorama sul tema del mare siciliano, nelle sue varie sfaccettature sia culturali che sociali. Molteplici sono i temi che s’intrecciano nel percorso espositivo, perché diversi sono gli aspetti che gli artisti scelti hanno interpretato e denunciato nelle loro indagini artistiche: la bellezza e la poesia dei luoghi, la storia e il mito, la luce e i colori, la tradizione, i pescatori e i naviganti, le problematiche sociali e ambientali.

 

«Il mare– ricorda Chiara Canali - ritorna spesso nelle leggende, nei culti e nei miti, soprattutto in quelli legati alla prorompente mediterraneità della Sicilia. Il mare ritorna anche nelle storie più recenti, quelle degli scrittori, dei registi e degli artisti che hanno raccontato questa terra dai numerosi volti e dalla pluralità di paesaggi. Gli artisti in mostra hanno eletto il Blu a emblema della Sicilia, del suo mare e delle sue tradizioni e memorie

 

Una selezione di dipinti, sculture, fotografie e installazioni, mostrerà come il mare di Sicilia, universalmente riconosciuto come elemento di bellezza identitaria dell’isola, possa aver ispirato tanti artisti, sin dai primi decenni del Novecento, e continua a farlo tutt’oggi toccando anche tematiche di forte impatto sociale e ambientale.

 

«Il Mare – dichiara Maria Monisteri, Sindaco del Comune di Modica - l’infinita distesa blu che si fonde all’orizzonte con il blu del cielo, è un momento distintivo della vita di ognuno e della nostra. Tratti di noi gente del Sud, che vive di questo e in questo lembo di Mondo e che respira del suo mare. Cifra caratterizzante della nostra quotidiana essenza e che questa mostra, racconta attraverso opere che ne esaltano la bellezza con il colore che lo distingue. Il mare e la sua Gente; il mare e il suo Blu. Nel dare il benvenuto alla mostra e il bentornato a Sikarte sono felice di poter riempire i miei occhi e quelli dei tantissimi che visiteranno questa mostra, tuffando sensazioni nella bellezza del nostro mare, cuore e simbolo della nostra Terra». 

 

La mostra è ospitata presso la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso che si trova nei bassi del Palazzo della Cultura di Modica, edificio seicentesco e Monastero delle Suore Benedettine fino al 1860, nei suoi interni oltre una parte del chiostro benedettino sono visibili i confessionali in pietra rinvenuti durante i lavori di restauro. 

 

«Porgere il benvenuto in qualità di Presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Modica dal 1881 - dichiara Giorgio Solarino - è veramente entusiasmante. Ospitare Blu Sicilia. Il mare nell’arte isolana dal novecento alla contemporaneità sarà un'affascinante esperienza. L’esposizione che celebra l'importante connessione dell'arte con il maestoso mare che circonda la nostra amata isola. 

La presenza di autori di grande rilievo conferisce a questa mostra un'aura di prestigio e promette di arricchire notevolmente l'offerta culturale della nostra città. Con orgoglio, apriamo le nostre sale a Sikarte associazione culturale, che con scrupolosa cura e appassionato impegno si occuperà dell'evento. Siamo certi che sarà un'esperienza indimenticabile che metterà in risalto la centralità culturale della nostra storica realtà.»

 

Il progetto gode del patrocinio del Comune di Modica, dell’ARS (Assemblea Regionale Siciliana), della Società Operaia di Mutuo Soccorso e di MUSEUM Osservatorio dell’arte contemporanea in Sicilia. Si ringraziano, inoltre, gli sponsor che hanno reso possibile la realizzazione del progetto: Coop – Gruppo Radenza, Sotto San Pietro, Lo Magno Arte Contemporanea, Salomone Assicurazioni, Cappero Bistrot, SikaniaWood.

 

 

E' nato Sanità Press, nuovo giornale on line che si occuperà di sanità, salute e benessere DIRETTO da Giovanni Iozzia

 


E' nato Sanità Press (www.sanitapress.com), nuovo giornale on line che si occuperà di sanità, salute e benessere. Un giornale scritto da medici ma non solo per i medici, anzi soprattutto per chi, non addetto ai lavori, vorrà sempre rimanere informato su questi temi, con la certezza di notizie e approfondimenti attendibili.

Il nuovo giornale è stato presentato alla presenza di tutto lo staff e di numerosi altri medici che hanno accolto con favore e interesse l'iniziativa.

Comincia una nuova, esaltante avventura. Una iniziativa editoriale del "Codacons Medici" in collaborazione  con "Artemisia - Accademia del Sapere Medico". Il Codacons Medici (costola del Codacons) si occupa da sempre di difendere i diritti dei medici e dei cittadini che hanno bisogno di sanità, Artemisia è una società scientifica composta da medici di famiglia e da specialisti (ospedalieri e del territorio) con intensa attività di formazione ed informazione professionale.

L’informazione sanitaria è troppo importante, deve essere accessibile, di semplice fruizione ma anche sobria, moderata, senza sensazionalismi e soprattutto affidabile e credibile. Il linguaggio sarà sempre semplice, adatto ad essere compreso da tutti. Sarà un giornale libero ed indipendente, svincolato da ogni logica di appartenenza e di schieramento, autonomo in tutto e sempre. Si cercherà di dare spazio e ribalta alle eccellenze sanitarie del nostro territorio e non solo, perché chi ci legge possa conoscere la grande e qualificata offerta che abbiamo a disposizione. Verranno ovviamente trattati temi di politica sanitaria, evidenziate criticità e carenze del Sistema Sanitario Nazionale, senza sconti per nessuno ma suggerendo sempre possibili e concrete soluzioni. Sanità Press sarà aperto al contributo ed al confronto anche con altre figure professionali che gravitano nel mondo sanitario, con la consapevolezza che dal confronto e dalla dialettica si potrà solo crescere insieme e sempre nell’interesse della gente.

Riflettori accesi sui vari convegni scientifici, specie su quelli che si svolgeranno nel nostro territorio, con report e interviste.

Direttore responsabile è
Giovanni Iozzia, direttore editoriale Francesco Tanasi, direttore scientifico Nino Rizzo. La redazione è composta da:

Carlo Calabrese (vice direttore scientifico), Marcello Scifo, Enzo Piso, Orietta Inserra, Salvo Gibiino, Lucio Di Mauro, Toti Rizzo. Editore è Giuseppe Messina.